Il riconoscimento
Premio Nobel dell'Economia a tre studiosi della differenza di ricchezza tra le nazioni
L'ambito riconoscimento è andato a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson che hanno fornito nuovi spunti di riflessione sul perché ci siano così grandi differenze di prosperità tra i Paesi
di Davide Lentini 14 Ottobre 2024 12:21
Va a tre studiosi il Nobel dell'Economia 2024, assegnato come ogni anno dall’Accademia reale svedese delle Scienze: due, Daron Acemoglu e Simon Johnson, sono docenti all'Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, mentre il terzo, James A. Robinson, all'Università di Chicago. I tre sono stati insigniti del Nobel per le loro ricerche su "come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità".
"Esaminando i vari sistemi politici ed economici introdotti dai colonizzatori europei - spiega la commissione del premio - Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson sono stati in grado di dimostrare una relazione tra istituzioni e prosperità". "Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo - ha spiegato Jakob Svensson, presidente del comitato del premio - I vincitori hanno dimostrato l'importanza delle istituzioni per raggiungere questo obiettivo". Esaminando i diversi sistemi politici ed economici introdotti dai colonizzatori europei nel mondo, i tre studiosi hanno dimostrato il legame tra la natura delle istituzioni politiche e la prosperità.
Uno dei vincitori, Daron Acemoglu, ha spiegato che i regimi autoritari avranno più difficoltà a ottenere risultati sostenibili a lungo termine in termini di innovazione. Acemoglu, 57 anni, da tempo figurava come uno dei possibili Nobel: è uno specialista in economia politica, crescita e ruolo delle istituzioni nelle politiche di sviluppo, in particolare su innovazione e disuguaglianza. Titolare di un dottorato in economia alla London School of Economics ottenuto nel 1992, insegna dal 1993 al Mit di Boston.
Suo collega è Simon Johnson, 61 anni, altro vincitore del Nobel: da marzo 2007 a fine agosto 2008 è stato capo economista del Fondo monetario internazionale, mentre nel 2020 è ha ricoperto il ruolo di membro volontario dell'Agency Review Team degli Stati Uniti, nella fase di transizione della presidenza Biden per il Dipartimento del tesoro e la Fed.
Il terzo vincitore James A. Robinson, 64 anni, è professore all'Università di Chicago. Nel 2012 ha scritto insieme ad Acemoglu il libro "Prosperità, potere e povertà: perché alcuni paesi riescono meglio di altri", dove si insiste sulla necessità di quadri politici ed economici inclusivi e sul ruolo delle istituzioni economiche nel garantire la crescita a lungo termine.
"RIDURRE LE DIFFERENZE DI REDDITO TRA PAESI"
"Esaminando i vari sistemi politici ed economici introdotti dai colonizzatori europei - spiega la commissione del premio - Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson sono stati in grado di dimostrare una relazione tra istituzioni e prosperità". "Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo - ha spiegato Jakob Svensson, presidente del comitato del premio - I vincitori hanno dimostrato l'importanza delle istituzioni per raggiungere questo obiettivo". Esaminando i diversi sistemi politici ed economici introdotti dai colonizzatori europei nel mondo, i tre studiosi hanno dimostrato il legame tra la natura delle istituzioni politiche e la prosperità.
CHI SONO I TRE VINCITORI
Uno dei vincitori, Daron Acemoglu, ha spiegato che i regimi autoritari avranno più difficoltà a ottenere risultati sostenibili a lungo termine in termini di innovazione. Acemoglu, 57 anni, da tempo figurava come uno dei possibili Nobel: è uno specialista in economia politica, crescita e ruolo delle istituzioni nelle politiche di sviluppo, in particolare su innovazione e disuguaglianza. Titolare di un dottorato in economia alla London School of Economics ottenuto nel 1992, insegna dal 1993 al Mit di Boston.
Suo collega è Simon Johnson, 61 anni, altro vincitore del Nobel: da marzo 2007 a fine agosto 2008 è stato capo economista del Fondo monetario internazionale, mentre nel 2020 è ha ricoperto il ruolo di membro volontario dell'Agency Review Team degli Stati Uniti, nella fase di transizione della presidenza Biden per il Dipartimento del tesoro e la Fed.
Il terzo vincitore James A. Robinson, 64 anni, è professore all'Università di Chicago. Nel 2012 ha scritto insieme ad Acemoglu il libro "Prosperità, potere e povertà: perché alcuni paesi riescono meglio di altri", dove si insiste sulla necessità di quadri politici ed economici inclusivi e sul ruolo delle istituzioni economiche nel garantire la crescita a lungo termine.
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