L'analisi

Galli a Financialounge.com: ''Il superbonus impedisce di ridurre il debito pubblico''

Secondo l'Osservatorio Conti pubblici, ci vorranno ancora due, tre anni prima di invertire la curva, che continuerà a crescere almeno fino al 2027. Per il Governo non sarà semplice neppure eliminare tutti i bonus

di Davide Lentini 10 Settembre 2024 14:28

financialounge -  bonus debito pubblico DEF Giampaolo Galli Giancarlo Giorgetti manovra economica Osservatorio conti pubblici italiani SpeechBox superbonus
Ora che il debito pubblico italiano è vicino a sfondare il tetto dei 3 mila miliardi di euro, gli analisti tornano a interrogarsi se l'Italia riuscirà davvero a mantenere i propositi (e gli obblighi dell'Ue) di una contrazione delle spese, come più volte ribadito dal ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti. Per Giampaolo Galli, Direttore dell'Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell'Università Cattolica di Milano, è piuttosto chiaro che il nostro Paese non ce la farà. Almeno per ancora due, tre anni.

LA RESPONSABILITÀ DEL SUPERBONUS


Intervenendo a SpeechBox, l'approfondimento bisettimanale di Financialounge.com sui temi di economia e finanza, Galli spiega chiaramente che la strada per l'abbattimento del debito pubblico è tutt'altro che semplice: "L'analisi che ha fatto il nostro Osservatorio - dice - è che per ancora qualche anno sarà impossibile ridurre il debito, a causa del peso 'formidabile' del super bonus che pur essendo contabilizzato sul deficit 2023, incide sui conti man mano che chi ne ha usufruito lo scala dal pagamento delle tasse".

LA CURVA SCENDERÀ DOPO IL 2026


"Se cercassimo di ridurre il debito adesso - continua Galli - avremmo un effetto deflattivo sulla domanda aggregata che, vista la situazione economica del nostro Paese, generebbe un effetto recessivo. L'Italia deve quindi ridurre il deficit gradualmente, come già previsto dall'ultimo Def. In questo modo arriveremo al 2026/2027, quando il debito potrà iniziare a scendere, sempre che si segua le indicazioni stabilite dallo stesso Def, o la traiettoria tecnica che ci indicherà la Commissione europea e di cui il Consiglio dei ministri discuterà il prossimo 20 settembre".

IMPOSSIBILE ELIMINARE TUTTI I BONUS


Eliminare tutti i bonus presenti oggi in Italia, come il Governo ha annunciato di voler fare nella prossima manovra di bilancio, non porterà però a grandi risultati, secondo l'analisi dell'Osservatorio Conti pubblici. Anzi: "Un rapporto del Fondo monetario internazionale ha messo in evidenza che siamo uno dei Paesi con il maggior numero di bonus al mondo - aggiunge Galli - Ma sarà difficile cancellarli del tutto perché si andrebbe a toccare diversi interessi: sia quelli di chi eroga quei bonus, sia delle famiglie che ne beneficiano. Ad esempio, eliminare il bonus per l'attività fisica in palestra, ricadrebbe sia sulla società proprietaria della palestra, sia sui ragazzi e le loro famiglie, oltre che sui costi della sanità. Quindi - conclude Giampaolo Galli, Direttore dell'Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell'Università Cattolica di Milano - non sarà facile intervenire".

GUARDA L'INTERVISTA COMPLETA A SPEECHBOX



 

Trending