L'analisi

Presidenziali Usa molto importanti anche per gli investitori europei, ecco perché

Supriya Menon, Head of Multi Asset Strategy EMEA di Wellington Management, analizza l’impatto commerciale, fiscale e monetario dei programmi di Trump e Harris. Visione positiva sui fondamentali

di Stefano Caratelli 23 Settembre 2024 12:47

financialounge -  elezioni usa 2024 mercati Supriya Menon wellington management
Il voto Usa di novembre potrebbe avere ripercussioni significative per gli investitori europei e globali, la cui natura non è chiara, viste le incertezze sul risultato e il fatto che l’impatto potrebbe essere molto diverso in caso di “governo diviso” o vittoria totale. Per gli investitori, le implicazioni principali sono legate al commercio e alla politica estera, e anche ai cambiamenti in politica fiscale e monetaria che potrebbero avere un impatto sull’inflazione, tassi e dollaro. Sia Trump che Harris irrigidirebbero la politica commerciale, soprattutto nei confronti della Cina.

EFFETTO NEGATIVO SOPRATTUTTO SULLA GERMANIA


Supriya Menon, Head of Multi Asset Strategy per l’EMEA di Wellington Management, ritiene che il tutto avrebbe un effetto negativo sulle economie europee, soprattutto su una Germania già in difficoltà con nuovi dazi che rappresenterebbe un’ulteriore sfida per il modello industriale tedesco. Inoltre, si potrebbe alimentare un ulteriore divario tra manifatturiero e servizi, con una crescente divergenza nell'Eurozona, creando un ostacolo per un’economia a già due velocità. I dazi avrebbero un impatto anche sui mercati azionari europei, dive il rischio maggiore sarebbe un rallentamento della crescita interna dovuto al calo del commercio.

FRAMMENTAZIONE DEL COMMERCIO GLOBALE


Menon osserva poi che sia Trump che Harris continuerebbero a promuovere i settori domestici fondamentali per la competizione strategica, come IA, i semiconduttori avanzati e la tecnologia verde, aumentando la vulnerabilità anche nel settore auto. L’esperta di Wellington crede anche che le politiche di entrambi i candidati potrebbero incrementare la frammentazione del commercio globale, a cui l’Europa risponderebbe con vincoli propri, ma potrebbe anche intervenire con misure contro settori specifici o addirittura imponendo una tassa sui servizi digitali alle aziende USA.

DEFICIT USA DESTINATO A SALIRE IN ENTRAMBI I CASI


Inoltre, a prescindere da chi vincerà, il deficit pubblico USA è destinato ad ampliarsi, con il Congressional Budget Office che prevede un debito/PIL in aumento dal 99% del giugno 2024 al 122% entro giugno 2034, anche senza incorporare le misure specifiche proposte dai candidati. Il team macroeconomico di Wellington Management stima che quelle di Trump farebbero salire il deficit cumulativo di 2.000-4.000 miliardi in dieci anni, contro 1.000-2.000 miliardi con un’amministrazione Harris. I deficit USA si sono ampliati nei periodi di crescita sopra i livelli tendenziali, quando la politica fiscale è stata pro-ciclica, e secondo Menon esiste il rischio la tendenza prosegua.

IMPATTO TANGIBILE SU POLITICA MONETARIA E DOLLARO


L’impatto più tangibile deriverebbe dalla politica monetaria, che a sua volta influenzerebbe quella europea e globale. L’impatto per gli investitori europei potrebbe essere duplice, limitando lo spazio di manovra della BCE e causando un rafforzamento del dollaro, che spingerebbe i risparmi europei verso i mercati dei capitali USA. Inoltre, secondo gli analisti di Wellington, una presidenza Trump porterebbe a un allentamento della regolamentazione nella sanità, nell’energia e nelle fusioni & acquisizioni, con un vantaggio per le aziende USA rispetto alle europee.

IL QUADRO A 12 MESI RESTA COMUNQUE POSITIVO


In conclusione, il team di Wellington Management ritiene che le elezioni USA saranno fondamentali ma anche molto imprevedibili, rendendo difficile posizionare i portafogli, per cui si focalizza sul quadro a 12 mesi, che ritiene positivo. L’attesa è di una certa volatilità ma con una valutazione che resta positiva sul contesto macro e i fondamentali degli utili. Menon crede anche che il calo dell’inflazione garantirà un certo spazio alle banche centrali. Dal punto di vista degli investitori europei, Wellington Management sta monitorando da vicino gli sviluppi sulle misure commerciali e la politica estera, nonché le implicazioni delle politiche fiscali e altre politiche interne per i tassi e la valuta degli USA.

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