L'apertura dei mercati
Borse tranquille dopo l’entrata dell’esercito israeliano in Libano
I listini europei aprono la seduta intorno alla parità in attesa del dato sull'inflazione di settembre nell'Eurozona. Powell (Fed) frena sulla possibilità di un altro taglio da 50 punti base nelle prossime riunioni
di Antonio Cardarelli 1 Ottobre 2024 09:13
Partenza intorno alla parità per i listini europei. Piazza Affari apre a -0,1% nonostante la frenata del lusso, mentre Francoforte guadagna lo 0,1%. In rosso Parigi, che cede lo 0,4%.
L’inizio delle operazioni via terra dell’esercito israeliano in Libano non accende il petrolio. Il Brent novembre è a quota 71,75 dollari al barile (+0,1%) e il Wti di pari scadenza a 68,24 dollari (+0,1%). Al momento, quindi, i timori di una escalation regionale e di un possibile coinvolgimento dell’Iran non vengono riflessi nel prezzo del petrolio. L’ingresso dell’Idf nel Sud del Libano mira a neutralizzare le postazioni di Hezbollah (e di altre organizzazioni) e non a un’occupazione militare. A differenza di altre volte, in questo caso l’esercito israeliano ha avvertito preliminarmente gli Usa, che hanno manifestato appoggio all’operazione. Proseguono, nel frattempo, i bombardamenti israeliani su altri obiettivi in Libano, Siria e Yemen.
Tornando sui mercati, da registrare il quarto trimestre positivo consecutivo fatto registrare dall’indice S&P 500. Ieri la chiusura è stata in rialzo dello 0,4%, mentre il terzo trimestre ha registrato un guadagno pari al 5,25%. Dopo il crollo a Piazza Affari (-14,7%) anche a Wall Street Stellantis ha ceduto il 12,5%, trascinando in calo anche altri titoli del settore auto. Oggi a Piazza Affari il titolo Stellantis guadagna poco più dell'1%.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che il taglio da mezzo punto non deve essere interpretato come un segnale di ulteriori tagli così aggressivi, facendo intendere, quindi, che i prossimi saranno di 25 punti base. Oggi in Europa c’è attesa per il dato provvisorio sull’inflazione di settembre, mentre sono previsti in giornata diversi interventi di esponenti del board della Bce. Tra gli altri dati macro, sono attesi i dati Pmi manifatturieri per Ue, Regno Unito, Francia, Germania, Italia. Negli Usa si attende l’Ism manifatturiero, mentre giovedì arriverà quello dei servizi.
Con i mercati cinesi chiusi per festività fino al 4 ottobre, in Asia brilla la Borsa di Tokyo dopo il pesante calo di ieri. L’indice Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,9% sostenuto dai produttori dell'industria pesante e dalle società di elettronica. “Il recupero rispetto al forte calo della vigilia è stato alimentato dall'idea che le politiche della futura amministrazione Ishiba avranno solo un impatto neutro sui mercati azionari e obbligazionari”, ha suggerito un analista di Smbc Nikko Securities in un report.
ESERCITO ISRAELIANO IN LIBANO
L’inizio delle operazioni via terra dell’esercito israeliano in Libano non accende il petrolio. Il Brent novembre è a quota 71,75 dollari al barile (+0,1%) e il Wti di pari scadenza a 68,24 dollari (+0,1%). Al momento, quindi, i timori di una escalation regionale e di un possibile coinvolgimento dell’Iran non vengono riflessi nel prezzo del petrolio. L’ingresso dell’Idf nel Sud del Libano mira a neutralizzare le postazioni di Hezbollah (e di altre organizzazioni) e non a un’occupazione militare. A differenza di altre volte, in questo caso l’esercito israeliano ha avvertito preliminarmente gli Usa, che hanno manifestato appoggio all’operazione. Proseguono, nel frattempo, i bombardamenti israeliani su altri obiettivi in Libano, Siria e Yemen.
WALL STREET IN POSITIVO
Tornando sui mercati, da registrare il quarto trimestre positivo consecutivo fatto registrare dall’indice S&P 500. Ieri la chiusura è stata in rialzo dello 0,4%, mentre il terzo trimestre ha registrato un guadagno pari al 5,25%. Dopo il crollo a Piazza Affari (-14,7%) anche a Wall Street Stellantis ha ceduto il 12,5%, trascinando in calo anche altri titoli del settore auto. Oggi a Piazza Affari il titolo Stellantis guadagna poco più dell'1%.
FRENATA DELLA FED
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che il taglio da mezzo punto non deve essere interpretato come un segnale di ulteriori tagli così aggressivi, facendo intendere, quindi, che i prossimi saranno di 25 punti base. Oggi in Europa c’è attesa per il dato provvisorio sull’inflazione di settembre, mentre sono previsti in giornata diversi interventi di esponenti del board della Bce. Tra gli altri dati macro, sono attesi i dati Pmi manifatturieri per Ue, Regno Unito, Francia, Germania, Italia. Negli Usa si attende l’Ism manifatturiero, mentre giovedì arriverà quello dei servizi.
TOKYO PROVA IL RECUPERO
Con i mercati cinesi chiusi per festività fino al 4 ottobre, in Asia brilla la Borsa di Tokyo dopo il pesante calo di ieri. L’indice Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1,9% sostenuto dai produttori dell'industria pesante e dalle società di elettronica. “Il recupero rispetto al forte calo della vigilia è stato alimentato dall'idea che le politiche della futura amministrazione Ishiba avranno solo un impatto neutro sui mercati azionari e obbligazionari”, ha suggerito un analista di Smbc Nikko Securities in un report.
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