Ambiente e investimenti

Etica Sgr: il ‘Declaration for an EU Blue Deal’ illustra l'importanza della risorsa idrica

Il documento del Comitato Economico e Sociale Europeo, articolato in 15 principi guida e 21 iniziative, si propone di anticipare i bisogni e di preservare e gestire le risorse idriche comuni nel breve, medio e lungo termine

di Leo Campagna 5 Settembre 2024 15:01

financialounge -  ESG Etica Sgr good investimenti sostenibili
I sempre più frequenti cambiamenti repentini da una carenza idrica a gravi danni provocati da ingenti quantità d’acqua improvvisa rappresentano una delle priorità per il Parlamento europeo, dal momento che riguarda una risorsa indispensabile sia per la vita che per l’economia globale. “L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha calcolato che nell’arco di un anno circa il 20% dell’Europa e il 30% della popolazione europea sono colpiti da stress idrico sia per il cambiamento climatico e sia per una pessima gestione idrica” fanno sapere gli esperti di Etica Sgr.

GLI APPELLI DI SCIENZIATI E RIVISTE SCIENTIFICHE


“Nonostante l'acqua sia essenziale per la nostra vita, un numero crescente di scienziati e riviste scientifiche lancia appelli sempre più preoccupati sulla crescente scarsità d'acqua dolce utile all’uomo a livello mondiale” precisa Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr. A incidere su questa costante riduzione diversi fattori tra i quali l'aumento demografico, la siccità, l'innalzamento delle temperature, l'inquinamento e la mancanza di investimenti nelle infrastrutture.

ATTENZIONE AL CONSUMO E ALL’UTILIZZO DELL’ACQUA


“Siamo investitori responsabili e in fase di dialogo con le aziende promuoviamo l’attenzione al consumo e all’utilizzo dell’acqua: si tratta di un punto focale nell’analisi delle società in cui investono i nostri fondi. Siamo convinti che, con un quadro normativo adeguato, una supervisione attenta e una gestione attiva e responsabile, si possa diventare attori del cambiamento e contribuire all'adempimento del diritto umano all'acqua proclamato dalle Nazioni Unite” sottolineano i manager di Etica Sgr.

IL DECLARATION FOR AN EU BLUE DEAL


A questo proposito, alla fine del 2023 è stato redato dal CESE – Comitato Economico e Sociale Europeo – il Declaration for an EU Blue Deal, articolato in 15 principi guida e 21 azioni per il periodo di programmazione 2028-2034. L’obiettivo dichiarato del documento è di anticipare i bisogni, di preservare e gestire adeguatamente le risorse idriche comuni nel breve, medio e lungo termine. Per raggiungerlo è necessaria una vera e propria politica europea dell’acqua, consapevoli dello stretto legame fra risorse idriche e diritti sociali: per questo nel report si pone una particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità sociale nel combattere la povertà idrica.

UNA RISORSA IMPORTANTE PER L’EUROPA


La risorsa ‘acqua dolce’ che deve essere tutelata, evidenzia anche aspetti, in particolare l’economia del mare, che rappresentano anche una risorsa importante in Europa. Secondo il Blue Economy Report, impiega 3,6 milioni di persone (+17% rispetto al 2020), garantisce un fatturato di 624 miliardi di euro l’anno (+21% rispetto al 2020) e rappresenta 171 miliardi di euro di Valore aggiunto lordo (+35% rispetto al 2020).

TURISMO, TRASPOSTO MARITTIMO ED ENERGIE RINNOVABILI


Inoltre, il report conferma che l’Europa, meta turistica marina per eccellenza, occupa il 54% dell’intera forza lavoro della blue economy. Al secondo posto, si conferma il trasporto marittimo che in termini di fatturato genera quasi un quarto dell’intero valore del comparto. Negli ultimi anni il settore delle energie rinnovabili marine ha evidenziato un trend di crescita costante e profitti lordi stimati nell’ordine dei 2,4 miliardi di euro. Ottime performance anche nel settore delle risorse biologiche marine (pesca, acquacoltura, lavorazione e distribuzione dei prodotti ittici), che ha registrato un aumento del 24% rispetto al 2020.

I POTENZIALI IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI


Nell’ultimo rapporto sono indicati anche i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sull’economia blu lungo le coste dell’UE dove Germania, Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi rappresentano il 70% del valore aggiunto in questo ambito. “Per esempio, se i livelli attuali di protezione costiera non venissero aumentati, i danni economici annuali derivanti dalle inondazioni costiere potrebbero spaziare tra i 137 e i 814 miliardi di euro entro il 2100. In evidenza anche il contributo dell’economia marina nella strategia di transizione energetica grazie ai passi avanti compiuti nello sviluppo dell’energia derivante dalle onde, dalle maree e dall’energia eolica offshore” concludono i professionisti di Etica Sgr.

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