Mercato azionario
Neuberger Berman positiva sull’azionario giapponese anche dopo le turbolenze
Le Prospettive del CIO firmate da Keita Kubota e Kei Okamura tracciano un quadro favorevole soprattutto per small e mid cap nel quadro di un’economia in un percorso di normalizzazione
di Stefano Caratelli 5 Settembre 2024 08:00
Dopo un importante shock di mercato e un Primo Ministro che ha di fatto messo fine al suo mandato, mercati e investitori si chiedono quale impatto avranno gli eventi di agosto sulle prospettive di investimento a lungo termine per il Giappone. Per molto tempo il Giappone è stato ignorato, considerato un grande mercato sviluppato non degno però di particolare attenzione. Ma i rendimenti degli ultimi anni e gli eventi degli ultimi due mesi hanno sicuramente contribuito a cambiare questa percezione. Neuberger Berman nelle Prospettive Settimanali del CIO a cura di Keita Kubota, Senior Portfolio Manager and Head of Japanese Equites, e Kei Okamura, Portfolio Manager, Japanese Equities, si chiede se sia stata messa in discussione la view positiva per l’azionario nipponico.
L’analisi di Kubota e Okamura inizia con lo yen, suggerendo che potremmo assistere a ulteriori picchi di volatilità man mano che sempre più posizioni a leva, finanziate in yen, vengono chiuse. Ma molti hedge fund avevano già posizioni corte sul Giappone in previsione dell’inversione e il forte rimbalzo del mercato suggerisce che molte sono già state coperte, per cui il peggio potrebbe essere passato. Un ulteriore apprezzamento dello yen avrebbe comunque implicazioni importanti l’azionario. Secondo gli esperti fi Neuberger Berman una delle ragioni per cui le large cap giapponesi hanno registrato performance così importanti è che beneficiano direttamente dello yen debole, visto che generano il 60% circa dei ricavi e il 70% dei profitti all'estero in dollari.
Guardando oltre la situazione cambia perché small e mid cap generano solo il 30% dei ricavi all'estero e molte potrebbero persino beneficiare di uno yen più forte, poiché ridurrebbe i costi all’import, con benefici sui consumi interni. Secondo Kubota e Okamura. l'aumento dei tassi e il rimbalzo dello yen fanno parte dei costi necessari per un'economia che si sta normalizzando dopo decenni di stagnazione e deflazione: ci sarà volatilità, ma la direzione è positiva. Inoltre, gli investitori sembrano apprezzare i solidi fondamentali delle aziende, con valutazioni ora più basse rispetto a luglio. Con lo yen che sembra essersi stabilizzato, risultano ancora più attraenti per gli investitori in dollari, sterline o in euro.
Continua anche la tendenza a lungo termine per la creazione di valore per gli azionisti, che si traduce in dividendi più elevati, maggiori buyback e bilanci più solidi. Neuberger Berman prevede che la tendenza continui, anche perché nelle assemblee il sostegno ai candidati in Cda delle società con problemi di governance è ulteriormente diminuito. Inoltre, nomi del private equity, come Bain, Carlyle e KKR, stanno avviando o espandendo le operazioni in Giappone, lanciando fondi dedicati e favorendo la crescita delle operazioni di buyout e delle IPO, spesso con premi significativi.
Infine l’attesa uscita di scena del Primo Ministro Fumio Kishida apre a possibili elezioni anticipate nel 2024 con la prospettiva di misure di sostegno ai consumi, il che potrebbe ulteriormente sostenere l'economia. Gli avvenimenti delle ultime settimane non hanno modificato la view fondamentale a lungo termine di Neuberger Berman ma, al contrario, hanno reso il mercato giapponese più attraente. Inoltre, per gli investitori focalizzati su small e mid cap, segmento ancora poco esplorato, Kubota e Okamura ritengono che le prospettive a lungo termine si riveleranno ancora più entusiasmanti nonostante le turbolenze di agosto.
POSSIBILI NUOVI PICCHI DI VOLATILITÀ SULLO YEN
L’analisi di Kubota e Okamura inizia con lo yen, suggerendo che potremmo assistere a ulteriori picchi di volatilità man mano che sempre più posizioni a leva, finanziate in yen, vengono chiuse. Ma molti hedge fund avevano già posizioni corte sul Giappone in previsione dell’inversione e il forte rimbalzo del mercato suggerisce che molte sono già state coperte, per cui il peggio potrebbe essere passato. Un ulteriore apprezzamento dello yen avrebbe comunque implicazioni importanti l’azionario. Secondo gli esperti fi Neuberger Berman una delle ragioni per cui le large cap giapponesi hanno registrato performance così importanti è che beneficiano direttamente dello yen debole, visto che generano il 60% circa dei ricavi e il 70% dei profitti all'estero in dollari.
COSTI NECESSARI PER UN’ECONOMIA IN NORMALIZZAZIONE
Guardando oltre la situazione cambia perché small e mid cap generano solo il 30% dei ricavi all'estero e molte potrebbero persino beneficiare di uno yen più forte, poiché ridurrebbe i costi all’import, con benefici sui consumi interni. Secondo Kubota e Okamura. l'aumento dei tassi e il rimbalzo dello yen fanno parte dei costi necessari per un'economia che si sta normalizzando dopo decenni di stagnazione e deflazione: ci sarà volatilità, ma la direzione è positiva. Inoltre, gli investitori sembrano apprezzare i solidi fondamentali delle aziende, con valutazioni ora più basse rispetto a luglio. Con lo yen che sembra essersi stabilizzato, risultano ancora più attraenti per gli investitori in dollari, sterline o in euro.
CONTINUA IL TREND DI CREAZIONE DI VALORE PER GLI AZIONISTI
Continua anche la tendenza a lungo termine per la creazione di valore per gli azionisti, che si traduce in dividendi più elevati, maggiori buyback e bilanci più solidi. Neuberger Berman prevede che la tendenza continui, anche perché nelle assemblee il sostegno ai candidati in Cda delle società con problemi di governance è ulteriormente diminuito. Inoltre, nomi del private equity, come Bain, Carlyle e KKR, stanno avviando o espandendo le operazioni in Giappone, lanciando fondi dedicati e favorendo la crescita delle operazioni di buyout e delle IPO, spesso con premi significativi.
MERCATO AZIONARIO ORA ANCORA PIU’ ATTRAENTE
Infine l’attesa uscita di scena del Primo Ministro Fumio Kishida apre a possibili elezioni anticipate nel 2024 con la prospettiva di misure di sostegno ai consumi, il che potrebbe ulteriormente sostenere l'economia. Gli avvenimenti delle ultime settimane non hanno modificato la view fondamentale a lungo termine di Neuberger Berman ma, al contrario, hanno reso il mercato giapponese più attraente. Inoltre, per gli investitori focalizzati su small e mid cap, segmento ancora poco esplorato, Kubota e Okamura ritengono che le prospettive a lungo termine si riveleranno ancora più entusiasmanti nonostante le turbolenze di agosto.