La previsione

Generali Investments: la decorrelazione tra azioni e obbligazioni torna in primo piano

Cédric Baron di Generali Asset Management offre una lettura positiva di economie e mercati, mantiene anche un sovrappeso del reddito fisso e si aspetta una Bce meno reattiva della Fed

di Stefano Caratelli 7 Ottobre 2024 15:30

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Le preoccupazioni dei mercati si sono spostate dall’inflazione alla crescita. Le Banche centrali sembrano aver svolto efficacemente il loro lavoro sull'andamento dei prezzi, tornati vicini o sotto l’obiettivo del 2%, grazie a una straordinaria stretta monetaria che ha però pesato sull’attività. Ora il tema è evitare di frenare troppo col rischio di portare le economie in recessione. Gli investitori si chiedono se la Fed sia in ritardo e se avrebbe dovuto iniziare a tagliare prima. A impensierire è l'andamento del mercato del lavoro Usa, con la disoccupazione in aumento, sebbene gli ultimi dati, quelli di venerdì scorso, sono stati premiati dal mercato. Ma in passato la crescita del numero di inoccupati è sempre stato seguito da una recessione.

ELEMENTI RASSICURANTI DAI DATI MACRO


Partendo da queste considerazioni, Cédric Baron, Head of Asset Allocation Products, di Generali Asset Management, parte di Generali Investments, osserva comunque che i trend nei mercati del lavoro sono a lungo termine e raramente si invertono senza una forte accelerazione. Ma Baron vede anche altri elementi rassicuranti, ad esempio le richieste di sussidi di disoccupazione, che rimangono a livelli bassi, le vendite al dettaglio e le spese personali che tengono bene, ma anche l'aumento dei risparmi che potrebbe fare da cuscinetto per i consumi, mentre gli indicatori dei servizi sono a livelli coerenti con una fase di espansione tardiva dell’economia.

CONTESTO POSITIVO PER LA CRESCITA


In termini di allocazione degli investimenti, l’esperto di Generali Investments vede un chiaro elemento positivo per la crescita: la decorrelazione tra azioni e obbligazioni è tornata in primo piano dopo quasi 3 anni e le due classi di attività dovrebbero muoversi in direzioni opposte nei prossimi mesi. È sempre stato il miglior ambiente per i portafogli multi-asset che possono beneficiare della diversificazione e aumentare la loro Sharpe ratio, vale a dire la relazione tra rendimento e livello di rischio. Inoltre, i tassi stanno diminuendo fornendo ai fondi multi-asset un carry elevato all’interno del segmento del reddito fisso, oltre al potenziale apprezzamento, a cui si aggiunge una ripidità della curva che fornisce un ulteriore elemento di rendimento.

ANCHE I TITOLI DI STATO DOVREBBERO FARE BENE


Baron sottolinea che ora si è ben pagati per la decorrelazione e il potenziale rialzo delle azioni e in questo contesto incerto ritiene che mantenere un sovrappeso nel reddito fisso abbia senso: i titoli di Stato dovrebbero performare bene se la crescita delude, mentre le obbligazioni corporate di alta qualità dovrebbero continuare a offrire un carry interessante. L’esperto di Generali Investments è un po’ più prudente sul segmento High Yield, che potrebbe soffrire un rallentamento della crescita.

DALLE ELEZIONI USA RISCHIO SOLO A BREVE


Baron pensa che l’azionario Usa potrebbe fare bene a medio termine, se i consumi tengono bene e le Banche centrali continuano a tagliare i tassi. Ma ritiene anche che le elezioni statunitensi rappresentino un rischio a breve termine, soprattutto se i risultati sono contestati, portando instabilità. Una vittoria di Trump sarebbe vista come positiva per il mercato Usa a scapito di quelli europei ed emergenti. Per questo Baron preferisce mantenere un sottopeso in Europa, che si trova già in una situazione politica ed economica difficile, trainata dalle sue due maggiori economie.

IN CINA RIMANGONO FRAGILITÁ


Generali Investments mantiene comunque una protezione azionaria nel breve termine ed è pronta a ridistribuire liquidità dal segmento del reddito fisso se guadagna fiducia nella continuità della crescita. Per Cédric Baron le misure “bazooka” recentemente annunciate dal governo cinese, invece, potrebbero essere un sollievo per la regione, ma le fragilità rimangono nel breve termine, e si aspetta anche che la Bce sia meno reattiva della Fed nel sostenere l’economia. In ogni caso, conclude l'Asset Allocation Products di Generali Asset Management, "è un segnale positivo per la crescita globale e rappresenta un fattore di supporto per le azioni".

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