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Generali Investments vede ritorni positivi per l'azionario americano ed europeo
Michele Morganti, Senior Equity Strategist, vede volatilità in agguato nell’imminenza delle elezioni Usa ma taglio dei tassi e miglioramento delle condizioni finanziarie giocano a favore. Neutralità sull’Europa
di Stefano Caratelli 18 Ottobre 2024 15:52
I mercati azionari registrano valutazioni Usa a breve termine elevate, sono alle prese con sorprese macro globali negative, e possibile maggior volatilità nell’imminenza delle presidenziali americane, con sullo sfondo rischi geopolitici e stallo politico nella UE. Un quadro che induce Generali Investments a un posizionamento neutrale sulle azioni nel brevissimo termine, mentre a 3 e 12 mesi la posizione è invece positiva. I tagli dei tassi e il miglioramento delle condizioni finanziarie attenueranno timori di rallentamento, rischi politici e aumento della volatilità, mentre fattori tecnici dovrebbero mantenere uno squilibrio domanda-offerta favorevole alle azioni.
Michele Morganti, Senior Equity Strategist, spiega che Generali Investments prevede un ritorno totale per l’S&P 500 del 4% e del 7-16% per l’Eurozona nei prossimi 12 mesi, con un giudizio neutrale sull’IT Usa, un sovrappeso su UK FTSE 250, più leggero sulla Cina e ridotto su India, Corea e Giappone. In Eurozona, con la crescita che rallenta, Generali Investments orienta l’allocazione in modo leggermente difensivo, con selezione ciclica e sovrappeso sulle banche abbinato a sottopeso dell’energia.
Nell’ambito dei settori dell’Ue, Generali Investments è sovrappesata su banche, aerospazio e difesa, alimentare, assicurazioni, materiali, immobiliare, semiconduttori, trasporti, utility e small cap. Sottopesi invece per auto, beni capitali e durevoli, servizi, energia, media, vendita al dettaglio, e tlc.
L’esperto di Generali Investments osserva che la liquidità globale, misurata come crescita dell’M2 ponderata per il PIL in Usa, Area Euro, Giappone, Cina e Regno Unito, è in accelerazione negli ultimi mesi. Inoltre, il divario di flusso di cassa delle grandi aziende rispetto agli investimenti aggiunge buoni tecnicismi di mercato, come IPO basse, M&A in miglioramento, riacquisti persistenti e rotazione settoriale, mentre le valutazioni ex-Usa sono attraenti.
Morganti sottolinea che, storicamente, sia le azioni Usa che Ue hanno guadagnato dopo le elezioni americane: nel 1996, i mercati sviluppati hanno guadagnato il 30% nei 12 mesi successivi. Sono positivi anche i tagli della Fed: la performance media storica a 12 mesi è infatti dell’8-10% dopo il primo taglio dal 1995, escludendo la crisi finanziaria globale. In Europa inoltre i buyback sono rimasti molto forti e si prevede che continuino, grazie alla generazione di flusso di cassa libero.
Generali Investments rimane neutrale sui tech Usa perché giudica la valutazione equa, mentre i rischi antitrust aumentano le possibili frizioni commerciali. Il calo della crescita relativa della tecnologia e il posizionamento relativamente più leggero hanno già portato a una maggior ampiezza e rotazione rispetto ad altri settori con posizionamento e valutazione inferiori, comprese le small cap.
Nei Mercati Emergenti, dopo le misure di stimolo, Generali Investments è tatticamente sovrappesata sulla Cina, in attesa di ulteriori supporti fiscali, il che dovrebbe essere positivo anche per gli altri, Inoltre, un’inflazione al consumo favorevole in Asia permetterà cicli di taglio dei tassi, stabilizzando il rapporto prezzo/utili grazie ai rendimenti più bassi, mentre il momentum del valore è già in aumento.
Sul fronte valutario infine Morganti prevede un dollaro leggermente più debole nei prossimi 12 mesi, che sarebbe solo marginalmente di supporto. All’interno dei mercati emergenti la preferenza va anche all’India, pur se con un sovrappeso ridotto e alla Corea, dove le valutazioni sono giudicate molto attraenti, grazie anche alla spinta per le riforme.
RITORNI ATTESI A 12 MESI IN USA E EUROZONA
Michele Morganti, Senior Equity Strategist, spiega che Generali Investments prevede un ritorno totale per l’S&P 500 del 4% e del 7-16% per l’Eurozona nei prossimi 12 mesi, con un giudizio neutrale sull’IT Usa, un sovrappeso su UK FTSE 250, più leggero sulla Cina e ridotto su India, Corea e Giappone. In Eurozona, con la crescita che rallenta, Generali Investments orienta l’allocazione in modo leggermente difensivo, con selezione ciclica e sovrappeso sulle banche abbinato a sottopeso dell’energia.
I SOVRAPPESI SETTORIALI NELLA UE
Nell’ambito dei settori dell’Ue, Generali Investments è sovrappesata su banche, aerospazio e difesa, alimentare, assicurazioni, materiali, immobiliare, semiconduttori, trasporti, utility e small cap. Sottopesi invece per auto, beni capitali e durevoli, servizi, energia, media, vendita al dettaglio, e tlc.
IN ACCELERAZIONE LA LIQUIDITÀ GLOBALE
L’esperto di Generali Investments osserva che la liquidità globale, misurata come crescita dell’M2 ponderata per il PIL in Usa, Area Euro, Giappone, Cina e Regno Unito, è in accelerazione negli ultimi mesi. Inoltre, il divario di flusso di cassa delle grandi aziende rispetto agli investimenti aggiunge buoni tecnicismi di mercato, come IPO basse, M&A in miglioramento, riacquisti persistenti e rotazione settoriale, mentre le valutazioni ex-Usa sono attraenti.
STORICAMENTE RIALZO DOPO LE ELEZIONI USA
Morganti sottolinea che, storicamente, sia le azioni Usa che Ue hanno guadagnato dopo le elezioni americane: nel 1996, i mercati sviluppati hanno guadagnato il 30% nei 12 mesi successivi. Sono positivi anche i tagli della Fed: la performance media storica a 12 mesi è infatti dell’8-10% dopo il primo taglio dal 1995, escludendo la crisi finanziaria globale. In Europa inoltre i buyback sono rimasti molto forti e si prevede che continuino, grazie alla generazione di flusso di cassa libero.
NEUTRALITÀ SUI TECNOLOGICI AMERICANI
Generali Investments rimane neutrale sui tech Usa perché giudica la valutazione equa, mentre i rischi antitrust aumentano le possibili frizioni commerciali. Il calo della crescita relativa della tecnologia e il posizionamento relativamente più leggero hanno già portato a una maggior ampiezza e rotazione rispetto ad altri settori con posizionamento e valutazione inferiori, comprese le small cap.
SOVRAPPESO TATTICO SULLA CINA
Nei Mercati Emergenti, dopo le misure di stimolo, Generali Investments è tatticamente sovrappesata sulla Cina, in attesa di ulteriori supporti fiscali, il che dovrebbe essere positivo anche per gli altri, Inoltre, un’inflazione al consumo favorevole in Asia permetterà cicli di taglio dei tassi, stabilizzando il rapporto prezzo/utili grazie ai rendimenti più bassi, mentre il momentum del valore è già in aumento.
ATTESO LEGGERO INDEBOLIMENTO DEL DOLLARO
Sul fronte valutario infine Morganti prevede un dollaro leggermente più debole nei prossimi 12 mesi, che sarebbe solo marginalmente di supporto. All’interno dei mercati emergenti la preferenza va anche all’India, pur se con un sovrappeso ridotto e alla Corea, dove le valutazioni sono giudicate molto attraenti, grazie anche alla spinta per le riforme.