Mercato obbligazionario

Ecco come calibrare le scelte di portafoglio nell’abbondante offerta obbligazionaria

L’alto numero di nuove emissioni è, per TwentyFour Asset Man (affiliata Vontobel), una buona opportunità per effettuare alcuni switch e rotazioni di portafoglio aggiungendo nuovi nomi e allungando la durata dello spread creditizio

di Leo Campagna 6 Settembre 2024 08:00

financialounge -  TwentyFour Asset Management Vontobel
Martedì 3 settembre è stata una giornata caratterizzata da una elevata volatilità dei mercati, con gli indici azionari statunitensi che hanno guidato un ampio sell-off in risposta ai tiepidi dati economici. Ma è stata anche una giornata in cui sono state registrate abbondanti emissioni obbligazionarie, di cui oltre 40 miliardi di dollari di nuovi titoli venduti solo nell’ambito dell’investment grade statunitense. “Nel breve termine potrebbe causare una certa indigestione in alcune aree del mercato, ma la consideriamo uno sviluppo positivo per gli investitori nel medio termine” tiene a precisare Felipe Villarroel, Portfolio Manager, TwentyFour Asset Management (affiliata Vontobel).

UN SEGNALE DI FORZA GENERALE DEL QUADRO MACRO


D’altra parte un mercato delle nuove emissioni molto attivo è raramente un segnale di debolezza generale del quadro macro. In questa fase, in particolare, le aziende ritengono relativamente attraenti i tassi attuali o per rifinanziarsi o per raccogliere nuovo debito, mentre gli investitori fanno la fila per le sottoscrizioni che registrano un eccesso di ordini. “E’ vero che questa dinamica può cambiare molto rapidamente se il sentimento si inasprisce, ma osserviamo che, per il momento, le nuove emissioni si stanno liquidando a livelli non troppo lontani dal fair value” spiega Villarroel.

INGENTE QUANTITA’ DI LIQUIDITA’ IN ATTESA DI ESSERE INVESTITA


Una conferma, secondo il manager, della ingente quantità di liquidità a margine in attesa di essere investita che dovrebbe permettere di assorbire eventuali vendite successive limitando l'allargamento degli spread. Tornando alle recenti emissioni, in particolare nel settore finanziario europeo, sono stati collocati titoli in tutta la struttura del capitale. Nel segmento Additional Tier 1 (AT1), sono state annunciate le operazioni di ABN Amro, Alpha Bank, Bank of Ireland, HSBC e BNP Paribas.

TASSI FINO A CIRCA L’8% IN USD


L'AT1 decennale in USD investment grade di quest’ultima, in particolare, ha superato di 11 volte le sottoscrizioni con un tasso al 7,375%, mentre quello di Bank of Ireland ha raccolto un portafoglio ordini cinque volte superiore alle dimensioni dell'operazione con un tasso al 6,375% in euro (e circa 8% in USD).  Il Tier 2 quinquennale di Crédit Agricole in sterline è stato invece collocato al 5,75% e a circa il 6% in dollari.

RITMI SOSTENUTI NEI FLUSSI NELL’OBBLIGAZIONARIO


Come si diceva all’inizio, molto vivace è stato il segmento investment grade statunitense, i cui 40 miliardi di dollari complessivi di controvalore delle emissioni di martedì provengono da 30 operazioni. Stesso discorso per il mercato europeo, in cui i premi di nuova emissione sono risultati limitati e gli ordini in media parecchie volte superiori alle sottoscrizioni. “Osserviamo ritmi sostenuti nei flussi nell'obbligazionario, a dimostrazione che sia gli ETF che i gestori attivi riescono a soddisfare questi livelli di offerta anche se i premi di nuova emissione non sono generosi” riferisce il manager di TwentyFour AM.

BUONE OPPORTUNITA’ PER I GESTORI ATTIVI


Il mese di settembre si prospetta potenzialmente ancora più intenso del solito, dal momento che alcune aziende sono impegnate a completare le loro esigenze di emissione prima che la campagna elettorale statunitense entri nel vivo. Secondo Villarroel, dato che c'è abbondanza di nuova offerta di titoli e senza spread denaro-offerta, si configurano per i gestori attivi buone opportunità per effettuare alcuni switch e rotazioni di portafoglio.

LE OPERAZIONI DI ASSESTAMENTO DEL VALORE RELATIVO


“Le operazioni di assestamento del valore relativo potrebbero considerare l’inserimento di nuovi emittenti, l’allungamento della durata dello spread creditizio tramite l’esposizione a nuove emissioni o l'acquisizione di titoli con scadenze più brevi a prezzi contenuti che altri investitori stanno scaricando a favore di nuove emissioni” conclude il Portfolio Manager, TwentyFour Asset Management.

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