L'apertura dei mercati

Borse in rialzo, non spaventa la possibile operazione di terra di Israele in Libano

Partenza positiva per i listini europei, segnali confortanti anche dai future di Wall Street e dalla Borsa di Tokyo, spinta dalle misure di stimolo in Cina. Oggi è prevista la terza lettura del Pil americano del secondo trimestre

di Antonio Cardarelli 26 Settembre 2024 09:22

financialounge -  mercati
Avvio di seduta in rialzo per le Borse europee. La preparazione dell'operazione di terra dell'esercito israeliano in Libano non sembra frenare i listini. Il Ftse Mib guadagna l'1% con UniCredit ancora in evidenza (+1,7%) dopo le rassicurazioni dei policymaker della Bce sull'operazione Commerzbank raccolte dalla Reuters. Sempre a Piazza Affari titoli del lusso in evidenza con Cucinelli e Moncler sopra il 3%. Bene anche le Borse di Parigi e Francoforte

FUTURE DI WALL STREET IN RIALZO


Anche a Wall Street i future lasciano presagire maggiore ottimismo dopo la debolezza della vigilia mentre l'attenzione degli investitori e' focalizzata sull'andamento dell'economia, adesso che la Fed ha iniziato a tagliare i tassi d'interesse. Oggi gli occhi sono puntati in particolare sulla terza lettura del Pil del secondo trimestre e sulle richieste dei sussidi di disoccupazione. Sale l'attesa anche per le dichiarazioni previste da parte del numero uno della Fed Jerom Powell e della presidente della Bce Christine Lagarde.

TOKYO IN RIALZO


Chiusura in netto rialzo della Borsa di Tokyo, salita ai massimi da due mesi. L'indice Nikkei ha guadagnato il 2,79% a 38.925,63 punti, quando l'indice allargato Topix e' salito del 2,66% a 2.721,12 punti. Tokyo e' stata spinta dalla debolezza dello yen, segnando un andamento opposto rispetto a quello di Wall Street che e' stata debole alla vigilia, in un clima di cautela prima della pubblicazione, venerdì, dell'inflazione negli Stati Uniti. In positivo Hong Kong (+4%) dopo le indiscrezioni sulla volontà della Cina di iniettare 142 milioni di euro nelle banche per rilanciare i consumi e l'economia.

Sul valutario, euro poco mosso a 1,115 dollari. In deciso calo il prezzo del petrolio con il Brent novembre a 71,8 dollari (-2,2%) e il Wti a 68 dollari (-2,3%). Oro ancora vicino ai massimi a 2.661 dollari l'oncia.

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