Sicurezza alimentare

Insalata in busta a rischio listeria: il ministero richiama 19 marchi

La “iceberg” in busta potrebbe essere a “rischio microbiologico”, come riporta il sito del ministero della Salute che pubblica anche i lotti relativi ai marchi interessati. Chi ne ha uno in casa lo deve riportare al supermercato

di Fabrizio Arnhold 16 Settembre 2024 10:13

financialounge -  insalata richiamo rischio microbiologico sicurezza alimentare
Insalata a rischio. Quella “iceberg” in busta, di 19 marchi, presenta un “rischio microbiologico” legato al batterio che provoca la malattia infettiva listerosi. “Si invita a riconsegnare il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato”, si legge nel richiamo del ministero della Salute. Per capire se la confezione acquistata sia una di quelle interessate dal richiamo, occorre fare una verifica sul sito del ministero della Salute (cliccando qui).

COS’È LA LISTERIA


La listeria è un batterio che si trova comunemente nell’acqua o nel terreno e, quindi, può contaminare facilmente ortaggi e verdure. L’infezione si può manifestare con la gastroenterite o, addirittura, con forme più gravi come la meningite, e può comparire anche dopo una decina di giorni dal consumo del cibo contaminato. L’infezione da listeria può provocare sintomi quali febbre, nausea, dolori muscolari e disturbi intestinali.

L’ELENCO DEI PRODOTTI INTERESSATI


Sono 19 i marchi di insalata iceberg a rischio contaminazione, come riporta il sito del ministero della Salute. Tutti i lotti sono prodotti da Ortoromi Società Cooperativa Agricola, nello stabilimento di via Olmo 34, a Bellizzi, in provincia di Salerno. I marchi interessati sono: Foglia Verde (Eurospin); Alifresh; Centrale del latte; Ciro Amodio; Colline Verdi; Il Castello; Il mio orto; Latte Francia; Selex; Mi mordi; Natura è (Penny Market); Ortofresco Pulito; OrtoRomi; Polenghi; Sigma; Tornese; Torre in Pietra; Tres Bon; Vivinatura.

COSA FARE


Chi ha acquistato una delle confezioni interessate dal maxi richiamo, può riportarla in negozio o al supermercato, dove è stata acquistata. In caso di consumo dell’insalata inserita nei lotti a rischio, è bene segnalare al proprio medico ogni eventuale sintomo che possa far pensare a una possibile contaminazione.

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