L’outlook

Vontobel WM: “Neutrali sulle azioni, l’oro continuerà la corsa”

Per i prossimi mesi, Mario Montagnani ritiene che “uno scenario di soft landing sia sopravvalutato” e mantiene una visione positiva sull’oro. Tra le azioni, da preferire quelle americane

di Fabrizio Arnhold 27 Settembre 2024 16:00

financialounge -  asset allocation Mario Montagnani outlook Vontobel Wealth Management
L’inflazione è in calo e le banche centrali tagliano i tassi di interesse. La Fed ha dato una sforbiata di 50 punti base, dando il via alla fase di allentamento monetario, dopo che la Bce aveva già iniziato a tagliare quest’estate. Il mercato ha già prezzato anche i tagli successivi che potrebbero essere sei o sette nel 2025.



SOFT LANDING SOPRAVVALUTATO


Lo scenario di un atterraggio morbido dell’economia è quello preferito dalla maggior parte degli analisti. Una recessione non c’è ancora stata, per molti resta poco probabile che si verifichi ora. “Questo scenario di soft landing rischia di essere sopravvalutato”, spiega Mario Montagnani, senior investment strategist multi asset di Vontobel Wealth Management, commentano l’outlook per il prossimo semestre.



VISIONE POSITIVA SULL’ORO


Per Montanari, l’inflazione “è ormai sotto controllo”, ma si sovrastima uno scenario di atterraggio morbido dell’economia. Con questa prospettiva che non esclude, quindi, una recessione seppure di lieve entità, l’oro resta un elemento utile per diversificare il portafoglio e per cogliere ancora rendimento. Il metallo giallo ha aggiornato una trentina di volte i record quest’anno, supernado i 2.685 dollari l’oncia. “Un indebolimento del dollaro e un abbassamento dei tassi spingeranno sicuramente la corsa dell’oro”, prosegue nella sua analisi Montagnani.



NEUTRALI SULLE AZIONI


Guardando all’asset allocation, Vontobel resta neutrale sull’azionario ma tra le azioni preferisce quelle statunitensi. “Il consiglio è quello di guardare anche ad asset alternativi da inserire in portafoglio, oltre a oro, come obbligazioni legate alle catastrofi naturali e bond dei mercati emergenti in valuta forte, sia corporate che governativi”, conclude Mario Montagnani.

 

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