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Fed, la reazione dei mercati al taglio sarà positiva a prescindere dall’entità

E’ l’indicazione di Vontobel che in un commento di Felipe Villarroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, spiega l’importanza del messaggio chiave per gli investitori a medio termine

di Stefano Caratelli 18 Settembre 2024 11:42

financialounge -  Felipe Villarroel mercati TwentyFour Asset Management Vontobel
L’incertezza aleggia sulla riunione del FOMC che secondo Deutsche Bank non viaggiava a questi livelli da quasi 15 anni, con gli investitori più favorevoli a un taglio di 50 punti base rispetto ai 25 punti standard, ma con una convinzione limitata. Ma, escludendo la parte molto corta della curva, i titoli di Stato e gli asset a rischio potrebbero reagire in modo simile a un taglio di 25 o 50 punti base. E’ l’indicazione di Vontobel in un commento di Felipe Villarroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, che osserva che di recente i mercati hanno assorbito dati sul mercato del lavoro e sull’inflazione non univoci.

NON SORPRENDERE I MERCATI ANCHE CON L’AIUTO DEI MEDIA


Lo scenario di base di Vontobel è di un taglio di 25 punti base, dato che l'economia è ancora solida e i recenti discorsi dei membri del FOMC Christopher Waller e John Williams non lasciavano presagire un imminente taglio di 50 punti. Ma Villarroel riconosce che la Fed non ama sorprendere i mercati, e ritiene che in questo senso sia possibile che la Fed abbia “usato” media come il Wall Street Journal per gestire le aspettative del mercato, dato che l'entità implicita del taglio era di soli 26 punti base.

UNA VASTA GAMMA DI STRUMENTI A DISPOSIZIONE


Ma stabilire se la Fed farà 25 o 50 punti base per dare il via al ciclo di tagli rappresenta solo una parte della discussione, e non necessariamente la più importante, secondo l’esperto di Vontobel, che osserva come la Fed e le altre banche centrali abbiano a disposizione un'ampia gamma di strumenti per realizzare il mandato e orientare l'economia in linea con le prospettive macro. Numerose combinazioni di tagli dei tassi, diagrammi a punti, proiezioni macro e retorica nelle conferenze stampa possono essere utilizzati e, al di là della volatilità a breve, l'attenzione degli investitori si concentrerà su come leggere la valutazione della Fed sull'economia.

LA FED NON È NEL PANICO E NEPPURE IN RITARDO SULLA CURVA


Un taglio di 50 punti non sarebbe il segnale di una Fed “nel panico” e 25 punti non sarebbero un ritardo della Fed rispetto alla curva. Villarroel si aspetta che le nuove proiezioni includano un tasso di disoccupazione leggermente più alto per cui dovremmo assistere a un notevole spostamento verso il basso del dot plot del FOMC per il 2024 e il 2025, a sostegno dell'idea che la Fed non è in ritardo anche se deve “venderlo” al mercato. Considerate le parole di Powell a Jackson Hole in agosto rafforzano l’idea che l'evoluzione futura del mercato del lavoro e le proiezioni sulla disoccupazione siano importanti.

REAZIONI SIMILI A TAGLI DI 25 O 50 PUNTI BASE


Secondo l’esperto di Vontobel, escludendo la parte molto breve della curva, i titoli di Stato e gli asset a rischio potrebbero reagire in modo simile a un taglio di 25 o 50 punti, se la combinazione di dimensioni e toni taglio ritrae un quadro economico simile. Il messaggio chiave per gli investitori a medio termine va oltre l'entità del taglio ed è che l'economia sta rispondendo in modo ragionevole alle azioni della Fed, e che l'allentamento del mercato del lavoro e dell'inflazione le hanno dato il via libera per iniziare a tagliare, anche se forse a un ritmo più lento rispetto ai cicli precedenti, data la mancanza di una recessione imminente all'orizzonte.

EVOLUZIONE POSITIVA DELL’ECONOMIA


Ma l'economia potrebbe evolvere in modo da rendere possibili tagli relativamente rapidi di 150 punti, coerentemente secondo Vontobel con uno scenario “goldilocks” in cui l'inflazione continua a comportarsi bene e la crescita rimane sotto il potenziale ma lontana dal territorio recessione, consentendo alla Fed di concludere che non ha senso rimanere troppo restrittiva.

QUADRO POSITIVO PER TITOLI DI STATO E PRODOTTI A SPREAD


In definitiva, Villarroel ritiene che la posizione della Fed sarà positiva per i mercati obbligazionari, sia per i titoli di Stato che per i prodotti a spread, perché i primi dovrebbero essere sostenuti dalla forza di gravità del ribasso a breve, mentre i secondi hanno tutte le ragioni per essere sotto le medie di lungo periodo se l'economia non si avvicina a una recessione.

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