Legge di Bilancio
Col quoziente familiare aumentano le tasse per chi non ha figli
Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio 2025 c'è il quoziente familiare che riduce le detrazioni fiscali per le famiglie meno numerose. Ecco come far pagare meno tasse alle famiglie con più figli
di Fabrizio Arnhold 22 Ottobre 2024 09:58
Chi è senza figli pagherà più tasse. Nella legge di bilancio è previsto un calo delle detrazioni fiscali per chi guadagna più di 50mila euro l’anno. Chi è single e guadagna più di 100mila euro l’anno subirà il taglio più ampio. Stiamo parlando di spese che si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi, come quelle mediche o per le ristrutturazioni edilizie, che non saranno più uguali per tutti.
Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio, compare anche una prima versione del quoziente familiare che servirà per rimodulare le detrazioni. L’intenzione del governo è quella di dare un vantaggio alle famiglie con figli e con redditi non elevati. Tra chi contesta l’applicazione del quoziente familiare ci sono single e coppie senza figli che non otterrebbero più le stesse detrazioni delle coppie con figli. Potrebbe venire a mancare equità fiscale. Chi sostiene la misura, invece, sottolinea come questa fornirebbe un sostegno alla natalità. In Francia, per esempio, le cose funzionano già così da qualche anno.
Il quoziente familiare sostituirebbe la tassazione Irpef dei singoli componenti della famiglia. Il nuovo sistema prevede che i redditi siano sommati e poi divisi per un numero di parti risultante dall’attribuzione di un coefficiente a ciascun componente. Questo meccanismo prevede che le famiglie con più figli possano godere di maggiori detrazioni. Secondo le stime del ministero dell’Economia, questa revisione potrebbe garantire alle casse dello Stato maggiori entrate per circa 1 miliardo di euro nel 2025.
Fino a 50mila euro le detrazioni resterebbero invaroate, per poi scendere in maniera graduale tra i 50mila e i 100mila euro. Per calcolare il quoziente familiare, come detto, si sommano i redditi dei componenti della famiglia, il risultato ottenuto si divide per il numero di componenti, tenendo conto dei coefficienti. Ne risulterà un reddito medio da tassare. I coefficienti devono ancora essere definiti, ma dovrebbero avvantaggiare le famiglie numerose. Il coniuge che guadagna meno, considerando tassato il suo reddito con una unica aliquota familiare, potrebbe essere però meno incentivato a lavorare di più.
NUMERO DI FIGLI
Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio, compare anche una prima versione del quoziente familiare che servirà per rimodulare le detrazioni. L’intenzione del governo è quella di dare un vantaggio alle famiglie con figli e con redditi non elevati. Tra chi contesta l’applicazione del quoziente familiare ci sono single e coppie senza figli che non otterrebbero più le stesse detrazioni delle coppie con figli. Potrebbe venire a mancare equità fiscale. Chi sostiene la misura, invece, sottolinea come questa fornirebbe un sostegno alla natalità. In Francia, per esempio, le cose funzionano già così da qualche anno.
COME FUNZIONA
Il quoziente familiare sostituirebbe la tassazione Irpef dei singoli componenti della famiglia. Il nuovo sistema prevede che i redditi siano sommati e poi divisi per un numero di parti risultante dall’attribuzione di un coefficiente a ciascun componente. Questo meccanismo prevede che le famiglie con più figli possano godere di maggiori detrazioni. Secondo le stime del ministero dell’Economia, questa revisione potrebbe garantire alle casse dello Stato maggiori entrate per circa 1 miliardo di euro nel 2025.
REDDITI FINO A 50MILA EURO
Fino a 50mila euro le detrazioni resterebbero invaroate, per poi scendere in maniera graduale tra i 50mila e i 100mila euro. Per calcolare il quoziente familiare, come detto, si sommano i redditi dei componenti della famiglia, il risultato ottenuto si divide per il numero di componenti, tenendo conto dei coefficienti. Ne risulterà un reddito medio da tassare. I coefficienti devono ancora essere definiti, ma dovrebbero avvantaggiare le famiglie numerose. Il coniuge che guadagna meno, considerando tassato il suo reddito con una unica aliquota familiare, potrebbe essere però meno incentivato a lavorare di più.
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