Le parole

Mario Draghi: “Opporsi al debito comune significa opporsi agli obiettivi dell’Ue”

L’ex presidente della Bce ha presentato il report sulla competitività al Parlamento europeo: “Se vogliamo un’Europa libera dobbiamo avere catene di approvvigionamento sicure per le materie prime critiche”

di Antonio Cardarelli 17 Settembre 2024 17:03

financialounge -  economia Mario Draghi
"Se ci si oppone alla costruzione di un vero mercato unico, all'integrazione del mercato dei capitali e all'emissione del debito comune, ci si oppone ai nostri obiettivi Ue". Sono le parole pronunciate da Mario Draghi nella plenaria del Parlamento europeo per la presentazione del suo report sulla competitività.

SERVONO ALMENO 750 MILIARDI AGGIUNTIVI


L’ex presidente della Bce ha sottolineato che il debito comune "non è per la spesa pubblica generale o per i sussidi", ma serve "per realizzare gli obiettivi fondamentali" per la nostra futura competitività, "sui quali abbiamo tutti già concordato". “E’ legittimo preoccuparsi per i grandi numeri quantificati nel rapporto – ha detto Draghi – ma per garantire la competitività Ue servono 750-800 miliardi di euro aggiuntivi all’anno. "Ma vorrei essere chiaro - ha aggiunto rivolgendosi agli eurodeputati - non si tratta di nuove esigenze di investimento identificate nel rapporto, bensì di esigenze richieste per raggiungere gli obiettivi esistenti dell'Ue"

COSA SERVE PER UN’EUROPA LIBERA


"Affinché l'Europa rimanga libera, dobbiamo essere più indipendenti. Dobbiamo avere catene di approvvigionamento più sicure per le materie prime e le tecnologie critiche. Dobbiamo aumentare la capacità produttiva europea nei settori strategici ed espandere la nostra capacità industriale per la difesa e lo spazio", ha aggiunto Mario Draghi nella presentazione del report. "La pace è il primo e principale obiettivo dell'Europa tra i propri confini e all'estero e dobbiamo continuare in questo sforzo costante. Le minacce alla sicurezza però aumentano e dobbiamo prepararci", ha sottolineato.

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