Parla la Bce

Christine Lagarde: “La disinflazione accelera”

La presidente della Bce, in audizione al Parlamento europeo si è detta fiduciosa sulla possibilità che “l’inflazione tornerà presto all’obiettivo” del 2%. Su Commerzbank-UniCredit: le fusioni sono desiderabili, comportano vantaggi

di Fabrizio Arnhold 30 Settembre 2024 17:41

financialounge -  BCE Christine Lagarde Commerzbank inflazione Unicredit
“La disinflazione ha accelerato negli ultimi due mesi con il tasso headline sceso al 2,2% ad agosto e si prevede che scenderà ulteriormente a settembre, principalmente a causa del calo dei costi energetici”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, nell’audizione presso la commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo.

INFLAZIONE NON PREOCCUPA


Guardando al futuro, la presidente della Bce ha precisato che l’inflazione “potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest’anno, poiché i precedenti forti cali dei prezzi dell’energia escono dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l’inflazione tornerà presto all’obiettivo”. La Bce ne terrà conto nella prossima riunione di politica monetaria a ottobre, aprendo di fatto a ulteriori tagli dei tassi di interesse.

DOMANDA INTERNA DEBOLE


L’attività economica si è ripresa “lentamente” dalla fine della pandemia. La riapertura ha consentito all’economia dell’area dell’euro di crescere durante i primi nove mesi del 2022, ma “l’attività economica è rimasta sostanzialmente stagnante in seguito”, ha spiegato Lagarde. “Questo è dovuto, tra gli altri fattori, allo shock dei prezzi dell’energia in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e alla crescente incertezza geopolitica, ma anche al rafforzamento della politica monetaria”. La crescita nel secondo trimestre è derivata principalmente dalle esportazioni e dai consumi pubblici. La domanda interna è rimasta debole poiché le famiglie hanno consumato meno, le aziende hanno tagliato gli investimenti aziendali e gli investimenti immobiliari sono diminuiti.

COMMERZ-UNICREDIT: FUSIONI DESIDERABILI


La presidente della Bce si aspetta che “la ripresa si rafforzi nel tempo, poiché l’aumento dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più”. Per quanto riguarda l’eventuale fusione tra Commerzbank e UniCredit: “Non commento casi specifici, in ogni caso considero le fusioni tra banche dell’area euro desiderabili, comportano benefici, non sono senza rischi potenziali e tuttavia iniziative di fusioni transfrontaliere nel settore privato hanno senso per dar vita a entità in grado di competere con Usa e Cina”, ha concluso Christine Lagarde.

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