Le parole

Bpm e Popolare di Sondrio frenano sul risiko bancario e confermano le strategie stand alone

Castagna (Bpm) si è detto non interessato a fusioni o acquisizioni, più sfumata la posizione di Pedranzini (Popolare di Sondrio): “Guardiamo tutto, ma a determinate condizioni”

di Antonio Cardarelli 17 Settembre 2024 12:57

financialounge -  Banca Popolare di Sondrio Banco Bpm giuseppe castagna Mario Alberto Pedranzini mercati risiko bancario
Il risiko bancario si è riacceso dopo l’acquisizione delle quote Commerzbank da parte di UniCredit. Dopo le dichiarazioni del presidente di Unipol, Carlo Cimbri, sono arrivate quelle dei responsabili di due istituti spesso citati quando si parla di fusioni e acquisizioni nel settore: Bpm e Popolare di Sondrio. Entrambi hanno ribadito la volontà di proseguire da soli, ma con sfumature diverse.

“NON SIAMO INTERESSATI AL RISIKO”


Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Bpm, ha detto con chiarezza di non essere interessato al risiko bancario italiano, confermando la strategia stand alone. “Mi sembra, a dire la verità, che anche le altre banche avessero detto che erano molto concentrate sul proprio piano, quindi, che non ci fosse qualcosa di immediato sul fronte bancario”, ha spiegato Castagna a margine della presentazione della nuova partnership tra Vero Volley e Numia, nella sede di Banco Bpm a Milano.

“MPS APPETIBILE PER ALTRI SOGGETTI”


Su Mps, Castagna ritiene che la banca senese stia "facendo un buon percorso" ricordando che “le banche ora devono affrontare il calo dei tassi di interesse, quindi, vedremo alla fine del percorso, quali saranno le valorizzazioni di tutte le singole banche del sistema”. “Mps ha la capacità di poter essere piazzata sul mercato o di essere appetibile per altri soggetti", ha concluso Castagna.

PEDRANZINI: “GUARDIAMO TUTTO”


Tirata in ballo poche ore prima dal presidente di Unipol (che detiene una quota di maggioranza), anche la Popolare di Sondrio sembra essere determinata a proseguire nella strategia stand alone. Lo ha detto Mario Alberto Pedranzini, dg della banca, ricordando che “finora questa direttrice ci ha sempre dato grandi soddisfazioni e che vogliamo continuare”. Tuttavia, lo stesso Pedranzini ha detto che al contempo “guardiamo tutto, ma lo guardiamo con grande senso di responsabilità e valutando sempre i razionali di qualsiasi operazione”.

IPOTESI M&A


Secondo Cimbri una fusione tra Sondrio e Bper sarebbe un’operazione sbagliata. “Come Popolare di Sondrio -ha commentato Pedranzini - siamo attenti a tutte le opportunità che ci possono capitare e, quindi, non escludo un'operazione che potrebbe essere vantaggiosa in termini di qualche acquisizione”. Ma un eventuale M&A “deve essere un qualcosa che non mira alla crescita tout court, cioè alla crescita degli attivi, ma deve essere completamente integrata nella nostra visione di piano industriale”.

Trending