L’apertura dei mercati

Borse europee deboli nonostante i nuovi record di Wall Street

Avvio sotto la parità per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che si interrogano sull’efficacia delle misure annunciate per sostenere l’economia cinese. L’oro aggiorna i record, in calo il prezzo del petrolio

di Fabrizio Arnhold 25 Settembre 2024 09:16

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Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in calo, nonostante i nuovi record di Wall Street e la Cina che guadagna ancora dopo gli stimoli economici. A Milano il Ftse Mib apre a -0,38%, il Dax di Francoforte a -0,68%, il Cac 40 di Parigi a -0,73%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,41% e il Ftse 100 di Londra a -0,39%. Debole anche la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che chiude a -0,19%, a 37.870 punti.

DUBBI SU STIMOLI CINA


Deboli anche i future di Wall Street, con gli investitori che si interrogano se le misure a sostegno dell’economia annunciate in Cina possano essere sufficienti per stimolare la ripresa senza la necessità di ulteriori stimoli fiscali. Guardando ai dati macro, in mattinata verrà diffuso l’indice settimanale sulle richieste di mutui ma più interessanti sono i dati di domani, col Pil Usa.

COMMERZBANK CAMBIA IL CEO


Da seguire a Piazza Affari UniCredit (+0,76%), con la vicenda delle scalata a Commerbank che continua a tenere banco. Ieri la Commissione Ue ha fatto sapere che “le fusioni potrebbero consentire alle banche di diventare più resilienti rispetto agli shock”, mentre la nomina di Bettina Orlopp come nuovo ad potrebbe rallentare l’operazione, dal momento che pare sia contraria a una fusione con la banca italiana. Tenaris apre in rialzo +0,8%, in coda al Ftse Mib Nexi e Stellantis (-1%).

DEBOLE IL PETROLIO


Il fronte geopolitico preoccupa gli investitori, con i raid israeliani sul Libano che proseguono e dopo che un missile lanciato da Hezbollah ha colpito per la prima volta Tel Aviv. Il petrolio è debole, con il Wti che cede lo 0,5%, scambiando a 71,2 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 74,89 dollari al barile (-0,4%). Aggiorna i record l’oro che nella consegna spot sale a 2.670 dollari l’oncia. Lo spread apre invariato a 133 punti base, col rendimento del decennale italiano stabile al 3,47%.

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