Carovita
L’inflazione Usa ad agosto rallenta ancora al 2,2%, dato migliore delle attese
Prosegue la frenata dell’inflazione Pce americana: ad agosto +2,2% su base annua contro previsioni di +2,3%. Sempre più vicino l'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve
di Antonio Cardarelli 27 Settembre 2024 15:02
Nel mese di agosto l’inflazione Pce (personal consumption expenditures price index) degli Usa è aumentata del 2,2% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Si tratta di un dato migliore rispetto alle stime del consensus, che prevedevano un aumento annuale del 2,3%.
L’inflazione Pce, come noto, è il dato più seguito dalla Federal Reserve, che ha fissato l’obiettivo da raggiungere al 2%. Nel mese di luglio l’inflazione era salita del 2,5%. La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,2% rispetto al mese di luglio, contro attese per un rialzo dello 0,1%, e del 2,7% rispetto a un anno prima, contro il 2,6% di luglio, con le attese al 2,7%.
Dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione, i prezzi dei T-Bond, i titoli del Tesoro statunitense, hanno registrato un aumento. Il rendimento, che si muove inversamente al prezzo, del decennale è in ribasso al 3,76% dal 3,789% di ieri. Il rendimento del titolo a tre mesi è stabile al 4,618%.
In mattinata erano stati pubblicati anche i dati dell’inflazione di Francia e Spagna del mese di settembre. In Francia, secondo i dati provvisori diffusi da Insee, l'indice dei prezzi al consumo dovrebbe scendere dell'1,2% (dopo il +0,5% in agosto). All'effetto stagionale del calo dei prezzi dei trasporti (in particolare del trasporto aereo di persone) e dei servizi di alloggio, si legge in una nota di Insee, si aggiunge il ritorno alla normalità di alcune tariffe dopo i Giochi Olimpici e Paralimpici. Su base annuale l’inflazione è cresciuta dell’1,2% dopo il +1,8% di agosto. In Spagna i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,5% su base annuale e dello 0,6% su base mensile. Anche la Bce, come la Fed, considera il 2% annuo come un’inflazione salutare per l’economia.
INFLAZIONE IN FRENATA
L’inflazione Pce, come noto, è il dato più seguito dalla Federal Reserve, che ha fissato l’obiettivo da raggiungere al 2%. Nel mese di luglio l’inflazione era salita del 2,5%. La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,2% rispetto al mese di luglio, contro attese per un rialzo dello 0,1%, e del 2,7% rispetto a un anno prima, contro il 2,6% di luglio, con le attese al 2,7%.
LA REAZIONE DEI T-BOND
Dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione, i prezzi dei T-Bond, i titoli del Tesoro statunitense, hanno registrato un aumento. Il rendimento, che si muove inversamente al prezzo, del decennale è in ribasso al 3,76% dal 3,789% di ieri. Il rendimento del titolo a tre mesi è stabile al 4,618%.
INFLAZIONE IN CALO ANCHE IN FRANCIA E SPAGNA
In mattinata erano stati pubblicati anche i dati dell’inflazione di Francia e Spagna del mese di settembre. In Francia, secondo i dati provvisori diffusi da Insee, l'indice dei prezzi al consumo dovrebbe scendere dell'1,2% (dopo il +0,5% in agosto). All'effetto stagionale del calo dei prezzi dei trasporti (in particolare del trasporto aereo di persone) e dei servizi di alloggio, si legge in una nota di Insee, si aggiunge il ritorno alla normalità di alcune tariffe dopo i Giochi Olimpici e Paralimpici. Su base annuale l’inflazione è cresciuta dell’1,2% dopo il +1,8% di agosto. In Spagna i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,5% su base annuale e dello 0,6% su base mensile. Anche la Bce, come la Fed, considera il 2% annuo come un’inflazione salutare per l’economia.
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