Acquisizione in vista?

UniCredit: ''Se necessario pronti a salire oltre il 9,9% in Commerzbank''

La banca italiana ha intenzione di chiedere le autorizzazioni alle autorità competenti per salire oltre il 9% attualmente detenuto e scalare la tedesca Commerzbank

di Antonio Cardarelli 11 Settembre 2024 11:54

financialounge -  Commerzbank mercati Unicredit
La prospettiva di una possibile scalata di UniCredit su Commerzbank è stata apprezzata sia dagli analisti e, almeno per quanto riguarda Commerzbank, anche dal mercato. Il titolo della banca tedesca è in rialzo del 15% mentre quello di UniCredit, dopo un rialzo iniziale, è tornato poco sotto la parità.

LA RICHIESTA PER ANDARE OLTRE IL 9,9%


A scatenare le speculazioni sull’acquisizione totale è stato il contenuto di una nota diffusa sulla banca italiana. UniCredit, infatti, ha spiegato che “al fine di mantenere flessibilità”, presenterà “alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank”.

UNICREDIT È AL 9%


Per il momento UniCredit ha completato l’acquisizione di una quota del 9%, comprando il 4,49% dallo Stato tedesco, attraverso un’offerta di accelerated book building, e la parte restante tramite operazioni sul mercato. Come ha spiegato l’amministratore delegato Andrea Orcel, il prezzo delle azioni acquistate dallo Stato tedesco è stato pari a 13,2 euro, per un totale di 702 milioni di euro. Nella stessa nota UniCredit ha espresso il proprio supporto agli attuali consigli di gestione e di sorveglianza di Commerzbank e ai progressi che questi ultimi hanno compiuto nel migliorare le performance della banca”.

NESSUN IMPATTO SULLA SOLIDITÀ DI UNICREDIT


UniCredit “esplorerà insieme a Commerzbank possibili opportunità di creazione di valore per gli stakeholder di entrambe le banche' e l'istituto precisa che “qualsivoglia decisione in merito alla partecipazione dipenderà anche dalla coerenza di tale investimento con gli stringenti parametri finanziari di UniCredit, così come sono stati chiaramente e costantemente comunicati al mercato”. L’operazione, precisa infine la banca, “ha un impatto sul Cet 1 ratio di UniCredit pari a circa 15 punti base e non influirà sulla politica di distribuzione esistente”.

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