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Nuovo premier in Giappone: Vontobel analizza come inciderà sui mercati azionari e sul carry trade

Il programma del nuovo esecutivo guidato da Shigeru Ishiba non sembra proseguire l'approccio pro-crescita “Abenomics” che ha sostenuto i prezzi del mercato azionario giapponese negli ultimi anni

di Leo Campagna 8 Ottobre 2024 08:00

financialounge -  carry trade giappone mercati azionari Shigeru Ishiba yen
Dopo il governo di Shinzo Abe in carica dal 2012-2020 e quello di Fumio Kishida operativo dal 2021, dallo scorso 1° ottobre, quando le due camere della Dieta giapponese gli hanno concesso la fiducia, è entrato in carica il governo guidato dal primo ministro giapponese Shigeru Ishiba. “Riteniamo che il suo programma politico possa avere un impatto vario sui mercati azionari giapponesi e sul ‘carry trade’ dello yen” fa sapere Mario Montagnani, Senior Investment Strategist di Vontobel.

LE RIFORME STRUTTURALI


In ambito politico, Ishiba si è specializzato nel campo dell’agricoltura e della rivitalizzazione rurale, ed ha sviluppato una profonda conoscenza dei temi della difesa e della sicurezza. Tuttavia, secondo Montagnani, il suo orientamento nell’ambito delle riforme strutturali, in particolare sulla rivitalizzazione delle aree rurali, non sembra proseguire l'approccio pro-crescita “Abenomics” che ha sostenuto i prezzi del mercato azionario giapponese negli ultimi anni.

CRITICHE SULL’AGGRESSIVO ALLENTAMENTO MONETARIO


Peraltro, in passato Ishiba si è espresso in modo critico sull'aggressivo allentamento monetario della Banca del Giappone e questo dovrebbe indurre gli investitori ad assumere una maggiore cautela di fronte a questo cambiamento nel panorama politico giapponese. “Non si può infatti escludere una potenziale volatilità, se non addirittura a una potenziale correzione, del mercato nel breve termine, soprattutto se le aspettative di uno stimolo monetario aggressivo dovessero diminuire” sottolinea il manager di Vontobel.

POSSIBILE UN RIALZO DELLO YEN


Se il nuovo governo Ishiba fosse orientato a favore di una politica monetaria più normalizzata non si potrebbe escludere la possibilità di rialzi dei tassi, il che, secondo Montagnani, potrebbe comportare un rafforzamento dello yen. Una dinamica che potrebbe determinare una riduzione dell'appeal del “carry trade dello yen”, una strategia in cui gli investitori prendono in prestito la valuta giapponese per investire in classi di attività a più alto rendimento.

IMPATTI SULLE ESPOSIZIONI IN CARRY TRADE FINANZIATE IN YEN


“Uno yen più forte ridurrebbe la redditività di questa strategia e i trader potrebbero valutare la liquidazione delle posizioni corte (ribassiste) sullo divisa nipponica. Abbiamo avuto un assaggio delle implicazioni ai primi agosto quando molti operatori internazionali si sono precipitati a disfarsi delle esposizioni in carry trade finanziate in yen. Inoltre una valuta più forte potrebbe danneggiare le attività di esportazione a cui il Giappone è strutturalmente legato” argomenta il manager di Vontobel.

MINORI ASPETTATIVE DI CRESCITA


Montagnani registra le rassicurazioni delle ultime ore del nuovo primo ministro Shigeru Ishiba, tuttavia ritiene che il mercato azionario potrebbe risultare esposto ad una certa pressione e volatilità a causa di diversi fattori tra i quali anche le minori aspettative di crescita. “Inoltre, lo yen potrebbe apprezzarsi, influenzando i carry trade e le strategie finanziarie di mercato” conclude il Senior Investment Strategist di Vontobel la cui tesi sembra essere sostenuta dagli sviluppi del mercato azionario giapponese di questi giorni.

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