Banche centrali

Preview Bce: quanti tagli entro la fine dell’anno?

Dato per scontato un intervento da 25 punti base nella riunione del 17 ottobre, le case d’investimento analizzano le prossime mosse della Banca Centrale Europea

di Antonio Cardarelli 16 Ottobre 2024 17:07

financialounge -  banche centrali BCE economia politica monetaria
Con l’inflazione che viaggia verso l’obiettivo della Bce, nel meeting di domani – ospitato in via eccezionale in Slovenia – un nuovo taglio da 25 punti base viene dato praticamente per scontato. Vediamo quali sono le previsioni e le analisi delle grandi case di investimento in vista dell’appuntamento di domani.

ABRDN


Secondo Felix Feather, economista di abrdn, il taglio da 25 punti è quasi certo, con l’attenzione dei policymaker che si sposta verso attività economica e occupazione: “Riteniamo che la Bce rimarrà per ora cauta e non annuncerà rapidi tagli dei tassi, nonostante il deterioramento delle prospettive di crescita a breve termine della zona. Di conseguenza, per il momento i singoli tagli dei tassi saranno probabilmente limitati a incrementi di 25 pb, con possibili pause tra un taglio e l'altro”.

ALLIANZGI


Michael Krautzberger, Global CIO Fixed Income di AllianzGI, si aspetta un taglio di 25 punti base, che porterebbe il tasso sui depositi al 3,25%. “I commenti dei membri del consiglio direttivo della Bce hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi in ottobre, dal momento che la crescita dell'area euro è continuata a peggiorare dopo la riunione di settembre della BCE, mentre le pressioni inflazionistiche rimangono su un percorso di moderazione. La Bce verosimilmente sottolineerà che le prossime decisioni dipenderanno dai dati, ma riteniamo altamente probabile un ulteriore taglio a dicembre. È probabile che i tagli rafforzino la tendenza all'irripidimento della curva dei rendimenti che stiamo osservando nei mercati dei titoli di Stato”, spiega l’esperto.

LGIM


Secondo Christopher Jeffery, Head of Macro per l’Asset Allocation di LGIM, l’economia dell’Eurozona ha ancora bisogno di stimoli, ma le possibili misure fiscali devono fare i conti con le procedure per deficit eccessivo su alcuni Stati. Per questo LGIM si aspetta non solo un taglio il 17 ottobre, ma anche segnali su prossimi tagli in arrivo. Tuttavia, viste le larghe attese sulle mosse della Bce, LGIM non vede grandi reazioni sui mercati e nel reddito fisso, anche se gli spread dei titoli di stato di alcuni paesi più periferici, o comunque “semi-core”, potrebbero trarre vantaggio dal deprezzamento della moneta. “Siamo invece più scettici sulla possibilità che questo provvedimento possa rappresentare una buona notizia per l’azionario europeo, visto che sta attraversando difficili sfide di natura strutturale”, spiega Jeffery.

GENERALI INVESTMENTS


Alla luce di dati macroeconomici deludenti, Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments, vede un atteggiamento più accomodante della Bce. La previsione di Generali Investments è per un taglio di 25 punti base, ma i mercati faranno grande attenzione alle parole di Lagarde in conferenza stampa per cercare segnali di un ulteriore allentamento. “Sebbene probabilmente non abbandonerà l’approccio di valutazione riunione per riunione, una probabile maggiore enfasi sui rischi di crescita e minori preoccupazioni sui rischi di inflazione dovrebbero sostenere le aspettative di tagli graduali dei tassi nelle prossime riunioni”, commenta Wolburg.

COLUMBIA THREADNEEDLE INVESTMENTS


David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, prevede un taglio domani e una ulteriore sforbiciata nella riunione di dicembre. “I mercati prevedono che la Bce taglierà in entrambe le riunioni di quest'anno, cosa che si aspettano anche i nostri specialisti dei tassi. La curva dovrebbe rimanere sotto pressione in quanto l'emissione rimane elevata. Il problema che gli investitori stanno affrontando quest'anno è l'enorme volatilità dei dati”, commenta l’esperto.

NEUBERGER BERMAN


Secondo Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman, il mercato obbligazionario non riflette la sfidante situazione economica tedesca: “I tassi di interesse di riferimento della BCE trainano il livello dei rendimenti delle obbligazioni a breve e medio termine, spingendo i rendimenti tedeschi più in alto di quanto dovrebbero essere in base ai loro fondamentali”. “Riteniamo che, quando ha iniziato a tagliare i tassi di riferimento lo scorso luglio, la Banca Centrale abbia già tenuto conto della questione tedesca. Pensiamo che i prossimi tagli dei tassi verso un orientamento neutrale della politica monetaria siano giustificati dalla “mancata ripresa” dell'industria del principale Paese dell'Eurozona”, commenta l’esperto. “Ci aspettiamo che la BCE mantenga il proprio approccio dipendente dai dati, ma che Christine Lagarde aggiorni l’outlook della Banca Centrale in materia di inflazione, dato che l'ultima riunione di settembre non ha tenuto conto del crollo dei prezzi dell'energia”, conclude Barbe.

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