Welfare
Bonus di Natale da 100 euro, ecco come richiederlo
L’agevolazione è riservata ai lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico. Per ricevere il bonus bisognerà presentare una richiesta scritta al proprio datore di lavoro
di Fabrizio Arnhold 23 Settembre 2024 16:09
Cento euro in più in busta paga una tantum. Il bonus di Natale, in arrivo con le tredicesime di quest’anno, interessa chi ha un reddito non superiore e 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. L’indennità per il 2024 è prevista dall’emendamento del governo al decreto Omnibus, all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Il bonus di Natale non verrà però riconosciuto in automatico, ma occorre richiederlo.
Il bonus da 100 euro “non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore”, quindi si tratta di un importo netto che verrà riconosciuto direttamente in busta paga. Bisogna però farne richiesta con una domanda scritta al proprio datore di lavoro, nella quale il richiedente dovrà rispettare i requisiti di reddito e famiglia previsti dalla legge.
La domanda per richiedere il bonus di Natale da 100 euro dovrà includere anche i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico, per facilitare le verifiche. Spetterà al datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, valutare la correttezza dei dati forniti dal lavoratore. In caso di errori o irregolarità, la somma erogata verrà poi recuperata successivamente.
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COME RICHIEDERE IL BONUS
Il bonus da 100 euro “non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore”, quindi si tratta di un importo netto che verrà riconosciuto direttamente in busta paga. Bisogna però farne richiesta con una domanda scritta al proprio datore di lavoro, nella quale il richiedente dovrà rispettare i requisiti di reddito e famiglia previsti dalla legge.
COSA DEVE CONTENERE LA RICHIESTA
La domanda per richiedere il bonus di Natale da 100 euro dovrà includere anche i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico, per facilitare le verifiche. Spetterà al datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, valutare la correttezza dei dati forniti dal lavoratore. In caso di errori o irregolarità, la somma erogata verrà poi recuperata successivamente.
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