Risiko bancario
Il governo tedesco apre un’indagine sulla quota di Commerzbank venduta a UniCredit
La scalata di UniCredit a Commerzbank rischia di diventare un caso politico. Il governo di Berlino, colto di sorpresa, vuole ricostruire le modalità della cessione della quota pubblica alla banca italiana
di Antonio Cardarelli 20 Settembre 2024 10:29
La scalata di UniCredit a Commerzbank in vista di una possibile fusione potrebbe essere più complicata del previsto. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, il governo tedesco ha aperto un’indagine interna sulle modalità che hanno portato alla cessione della propria quota azionaria di Commerzbank a UniCredit.
La Cancelleria intende ricostruire la sequenza di eventi, mettendo sotto la lente l’operato dell’Agenzia finanziaria tedesca, che ha supervisionato il collocamento. A quanto pare, da Berlino erano praticamente certi che la quota messa in vendita – pari al 4,5% del capitale azionario di Commerzbank – sarebbe stata acquistata in piccole tranche da diversi investitori istituzionali. Invece, le cose sono andate diversamente. Non solo UniCredit si è aggiudicata la totalità delle quote cedute dallo Stato, ma è riuscita a mettere insieme un altro 4,5% comprando azioni sul mercato.
Il Ministero delle Finanze tedesco è già stato chiamato a riferire in Parlamento sulla vicenda. La strada della fusione, paventata dall’ad di UniCredit Andrea Orcel che ha già fatto sapere di essere intenzionato a chiedere alla Bce l’autorizzazione a salire fino al 29,9% di Commerzbank, sembra quindi complicarsi. Alle perplessità del governo tedesco, colto di sorpresa dalla mossa della banca italiana, si aggiunge la ferma contrarietà del potente sindacato Verdi, che ha promesso di opporsi “con le unghie e con i denti” alla fusione.
Come se non bastasse, come riportato da Reuters, il management di Commerzbank sembra essere poco convinto della scalata di UniCredit. “La cosa più importante ora è semplicemente risolvere la questione con calma, pensare a cosa c’è sul tavolo e come gestirlo”, ha fatto sapere Bettina Orlopp, Cfo di Commerzbank che dovrebbe portare avanti le trattative con UniCredit.
INDAGINE SULL’AGENZIA FINANZIARIA TEDESCA
La Cancelleria intende ricostruire la sequenza di eventi, mettendo sotto la lente l’operato dell’Agenzia finanziaria tedesca, che ha supervisionato il collocamento. A quanto pare, da Berlino erano praticamente certi che la quota messa in vendita – pari al 4,5% del capitale azionario di Commerzbank – sarebbe stata acquistata in piccole tranche da diversi investitori istituzionali. Invece, le cose sono andate diversamente. Non solo UniCredit si è aggiudicata la totalità delle quote cedute dallo Stato, ma è riuscita a mettere insieme un altro 4,5% comprando azioni sul mercato.
LA CONTRARIETÀ DEL SINDACATO ALLA FUSIONE
Il Ministero delle Finanze tedesco è già stato chiamato a riferire in Parlamento sulla vicenda. La strada della fusione, paventata dall’ad di UniCredit Andrea Orcel che ha già fatto sapere di essere intenzionato a chiedere alla Bce l’autorizzazione a salire fino al 29,9% di Commerzbank, sembra quindi complicarsi. Alle perplessità del governo tedesco, colto di sorpresa dalla mossa della banca italiana, si aggiunge la ferma contrarietà del potente sindacato Verdi, che ha promesso di opporsi “con le unghie e con i denti” alla fusione.
PERPLESSITÀ NEL MANAGEMENT COMMERZBANK
Come se non bastasse, come riportato da Reuters, il management di Commerzbank sembra essere poco convinto della scalata di UniCredit. “La cosa più importante ora è semplicemente risolvere la questione con calma, pensare a cosa c’è sul tavolo e come gestirlo”, ha fatto sapere Bettina Orlopp, Cfo di Commerzbank che dovrebbe portare avanti le trattative con UniCredit.
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