L’apertura dei mercati

Rimbalzo già finito per i listini cinesi ora in forte ribasso

Avvio poco mosso per i principali listini europei, con gli investitori delusi dal mancato annuncio di nuove misure a sostegno della crescita cinese. Il petrolio prova a recuperare dopo i cali della vigilia

di Fabrizio Arnhold 9 Ottobre 2024 09:19

financialounge -  banche centrali borse cina mercati
Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in ribasso, con i listini frenati dai timori sull’economia cinese che ha zavorrato le piazza asiatiche. A Milano il Ftse Mib apre a -0,04%, il Dax di Francoforte a +0,01%, il Cac 40 di Parigi a -0,03%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,01% e il Ftse 100 di Londra a +0,29%. In verde la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che chiude in rialzo del +0,9%, sulla scia di Wall Street.

ATTESA PER INFLAZIONE USA


Il mercato guarda ai dati macro di oggi e domani per valutare lo stato dell’economia e le prossime mosse delle banche centrali. Domani saranno pubblicati i verbali della Federal Reserve e quelli della Bce, mentre sempre giovedì è atteso il dato sull’inflazione Usa di settembre. Venerdì al via anche la stagione delle trimestrali Usa, con i conti di BlackRock e Jp Morgan.

LA CINA RALLENTA I MERCATI


La Borsa di Hong Kong prosegue i ribassi, dopo il crollo del 9% della vigilia, la peggiore seduta degli ultimi 15 anni. A frenare il sentiment degli investitori è la delusione per il mancato annuncio di ulteriori interventi in Cina a sostegno dell’economia da parte del governo. Wall Street ha chiuso in positivo, con gli indici che provano ad aggiornare nuovi massimi.

FRENATA DEL PETROLIO


I timori sull’economia cinese ieri hanno affossato il greggio, con la quotazione del petrolio che oggi prova a recuperare terreno. Il Wti scambia a 73,93 dollari, in rialzo di mezzo punto percentuale. A Piazza Affari da seguire Stellantis (+0,38%), dopo l’allarme sulla crisi del settore auto lanciato da Moody’s. Sul versante valutario, poco mosso il cambio euro/dollaro a 1,0966. Il gas naturale cede lo 0,8% e scambia a 38,5 euro al megawattora. Lo spread apre in calo a 129 punti base.

Trending