Politica monetaria

Tassi Bce, Goldman Sachs prevede tagli fino ad arrivare al 2% a giugno 2025

La banca d’affari americana ritiene che, alla luce dei dati sull’attività indeboliti e le pressioni salariali e inflazionistiche che si sono allentate più del previsto, la Bce procederà a un nuovo taglio di 25 punti base

di Fabrizio Arnhold 11 Ottobre 2024 14:44

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Le banche centrali hanno avviato la stagione dei tagli. Ha iniziato la Bce e poi la Fed. Ora il mercato si interroga su quante sforbiciate ci saranno nelle prossime riunioni, anche tenendo sotto mano i dati economici, per valutare lo stato dell’economia. Goldman Sachs prevede una nuova riduzione del costo del denaro di 25 punti base nella riunione di giovedì prossimo e poi tagli ogni riunione fino ad arrivare a un tasso terminale del 2% a giugno 2025.

LA PREVISIONE


In un rapporto ai clienti, gli analisti della banca d’affari Usa ritengono probabile che il consiglio direttivo proseguirà con i tagli dei tassi, anche perché i dati sull’attività si sono ulteriormente indeboliti da settembre e le pressioni salariali e inflazionistiche si sono allentate più del previsto.

APPROCCIO RIUNIONE PER RIUNIONE


“Detto questo, non prevediamo indicazioni esplicite sul percorso politico futuro e ci aspettiamo invece che la Bce mantenga la sua enfasi sulla dipendenza dai dati e un approccio riunione per riunione”, precisa Goldman Sachs che guarda oltre la riunione della prossima settimana, aspettandosi che “lo staff della Bce abbassi le proiezioni di crescita e inflazione alla riunione di dicembre, aprendo la strada a ulteriori aggiustamenti di 25 punti base a ogni riunione fino a un tasso terminale del 2% a giugno”.

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