Risiko bancario
UniCredit-Commerzbank, Orcel: “Affare solo se entrambe le parti sono d’accordo”
L’amministratore delegato di UniCredit delinea tre scenari possibili nell’affare Commerzbank: “Per ora siamo solo investitori. Tutto è possibile, anche una cosa più grande”
di Antonio Cardarelli 25 Settembre 2024 11:00
L’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha parlato diffusamente dell’affare Commerzbank nel corso della 29esima Financials Ceo Conference di Bank of America. Per prima cosa Orcel ha ricordato che “lo spettacolo principale è UniCredit” perché “il resto è un investimento”.
Un investimento, ha precisato Orcel, che apre tre scenari fondamentali, ma al momento nessuno prevale sugli altri. Ecco le parole dell’amministratore delegato di UniCredit: “Da qui in avanti ci sono quindi tre alternative: rimaniamo così e aiutiamo Commerzbank a cristallizzare il valore inespresso che crediamo ci sia; troviamo il modo di fare una cosa più grande, ma per farlo entrambe le parti devono volerlo; o se tutto questo non funziona vendiamo, auspicabilmente nel nostro capitale tornerà di più di quanto ne sia uscito e lo distribuiremo agli azionisti”.
Dunque, la “cosa più grande”, verosimilmente una fusione, si farà solo se entrambe le banche lo vorranno. “Non ci sono offerte, siamo un grande azionista e ora anche un azionista strategico, ma abbiamo fatto un investimento dovuto al modo in cui Commerbank si adatta ai nostri parametri”, ha proseguito Orcel. Quest’ultimo ha sottolineato che al prezzo a cui la banca ha effettuato l'investimento prevede un ritorno “ben superiore al 15%”, ricordando inoltre che l'istituto ha messo in piedi coperture per proteggersi da eventuali flessioni del valore.
“Siamo la banca più efficiente in Europa, quella che genera più capitale organicamente - ha ricordato - La storia di Piazza Gae Aulenti, ha concluso, è passata a essere quella di una trasformazione a quella di un leader di settore”. Poi, tornando su Commerzbank, ha precisato che UniCredit non chiederà posti nel board della banca tedesca “perché non credo sia appropriato visto che siamo anche un concorrente”. “Finché saremo investitori quello che conta è agire come tali e avere accesso solo alle informazioni pubbliche - ha proseguito ancora Orcel - e il nostro ruolo può essere quello di suggerire cosa provare a fare anche in base all'esperienza già fatta con Hvb”. “Abbiamo 3,5 miliardi investiti in Commerzbank e quindi ci assicureremo che vada bene”, ha concluso Orcel.
TRE ALTERNATIVE POSSIBILI
Un investimento, ha precisato Orcel, che apre tre scenari fondamentali, ma al momento nessuno prevale sugli altri. Ecco le parole dell’amministratore delegato di UniCredit: “Da qui in avanti ci sono quindi tre alternative: rimaniamo così e aiutiamo Commerzbank a cristallizzare il valore inespresso che crediamo ci sia; troviamo il modo di fare una cosa più grande, ma per farlo entrambe le parti devono volerlo; o se tutto questo non funziona vendiamo, auspicabilmente nel nostro capitale tornerà di più di quanto ne sia uscito e lo distribuiremo agli azionisti”.
“PER ORA SIAMO SOLO AZIONISTI”
Dunque, la “cosa più grande”, verosimilmente una fusione, si farà solo se entrambe le banche lo vorranno. “Non ci sono offerte, siamo un grande azionista e ora anche un azionista strategico, ma abbiamo fatto un investimento dovuto al modo in cui Commerbank si adatta ai nostri parametri”, ha proseguito Orcel. Quest’ultimo ha sottolineato che al prezzo a cui la banca ha effettuato l'investimento prevede un ritorno “ben superiore al 15%”, ricordando inoltre che l'istituto ha messo in piedi coperture per proteggersi da eventuali flessioni del valore.
“NON CHIEDEREMO POSTI NEL CDA”
“Siamo la banca più efficiente in Europa, quella che genera più capitale organicamente - ha ricordato - La storia di Piazza Gae Aulenti, ha concluso, è passata a essere quella di una trasformazione a quella di un leader di settore”. Poi, tornando su Commerzbank, ha precisato che UniCredit non chiederà posti nel board della banca tedesca “perché non credo sia appropriato visto che siamo anche un concorrente”. “Finché saremo investitori quello che conta è agire come tali e avere accesso solo alle informazioni pubbliche - ha proseguito ancora Orcel - e il nostro ruolo può essere quello di suggerire cosa provare a fare anche in base all'esperienza già fatta con Hvb”. “Abbiamo 3,5 miliardi investiti in Commerzbank e quindi ci assicureremo che vada bene”, ha concluso Orcel.
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