L’apertura dei mercati

Le Borse Ue poco mosse dopo il taglio della Bce

I principali listini del Vecchio Continente aprono sopra la parità, nel tentativo di proseguire i rialzi della vigilia, dopo la riduzione dei tassi della Bce e in attesa di quelli della Fed. L’oro aggiorna i massimi, recupera il petrolio

di Fabrizio Arnhold 13 Settembre 2024 09:18

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Le Borse europee aprono di poco sopra la parità, nel tentativo di consolidare i guadagni di ieri, dopo che la Bce ha deciso per un taglio di 25 punti base dei tassi di interesse. A Milano il Ftse Mib apre a +0,11%, il Dax di Francoforte a +0,31%, il Cac 40 di Parigi a +0,29%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,30% e il Ftse 100 di Londra a +0,16%. La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, con l’indice Nikkei a -0,68%, a 36.581 punti, frenato dallo yen forte.

SI ATTENDE LA FED


Dopo la sforbiciata dalla Bce, ora l’attenzione degli investitori si sposta sulla Fed che settimana prossima dovrebbe tagliare i tassi. Il mercato si interroga se la diminuzione sarà di 25 o di 50 punti base, con quest’ultima ipotesi che si sta rafforzando negli ultimi giorni. I numeri sull’inflazione  sono in calo, con quella di agosto al 2,5%, e l’economia resta debole, in attesa del taglio.

DOLLARO DEBOLE


Sul mercato valutario, il dollaro è sceso ai minimi dell’anno nei confronti dello yen, a 142,37, mentre il cambio euro-dollaro si attesta a 1,1075. Sale il petrolio, dopo la debolezza delle ultime settimane, con il Wti scadenza ottobre che scambia a 69,35 dollari al barile (+0,55%), mentre il contratto scadenza novembre del Brent sale dello 0,56%, a 72,37 dollari al barile. In progresso anche il gas naturale che ad Amsterdam guadagna lo 0,7%, a 35,4 euro al megawattora.

PROSEGUE IL RALLY DELL’ORO


Non si ferma la corsa dell’oro, spinta anche dalla debolezza del dollaro, con le quotazioni del contratto spot salite a un massimo di 2.570,03 dollari l’oncia, facendo segnare un nuovo record storico. A Piazza Affari UniCredit (-0,20%) resta un titolo da seguire, perché l’investimento su Commerzbank (-0,8%) potrebbe essere solo l’inizio per l’acquisizione. Lo spread apre stabile a 139 punti base, col rendimento del decennale italiano al 3,5%.

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