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Le scelte di Pictet AM nei mercati caratterizzati da valutazioni sfidanti

Le obbligazioni societarie possono far bene ancora per qualche trimestre mentre nell’azionario la casa d’investimento ha ridotto l’esposizione all’intelligenza artificiale e ai semiconduttori a vantaggio dei finanziari

di Leo Campagna 19 Settembre 2024 14:51

financialounge -  Andrea Delitala investimenti obbligazionario Pictet Asset Management
Dopo l’apprensione degli analisti per la crescita economica di inizio agosto, resta da chiarire se, a livello macro, le nuove preoccupazioni siano un’altra oscillazione della percezione degli analisti all’interno della variazione di scenari di soft-landing, o qualcosa di più grave e profondo forse legato alla fine del supporto fiscale degli Stati Uniti o all’effetto ritardato delle restrizioni monetarie.

QUALCHE ELEMENTO DI INCERTEZZA PER LE ELEZIONI PRESIDENZIALI USA


“Condividiamo la prima ipotesi” tiene a far sapere Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management ”Mentre siamo molto preoccupati per la crescita in Cina, riteniamo fisiologico un rallentamento dei consumi americani (una volta terminate le sovvenzioni pubbliche in primavera), con la crescita che si attesterà comunque intorno all’1,5% per il 2025, ovvero poco al di sotto del potenziale che sta intorno all’1,8%”. Un elemento di incertezza in ambito fiscale, aggiunge il manager, deriva dalla competizione elettorale negli USA: in caso di elezione di Trump si configurerebbe una combinazione peggiore di crescita e inflazione con tariffe e politica sull’immigrazione.

LO SCENARIO DI BASE RESTA QUELLO DEL SOFT-LANDING


Lo scenario di base, puntualizza Delitala, resta quello del soft-landing: un atterraggio morbido su una tendenza sostenibile di crescita e inflazione. Una questione delicata, invece, è la reazione delle Federal Reserve a questi segnali contrastanti e se il suo intervento sarà sufficiente a mantenere la crescita vicina al potenziale. “Crediamo che la banca centrale USA possa riuscirci dal momento che un’economia con poco debito privato dovrebbe essere reattiva al ciclo di allentamento monetario che ci attende” commenta il manager di Pictet.

MERCATO OBBLIGAZIONARIO TIRATO


Delitala ammette tuttavia che il mercato obbligazionario si è forse spinto troppo in avanti, incorporando aspettative di ribassi veloci, molto più veloci di quanto non scontavano a luglio, con 5 tagli entro i prossimi 6 mesi e un totale di 2 punti e mezzo nei prossimi 2 anni: ben 4 tagli in più previsti dal mercato, rispetto a quanto stimato a inizio luglio.

VALUTAZIONI DI MERCATO ATTUALMENTE SFIDANTI


Come dire che il reddito fisso incorpora già pienamente la cosiddetta “put” della Fed: ovvero, la maggiore disponibilità a intervenire in caso di macroeconomia debole. “La riduzione dei tassi potrebbe rivelarsi più profonda solo in caso di una recessione che al momento non è nello scenario di base. Le valutazioni di mercato risultano attualmente più sfidanti del mese scorso, sia per le azioni dei mercati sviluppati che per i bond. Mentre l’azionario prezza di nuovo quasi uno scenario di no-landing, l’obbligazionario sembra incorporare una certa probabilità di recessione” specifica Delitala. Basti pensate che il rendimento del Treasury decennale al 3,8% è ben al di sotto della stima di fair value (intorno al 4,10%) di Pictet AM).

UNA MAGGIORE CAUTELA SULL’AZIONARIO


Inoltre, le prospettive sugli utili per azione sono peggiorate, con la stima di Pictet AM per il 2025 ben al di sotto del consenso di mercato. “Privilegiamo pertanto una maggiore cautela sul fronte dell’esposizione azionaria e, a livello settoriale, abbiamo limato l’esposizione ai temi vincenti dei semestri scorsi legati all’intelligenza artificiale e ai semiconduttori, a vantaggio dei finanziari che valutiamo un po’ più sottovalutati rispetto a quello che potrebbe configurarsi quale nuovo regime di tassi più interessanti per l’attività bancaria. Nel reddito fisso, invece, non siamo attratti dai titoli di Stato, in particolare quelli americani (meglio, eventualmente, il Bund tedesco), mentre pensiamo che le obbligazioni societarie dovrebbero fare bene ancora per qualche trimestre” conclude l’Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management.

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