Legge di Bilancio

Varata manovra 2025, a carico delle banche un contributo da 3,5 miliardi

Via libera dal governo alla prossima finanziaria che vale 30 miliardi. Novità per pensioni, accise e bonus bebè da 1.000 euro. Confermato il taglio del cuneo fiscale e la riduzione a tre delle aliquote Irpef

di Fabrizio Arnhold 16 Ottobre 2024 09:19

financialounge -  bonus economia fisco legge di bilancio manovra
La legge di bilancio 2025 prende forma. Il governo ha approvato, in Consiglio dei ministri, il testo della manovra che vale in totale 30 miliardi di euro nel 2025, più di 35 nel 2026 e oltre 40 nel 2027. Tra gli obbiettivi c’è quello di ridurre la pressione fiscale e fornire un sostegno ai redditi medio-bassi, sia dei lavoratori dipendenti sia per quanto riguarda i pensionati. Per le pensioni è prevista la piena indicizzazione rispetto all’inflazione, con un aumento delle pensioni minime.

BONUS BEBÈ DA 1.000 EURO


Tra i provvedimenti della prossima manovra c’è anche un bonus da 1.000 euro, che potrà essere richiesto da genitori con un Isee inferiore a 40mila euro per sostenere la natalità, assegno unico fuori dal calcolo dell’Isee e un bonus più importante per gli asili nido. Rifinanziata anche la carta “Dedicata a te”, la social card ricaricabile per fare la spesa, con altri 500 milioni nel 2025.

IL CONTRIBUTO DELLE BANCHE


Si è parlato molto di tassa sugli extraprofitti, con un confronto acceso all’interno della maggioranza di governo. Non ci sarà alcuna tassa alla fine ma un contributo di solidarietà da parte delle banche più grandi e delle assicurazioni da 3,5 miliardi. “Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla Sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti”, ha commentato la premier Giorgia Meloni.

TAGLIO CUNEO E ALIQUOTE IRPEF


La manovra conferma il taglio del cuneo fiscale, che vale circa 100 euro in più in busta paga per chi guadagna fino a 35mila euro lordi. Le aliquote Irpef saranno ridotte da quattro a tre, sempre nell’ottica di agevolare i redditi più bassi. Sul fronte pensioni, sono potenziati i bonus per chi resta al lavoro pur avendo raggiunto l’età pensionabile. Allo studio anche una revisione delle detrazioni fiscali, parametrate al numero dei componenti di una famiglia.

TAGLIO DELLA SPESA PUBBLICA


Per recuperare fondi utili alla legge di bilancio, il governo ha approvato anche tagli alla spesa pubblica, con una riduzione del 5% della spesa per tutti i ministeri, ad esclusione della sanità. Secondo le nuove regole Ue, inoltre, la spesa pubblica in Italia non potrà salire nei prossimi anni più dell’1,5% in termini nominali. Si confermano i fringe benefit, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.

PIÙ ASSUNZIONI DI MEDICI E INFERMIERI


Capitolo sanità. Non sono previsti nuovi tagli, ma 3,5 miliardi di euro provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati ad aumentare le assunzioni di medici e infermieri. L’intento è quello di aumentare il numero di personale sanitario, con le risorse stanziate che serviranno anche per finanziare il rinnovo dei contratti, anche del pubblico impiego.

REVISIONE DELLE ACCISE


Il governo sta valutando anche, con un decreto legislativo, la revisione delle disposizione in materia di accise. Saranno riordinate le accise che gravano su alcolici e tabacchi. Per quanto riguarda i carburanti, le accise sul diesel dovrebbero essere equiparate a quelle sulla benzina, con un aumento sul prezzo del gasolio al distributore che dovrebbe essere di 5 centesimi in cinque anni, senza ripercussioni invece per il settore dell’autotrasporto.

RISTRUTTURAZIONI, BONUS 50% PER LA PRIMA CASA


Resta al 50% il bonus ristrutturazioni per la prima casa nel 2025. L’agevolazione edilizia, invece, scende al 36% per le seconde case. La detrazione è spalmata su dieci anni. Per quanto riguarda il catasto, si va verso l’aggiornamento delle rendite catastali degli edifici che hanno effettuato lavori sfrattando il superbonus, potenziando anche la ricerca delle case fantasma, ossia quelle mai denunciate al Catasto.

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