Obbligazioni
Wellington Management: nuove opportunità d’investimento nel credito in un’era più ciclica
Wellington Management, in un’analisi di Marco Giordano, sottolinea che un’esposizione diversificata al settore può offrire rendimenti appetibili e protezione, con approccio basato su ricerca e convinzione
di Stefano Caratelli 3 Ottobre 2024 08:00
Virare con decisione dalla liquidità a posizioni con duration corta e lunga potrebbe assicurare un interessante potenziale di reddito, aumentando i rendimenti complessivi. Anche se gli spread non si ridurranno ancora, un'esposizione diversificata al credito può offrire rendimenti appetibili e protezione dai ribassi, e alla luce del contesto più ciclico, per investire nel credito serve un approccio a elevata convinzione e basato sulla ricerca. Sono le indicazioni di un commento titolato “Un tuffo nella nuova realtà del credito” a cura di Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management, secondo cui nella nuova era più ciclica, gli investitori obbligazionari possono trovare livelli di reddito interessanti in tutte le fasce di qualità, ma devono decidersi a riconsiderare idee di base diffuse.
Negli ultimi due anni si sono osservati significativi flussi su liquidità e equivalenti in un contesto d'incertezza, ma sono strumenti non sono privi di rischio, e quando sempre più banche centrali iniziano a tagliare i tassi, quelli i tassi a breve termine si adeguano rapidamente, con un progressivo calo degli interessi percepiti. Le obbligazioni di qualità elevata offrono invece non solo un flusso di reddito simile, ma anche protezione dai ribassi. Wellington Management ha analizzato i rendimenti a 3 anni di liquidità, titoli di Stato, obbligazioni societarie negli ultimi sei cicli di inasprimento della Fed, rilevando che tutti i tipi di strategie obbligazionarie hanno generato rendimenti notevolmente superiori alla liquidità.
Al momento non si prevede una grave recessione globale e neanche una "maturity wall" che costringa le aziende a rifinanziamenti di massa. In questo quadro, i titoli di Stato domestici offrono una soluzione a basso rischio e alcuni, come i BTP italiani, possono anche avere rendimenti interessanti, anche se percepiti come più rischiosi. Oggi, con i livelli dei governativi in rapida crescita in gran parte d'Europa, sono molti gli altri titoli di Stato esposti a potenziali avversioni al rischio. Integrare un portafoglio investito in un singolo Paese o nella sola Eurozona con un'esposizione a obbligazioni globali con copertura valutaria può contribuire secondo Giordano a generare rendimenti interessanti, migliorando la diversificazione e contenendo la volatilità.
Inoltre, un approccio attivo fornisce vantaggi rispetto a uno passivo: l'epoca dei "soldi facili" favorita da banche centrali molto interventiste secondo Wellington Management è ormai finita, e i portafogli passivi potrebbero risentire maggiormente del peggioramento delle condizioni di credito. Un prezioso aiuto per gli investitori con approccio attivo può giungere dalla composizione degli indici, mentre chi si affida passivamente all’Investment Grade è legato alle esposizioni dell'indice a livello di settori e di emittenti, con rischi amplificati in fasi di ciclicità e divergenza.
Un altro punto a favore dei gestori attivi sottolineato da Giordano è la possibilità di identificare in anticipo eventuali downgrade, perché la ricerca fondamentale può aiutare a individuare il peggioramento o il miglioramento di un credito in anticipo rispetto alle agenzie di rating, e persino prima che i mercati inizino a scontare la variazione. Un segnale d'allarme inequivocabile da tenere presente è un aumento dell'indebitamento, che impone di guardare dentro le singole aziende.
Nel nuovo regime, ad avviso di Wellington Management, gli investitori possono ottenere un reddito interessante, in grado di incrementare i rendimenti complessivi, trovando opportunità in qualsiasi fascia qualitativa. Ma Giordano avverte in conclusione che è importante lasciarsi alle spalle convinzioni obsolete che rischiano di ostacolare il successo finale.
LA LIQUIDITÀ ESPONE A RISCHI
Negli ultimi due anni si sono osservati significativi flussi su liquidità e equivalenti in un contesto d'incertezza, ma sono strumenti non sono privi di rischio, e quando sempre più banche centrali iniziano a tagliare i tassi, quelli i tassi a breve termine si adeguano rapidamente, con un progressivo calo degli interessi percepiti. Le obbligazioni di qualità elevata offrono invece non solo un flusso di reddito simile, ma anche protezione dai ribassi. Wellington Management ha analizzato i rendimenti a 3 anni di liquidità, titoli di Stato, obbligazioni societarie negli ultimi sei cicli di inasprimento della Fed, rilevando che tutti i tipi di strategie obbligazionarie hanno generato rendimenti notevolmente superiori alla liquidità.
IL CASO DEI BTP E L’OPPORTUNITA’ DI DIVERSIFICARE
Al momento non si prevede una grave recessione globale e neanche una "maturity wall" che costringa le aziende a rifinanziamenti di massa. In questo quadro, i titoli di Stato domestici offrono una soluzione a basso rischio e alcuni, come i BTP italiani, possono anche avere rendimenti interessanti, anche se percepiti come più rischiosi. Oggi, con i livelli dei governativi in rapida crescita in gran parte d'Europa, sono molti gli altri titoli di Stato esposti a potenziali avversioni al rischio. Integrare un portafoglio investito in un singolo Paese o nella sola Eurozona con un'esposizione a obbligazioni globali con copertura valutaria può contribuire secondo Giordano a generare rendimenti interessanti, migliorando la diversificazione e contenendo la volatilità.
I VANTAGGI DELL’APPROCCIO ATTIVO
Inoltre, un approccio attivo fornisce vantaggi rispetto a uno passivo: l'epoca dei "soldi facili" favorita da banche centrali molto interventiste secondo Wellington Management è ormai finita, e i portafogli passivi potrebbero risentire maggiormente del peggioramento delle condizioni di credito. Un prezioso aiuto per gli investitori con approccio attivo può giungere dalla composizione degli indici, mentre chi si affida passivamente all’Investment Grade è legato alle esposizioni dell'indice a livello di settori e di emittenti, con rischi amplificati in fasi di ciclicità e divergenza.
L’AIUTO DELLA RICERCA FONDAMENTALE
Un altro punto a favore dei gestori attivi sottolineato da Giordano è la possibilità di identificare in anticipo eventuali downgrade, perché la ricerca fondamentale può aiutare a individuare il peggioramento o il miglioramento di un credito in anticipo rispetto alle agenzie di rating, e persino prima che i mercati inizino a scontare la variazione. Un segnale d'allarme inequivocabile da tenere presente è un aumento dell'indebitamento, che impone di guardare dentro le singole aziende.
LASCIARSI ALLE SPALLE CONVINZIONI OBSOLETE
Nel nuovo regime, ad avviso di Wellington Management, gli investitori possono ottenere un reddito interessante, in grado di incrementare i rendimenti complessivi, trovando opportunità in qualsiasi fascia qualitativa. Ma Giordano avverte in conclusione che è importante lasciarsi alle spalle convinzioni obsolete che rischiano di ostacolare il successo finale.