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Verso il soft landing con qualche rischio, le implicazioni per le varie asset class

Raiffeisen Capital Management, in un commento di Karin Kunrath, sottolinea la crescita robusta ma anche le tensioni geopolitiche. Prudenza sui bond con preferenza per l’euro, neutralità sulle azioni

di Stefano Caratelli 18 Ottobre 2024 12:20

financialounge -  Karin Kunrath mercati Raiffeisen Capital Management
Per la maggior parte degli operatori la probabilità di un atterraggio morbido dell'economia USA è aumentata dopo il primo significativo taglio dei tassi della Fed, ma permangono fattori che raramente hanno portato al successo in passato dopo il completamento di un ciclo monetario. L'ultima volta risale nel 1995, quando la Fed aveva raddoppiato i tassi dal 3 al 6% in 12 mesi, ma senza recessione, Si potrebbero equiparare gli enormi investimenti degli anni '90 in internet e nella tecnologia mobile con la recente impennata di quelli in digitalizzazione e intelligenza artificiale, con la prospettiva di significativi aumenti di produttività. Cause strutturali potrebbero rendere possibile anche oggi un soft landing, con l'economia che si è spostata dall’industria ai servizi, come mostra la divergenza tra gli indicatori di questi ultimi e quelli manifatturieri.

IL MANIFATTURIERO ARRETRA MA I SERVIZI CRESCONO


Le possibilità di successo di un atterraggio morbido sono analizzate da Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management, che sottolinea la robusta crescita USA anche con un manifatturiero che si sta indebolendo, ma aggiunge che non mancano i fattori di rischio di recessione globale, nonostante tutti gli sforzi delle banche centrali. Kunrath cita anche l’escalation dei conflitti geopolitici, che potrebbero impattare le catene di approvvigionamento, che se interrotte a lungo potrebbero esercitare pressione sui prezzi con nuove tensioni, mentre un altro fattore da non trascurare è l'incertezza sulle imminenti presidenziali negli USA.

CALO DEI RENDIMENTI PIU’ MARCATO NELL’AREA EURO


In questo contesto, l’esperta di Raiffeisen formula le sue previsioni su cosa aspettarsi dalle diverse asset class, iniziando con un’indicazione di prudenza sulle obbligazioni societarie. Kunrath ritiene probabile un ulteriore calo dei rendimenti dei titoli di Stato in euro, e non solo tedeschi, ma anche francesi e italiani e si aspetta un calo dei rendimenti più marcato sul mercato dell'euro rispetto a quello d'oltreoceano anche per le obbligazioni societarie. Per cui rimane positiva sull’Investment-Grade in euro, ma riducendo moderatamente la posizione, mentre nota che gli spread sia degli High Yield che dell’Investment Grade in euro non hanno raggiunto di recente nuovi minimi e i profit warning, stanno lentamente aumentando.

CINA SEMPRE DEBOLE, POSSIBILI ULTERIORI STIMOLI


Allo stesso tempo, si osservano sempre più spesso revisioni al ribasso degli utili. I principali dati sul costo del debito societario rimangono molto solidi, ma Raiffeisen continua ad essere prudente e a prendere profitti. Guardando ai Mercati Emergenti, i premi per il rischio delle obbligazioni in valuta forte sono diminuiti in maniera significativa, per cui sono giudicate ancora interessanti. La Cina in particolare si trova in una situazione di debolezza rispetto agli altri emergenti asiatici, e i recenti indicatori si sono rivelati ben sotto le aspettative. Ma proprio questo induce Kunrath a prevedere ulteriori misure di stimolo da parte di Pechino.

AZIONARIO SUPPORTATO DALLE TRIMESTRALI MA POSIZIONAMENTO NEUTRALE


Per quanto riguarda l’azionario, l’esperta di Raiffeisen sottolinea le sorprese positive uscite dalla stagione delle trimestrali, anche se in un quadro molto eterogeneo, mentre anche le recenti escalation geopolitiche supportano l’attuale posizione neutrale della casa d’investimento. Sul fronte delle azioni dei Mercati Emergenti, gli annunci cinesi in materia di stimolo e liquidità hanno portato a forti aumenti, ma con un recupero modesto rispetto alla sottoperformance accumulata nel 2024, per cui non si può quindi ancora parlare di una tendenza stabile, secondo Kunrath.

NELLE MATERIE PRIME BENE I METALLI PREZIOSI


Infine le materie prime, dove i metalli preziosi beneficiano delle escalation geopolitiche. Nelle ultime settimane i mercati internazionali delle materie prime si sono rafforzati notevolmente, con anche i metalli industriali e ciclici che hanno beneficiato del programma di stimolo in Cina. Kunrath sottolinea che materie prime energetiche e metalli preziosi in particolare hanno tratto vantaggio dalle escalation geopolitiche.

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