Politica monetaria
Amundi vede le condizioni per altri due tagli della Bce entro fine anno
Guy Stear, Head of Developed Markets Strategy Research dell’Amundi Investment Institute, giudica la politica monetaria ancora troppo restrittiva in un contesto di inflazione in calo e di crescita debole
di Leo Campagna 13 Settembre 2024 15:06
La decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, come previsto da mercati e investitori, è stata annunciata e commentata da una Christine Lagarde che ha preferito tenere le carte coperte sulle prossime mosse, con una cautela secondo alcuni poco giustificata dai fondamentali economici, che vedono un’Eurozona in rallentamento anche se con inflazione ancora resiliente, accompagnata però da un euro relativamente forte contro dollaro che fa da scudo ai prezzi all’importazione, soprattutto quelli di energia e materie prime che sono denominati nella divisa americana.
Guy Stear, Head of Developed Markets Strategy Research, Amundi Investment Institute, continua a ritenere che i tassi saranno tagliati nuovamente dalla Banca centrale a ottobre e a dicembre, giudicando che la politica monetaria è ancora eccessivamente restrittiva in un contesto di inflazione in calo e crescita debole.
È vero che per il 2025 la banca centrale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e al rialzo quelle di inflazione core dello 0,1% ciascuna, ma ad avviso dell’esperto di Amundi le previsioni di crescita formulate dal team della presidente Lagarde sono ancora troppo alte, e potrebbero esserlo anche quelle di inflazione.
Il calo dei prezzi del petrolio e il rafforzamento dell'euro, argomenta Guy Stear, dovrebbero lasciare alla Banca centrale un margine di manovra per un nuovo taglio nella prossima riunione, che si terrà in Slovenia il prossimo 17 ottobre, e possibilmente anche per un ulteriore mossa al ribasso nell’ultima riunione del Direttivo del 2024, in calendario per il 12 dicembre a Francoforte.
Di qui ad allora non mancheranno le occasioni per Lagarde e colleghi per fornire elementi di guidance sulle mosse future, visti i diversi meeting non dedicati a decisioni di politica monetaria in programma, mentre anche dalla Fed americana, che annuncia le decisioni sui tassi il 18 settembre, potrebbe arrivare una spinta.
VERSO ALTRI DUE TAGLI A OTTOBRE E DICEMBRE
Guy Stear, Head of Developed Markets Strategy Research, Amundi Investment Institute, continua a ritenere che i tassi saranno tagliati nuovamente dalla Banca centrale a ottobre e a dicembre, giudicando che la politica monetaria è ancora eccessivamente restrittiva in un contesto di inflazione in calo e crescita debole.
PREVISIONI DI CRESCITA ANCORA TROPPO ALTE
È vero che per il 2025 la banca centrale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e al rialzo quelle di inflazione core dello 0,1% ciascuna, ma ad avviso dell’esperto di Amundi le previsioni di crescita formulate dal team della presidente Lagarde sono ancora troppo alte, e potrebbero esserlo anche quelle di inflazione.
MARGINI DI MANOVRA GRAZIE ANCHE A UN EURO FORTE SU DOLLARO
Il calo dei prezzi del petrolio e il rafforzamento dell'euro, argomenta Guy Stear, dovrebbero lasciare alla Banca centrale un margine di manovra per un nuovo taglio nella prossima riunione, che si terrà in Slovenia il prossimo 17 ottobre, e possibilmente anche per un ulteriore mossa al ribasso nell’ultima riunione del Direttivo del 2024, in calendario per il 12 dicembre a Francoforte.
POSSIBILI SEGNALI E SPINTE IN ARRIVO DALLA FED
Di qui ad allora non mancheranno le occasioni per Lagarde e colleghi per fornire elementi di guidance sulle mosse future, visti i diversi meeting non dedicati a decisioni di politica monetaria in programma, mentre anche dalla Fed americana, che annuncia le decisioni sui tassi il 18 settembre, potrebbe arrivare una spinta.