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Cina: per LGIM gli stimoli non bastano ancora, serve una crescita degli utili

Erik Lueth, Global Emerging Market Economist della società inglese, ritiene che, se non saranno seguiti da altre azioni mirate, non riusciranno a risollevare l’economia. Quali implicazioni per gli  investimenti

di Stefano Caratelli 12 Ottobre 2024 15:00

financialounge -  cina Erik Lueth LGIM mercati
Pechino vuole investire 2.000 miliardi di yuan per accrescere i consumi, ma la paura di perdere il lavoro e il valore delle case in continuo calo spingono a risparmiare e ripagare i debiti. La ricapitalizzazione bancaria è importante, ma crea offerta di credito quando la domanda è bassa, a causa anche della deflazione. I 300 miliardi di yuan emessi dalla Banca Centrale non bastano a smaltire in modo consistente le case invendute e i progetti da portare a termine.

IN CHE COSA CONSISTONO GLI STIMOLI


Le implicazioni per gli investitori sono analizzate da Legal & General Investment Management (LGIM) in un contributo di Erik Lueth, Global Emerging Market Economist, secondo cui è possibile che gli sforzi del governo continuino a riscuotere successo ancora per un po’, ma per un rally azionario duraturo gli utili devono tornare a crescere. L’ottimismo iniziale provocato dallo stimolo ha avuto effetto anche sulle principali borse globali, ma quanto può durare ancora? Per rispondere Lueth spiega in cosa consistono gli stimoli, tra cui il taglio dei tassi di 20-30 punti base e una riduzione di 50 del livello minimo di riserve.

ALTRE MISURE POTREBBERO ESSERE IN ARRIVO


Il tutto è stato accompagnato da segnali che fanno pensare che altri provvedimenti simili potrebbero essere adottati entro fine anno, dopo la promessa di immettere liquidità per 800 miliardi di yuan per sostenere l’azionario e di ricapitalizzare le sei maggiori banche nazionali con 1.000 miliardi di yuan. Sul lato obbligazionario, si parla invece di 2.000 miliardi di bond governativi da emettere, usando metà del ricavato per sostenere i consumi con programmi di permuta e assegni familiari e l’altra metà per alleviare il debito dei governi locali.Alla luce di queste misure, secondo l’esperto di LGIM è chiaro che Pechino ha capito che le parole da sole non bastano, ma resta dubbioso che il pacchetto possa effettivamente generare una ripresa duratura, in quanto le facilitazioni monetarie sono impotenti per risolvere i principali problemidel Dragone: la popolazione è preoccupata per la possibile perdita del lavoro e per le case che valgono sempre meno, per cui non spende in consumi, ma in saldo di debiti. Inoltre, la deflazione ha contribuito a mantenere i tassi reali su livelli storicamente alti, prossimi al record assoluto.

SERVE UNA FORTE SPESA FISCALE PER USCIRE DALLA TRAPPOLA


Per sfuggire da questa trappola di liquidità, secondo Lueth, c’è bisogno di una forte spesa fiscale. Le autorità sembrano averlo capito, ma lo stimolo va guardato in prospettiva, e i dati dicono che le autorità stanno soprattutto cercando di rimettersi in pari, piuttosto che fornire un’autentica spinta all’economia. La proposta di ricapitalizzazione bancaria è importante per risollevare la fiducia nel sistema finanziario, ma anche in questo caso non si osserverà comunque uno stimolo alla crescita.

MISURE ANCORA INSUFFICIENTI PER L’IMMOBILIARE


Per l’immobiliare inoltre, fulcro della crisi economica cinese, gli annunci di provvedimenti sono stati ben pochi, e il rifinanziamento del debito della Banca Centrale sembra insufficiente per ridurre l’ammontare di case invendute e concludere i progetti di quelle in costruzione. Leuth non esclude che a queste politiche ne seguiranno altre nei prossimi mesi, ma fino a quando non le vedremo concretizzarsi conviene restare cauti, dato che le previsioni non si discosteranno da quella di una “ripresa a L”.

PER UN RALLY DURATURO SERVONO GLI UTILI


In conclusione, sottolinea l’esperto di LGIM, è bene esaminare le implicazioni per gli investitori di quanto visto dopo che il rally di metà settembre ha reso le azioni meno economiche. È possibile che gli sforzi del governo, volti ad aumentare i prezzi degli asset, continuino a riscuotere successo ancora per un po’, ma per un rally azionario duraturo gli utili dovranno tornare a crescere.

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