Soluzioni di investimento

Nuova strategia green di DPAM nell’offerta di azionario value

Il focus è sulle aziende ad alte emissioni che possono trasformarsi in guida per la transizione energetica

di Redazione 17 Settembre 2024 14:52

financialounge -  DPAM ESG finanza good investimenti sostenibili Laurent Van Tuyckom Lorenzo van der Vaeren
L’elevata quota di industrie ad alta intensità di carbonio all’interno dell’universo value darà a quelle società che si attiveranno per prime sul fronte della transizione energetico un vantaggio competitivo duraturo in un mondo a basse emissioni. Da questo ragionamento nasce la nuova strategia che DPAM ha lanciato all'interno della sua offerta di azionario value fondamentale, orientata alla ricerca di alfa attraverso la decarbonizzazione dei settori ad alte emissioni.

VALORE E VALORI


Secondo DPAM, questa proposta consentirà agli investitori ESG di beneficiare dei solidi fondamentali delle tipiche società value, come l'elevata generazione di free cash flow, senza compromettere i propri valori. Gli investitori avranno anzi l’opportunità di assumere una posizione che guidi la transizione energetica. Non offrirebbero infatti un semplice sostegno finanziario alle aziende ma una guida attiva, da esercitare attraverso un dialogo continuo con il management e un voto mirato durante le assemblee generali annuali. Dal punto di vista finanziario, il vantaggio competitivo che otterranno le società in grado di anticipare la concorrenza sul fronte della transizione energetica dovrebbe giustificare un premio di valutazione rispetto ai competitor.

SCREENING, ANALISI ESG E AZIONARIATO ATTIVO


Per cogliere questo vantaggio competitivo, DPAM ha sviluppato una solida struttura di investimento sostenibile che combina una profonda analisi fondamentale con varie fasi di screening (standard globali, attività controverse, best-in-class). A ciò si affianca una capillare analisi ESG, del rischio climatico e delle opportunità dell'emittente (che integra gli standard internazionali), collegata a un approccio di azionariato attivo con una politica di escalation per intensificare gli sforzi sul fronte dell’engagement.

PERCHÉ PUNTARE SULLE AZIENDE AD ALTE EMISSIONI


Questo quadro dovrebbe portare a investimenti credibili in aziende in fase di transizione in tutti i settori, indipendentemente dal loro profilo iniziale di emissioni: l'obiettivo è quello di selezionare i leader di ogni settore che guidino il passaggio verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Per facilitare la transizione, secondo DPAM, è più sensato essere presenti e impegnarsi con aziende ad alte emissioni, anziché evitare questi settori e perdere così l'opportunità di guidare il cambiamento.

“GLI INVESTITORI POSSONO FACILITARE LA TRANSIZIONE”


“Crediamo che attraverso l’investimento e l’impegno con le società partecipate in settori ad alta emissione o ad alta intensità di carbonio – ha spiegato Lorenzo van der Vaeren, Fundamental Equity Fund Manager di DPAM – per stabilire obiettivi di decarbonizzazione credibili e allineati a Parigi, e tramite l’impiego del capitale necessario per raggiungerli, gli investitori possano facilitare la transizione, in linea con il loro dovere fiduciario e, in ultima analisi, creare un impatto economico reale”.

“ATTENTO EQUILIBRIO TRA OBIETTIVI AMBIENTALI E CONSIDERAZIONI SOCIALI”


“Gestire con successo la transizione energetica – ha aggiunto Laurent Van Tuyckom, Fundamental Equity Fund Manager di DPAM – è un esercizio delicato, che si basa su un attento equilibrio tra obiettivi ambientali e considerazioni sociali, garantendo al tempo stesso rendimenti finanziari adeguati a remunerare i rischi assunti. Siamo convinti che una strategia di investimento attiva nella “Transizione” debba possedere e impegnarsi nelle aziende ad alta emissione, piuttosto che perdere l'occasione di guidare il cambiamento, a beneficio di tutti gli stakeholder.”

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