Mercati emergenti

La “partenza lenta” del governo Modi apre prospettive di investimento a lungo termine

Michael Langham, economista di abrdn, analizza i primi mesi del terzo mandato di Narendra Modi in India e l'approvazione di una legge di bilancio orientata al sostegno della creazione di posti di lavoro

di Antonio Cardarelli 23 Settembre 2024 12:02

financialounge -  india mercati mercati emergenti Michael Langham Narendra Modi
Il terzo mandato di Narendra Modi come primo ministro dell’India è cominciato con meno slancio rispetto al passato. D’altronde, alla luce dei risultati elettorali meno convincenti rispetto alle altre tornate, era ampiamente prevedibile un approccio più “lento”. Di fatto, il piano dei 100 giorni che prevedeva una serie di riforme economiche non si è concretizzato. Il BJP, partito di Modi, ha dovuto fare i conti con la mancanza della maggioranza nella Camera alta e con le implicazioni di una coalizione più larga.

RINUNCIA ALLE RIFORME PIÙ AMBIZIOSE


A fare il punto sul “Modi 3.0” è Michael Langham, economista di abrdn, che parte dai tempi più lunghi per l’approvazione della legge di bilancio dell’Unione per l’anno fiscale 2024/2025. Questa volta, infatti, la maggioranza di Modi ha dovuto affrontare un’opposizione “più forte e sicura” che ha messo in discussione le proposte, al punto da indurre il governo a fare marcia indietro su una nuova tassa sulla proprietà. Tuttavia, secondo Langham, nonostante le riforme più ambiziose siano state disinnescate dal risultato delle elezioni, l’agenda variegata di Modi rimane per lo più valida. A cominciare dalla volontà di migliorare le infrastrutture, l'assistenza sanitaria e l'istruzione, oltre a quella di accelerare la creazione di posti di lavoro.

INCORAGGIAMENTO DEL SETTORE PRIVATO


L’economista di abrdn evidenzia come, rispetto alle attese degli investitori, il bilancio 2024/2025 non sia troppo orientato al sostegno dei consumi, ma sia più incentrato su misure di incoraggiamento al settore privato affinché prenda l’iniziativa nella creazione di posti di lavoro e nello sviluppo economico. “Ciò è un segnale positivo, in quanto si concentra sull’aumento della crescita potenziale a lungo termine – commenta Langham - In particolare, la legge di bilancio ha segnalato che sarà data maggiore importanza alle riforme a livello statale e locale. Tale strategia potrebbe comportare, in ultima analisi, maggiori disparità tra i redditi nei diversi Stati, ma mira a creare concorrenza e proprietà tra i legislatori locali, in modo da abbattere le barriere locali specifiche che ostacolano l’attività imprenditoriale e che frenano la produttività”.

APERTURA AL COMMERCIO E AGLI INVESTIMENTI


“Tutto ciò significa che, nel breve termine, Modi dirigerà i suoi sforzi sui progressi in aree come l’abbattimento delle barriere al commercio estero e agli investimenti. Consapevoli del fatto che la spinta infrastrutturale del Governo può arrivare solo fino a un certo punto, in presenza di vincoli fiscali, ci aspettiamo anche misure che si concentrino sull’aumento del ritmo degli investimenti del settore privato”, conclude l’economista di abrdn.

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