L'analisi

Man Group esamina come le elezioni 2024 interagiscono sulla roadmap tecnologica

Oltre alla pura analisi fondamentale, è necessario un esame approfondito delle implicazioni politiche, perché la tecnologia riveste un’importanza sempre maggiore per la crescita dell’attività economica e la stabilità geopolitica

di Leo Campagna 7 Settembre 2024 09:30

financialounge -  elezioni presidenziali 2024 MAN Group mercati Sumant Wahi
Le elezioni del 2024, definito come “l’anno più elettorale” di sempre, e le successive politiche sulla governance tecnologica avranno un impatto duraturo non solo sulla roadmap tecnologica di breve periodo ma anche sulla competitività a lungo termine di queste economie. “Dopo un ultimo decennio che ha visto un cambio significativo nella selezione attiva dei titoli tecnologici, si rende adesso necessario un esame approfondito delle implicazioni politiche, oltre alla pura analisi fondamentale, dal momento che il settore riveste un’importanza sempre maggiore per la crescita dell’attività economica e la stabilità geopolitica” sottolinea Sumant Wahi, portfolio manager Man Group.

CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO TECNOLOGICO GLOBALE


Secondo il quale gli investitori possono trovare delle opportunità guardando per esempio ai business che beneficiano della nuova fisionomia della catena di approvvigionamento tecnologico globale. Una filiera che ha registrato un cambio di fisionomia dopo le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, iniziate durante la presidenza di Donald Trump dal 2016 al 2020. Una politica repubblicana incentrata sul motto “America First”, rispetto ad un approccio relativamente più collaborativo con l’Europa da parte dei democratici, ha implicazioni rilevanti. “Mentre Pechino sta accelerando sul fronte dell’autosufficienza nella produzione di semiconduttori, la volontà di Washington di limitare le esportazione si scontra con il desiderio di non perdere clienti: oggi, oltre il 30% sia delle apparecchiature per della produzione di semiconduttori vengono spediti in Cina.

UNA QUESTIONE DI SOVRANITÀ NAZIONALE


Le aziende stanno già valutando un disaccoppiamento delle catene di approvvigionamento di Usa e Cina. Disaccoppiamento che, nel complesso, risulta progressivamente inflazionistico per l’intero settore tecnologico, dal momento che la politica è in controtendenza rispetto alle economie di scala. “In buona sostanza, la produzione di semiconduttori è sempre più una questione di sovranità nazionale, portando a finanziamenti governativi per oltre 100 miliardi di dollari attraverso il Creating Helpful Incentives to Produce Semiconductors (CHIPS) e il Science Act negli Stati Uniti e in un’iniziativa analoga in Europa per aumentare le capacità di produzione di chip” puntualizza Wahi.

IL SETTORE DELLA SICUREZZA INFORMATICA


Secondo il manager ci sono opportunità da cogliere anche nelle aziende operanti nel settore della sicurezza informatica che contribuiscono a contrastare la disinformazione e le frodi attraverso l’analisi comportamentale. “Le grandi aziende del settore tecnologico, che include i social media, i motori di ricerca, YouTube e le piattaforme di messaggistica, hanno un ruolo cruciale, soprattutto nel frenare la disinformazione. Tuttavia, distinguere tra disinformazione e informazioni veritiere non è semplice e, in ogni caso, le grandi aziende tech devono limitare l’uso delle proprie piattaforme per raggiungere tale obiettivo, vale a dire subirne il contraccolpo dal punto di vista finanziario” commenta Wahi.

L’IMPATTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL MONDO DEL LAVORO


Wahi indica poi le aziende in prima linea nel riposizionare il personale per beneficiare dei guadagni di produttività tra quelle da valutate. Il cambiamento in atto nell’industria tecnologica trainato dai progressi dell’intelligenza artificiale ha profonde implicazioni per tutte le aziende. Inoltre, con l’inflazione elevata e l’incertezza macroeconomica, i benefici e i rischi dell’IA rivestono un ruolo prioritario nell’agenda di ogni politico. “La storia ci insegna che simili cambiamenti tecnologici possono alterare alcune fonti di profitto nel breve periodo ma, a lungo termine, generarne di nuove, molto più ampie” sottolinea il portfolio manager Man Group.

FOCUS SULL’INDUSTRIA DEI SEMICONDUTTORI


Infine, ma non per rilevanza, c’è da segnale l’industria dei semiconduttori, che si sta impegnando per risolvere l’ostacolo potenza/prestazioni determinato dalla necessità di nuove centrali elettriche per supportare i data center e l’accesso ai dati. “Si stima che l’intelligenza artificiale rappresenterà circa il 10% del fabbisogno energetico nelle principali economie occidentali entro la fine di questo decennio” conclude il portfolio manager Man Group.

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