L'apertura dei mercati

Settembre da dimenticare per Stellantis, vendite in calo del 26% in Europa

La casa automobilistica risente della frenata delle immatricolazioni generalizzata, ma continua a perdere quote di mercato. A Wall Street altre trimestrali in arrivo, prosegue la corsa dell’oro

di Antonio Cardarelli 22 Ottobre 2024 09:09

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza debole per le Borse europee, a eccezione di Francoforte che in avvio guadagna lo 0,4%. A Piazza Affari Ftse Mib sotto la parità nonostante la spinta di Saipem (+2%), ma pesano i titoli bancari. Stellantis sopra la parità nonostante il nuovo calo delle immatricolazioni.

TRIMESTRALI USA


In una settimana scarna di dati macro, l’attenzione degli investitori si concentra sulle trimestrali. Negli Usa la pubblicazione dei conti è già entrata nel vivo. Nei prossimi giorni il 20% delle società dell’indice S&P 500 pubblicherà i conti e finora il 79% ha battuto le previsioni. Tra le trimestrali più attese, quelle di General Motors, Lockheed Martin e Verizon (oggi), AT&T, Coca-Cola, Boeing, Tesla e Ibm (domani), Ups, Southwest Airlines e American Airlines (giovedì).

STELLANTIS PERDE TERRENO


Prosegue il momento difficile del mercato dell’auto. Secondo i dati Acea, l’associazione europea dei costruttori, le immatricolazioni in Europa Occidentale (incluso Regno Unito) a settembre 2024 sono scese del 4,2% rispetto al mese di settembre dello scorso anno, con un volume pari a 1.118.083 vetture. Tra i dati più negativi quello di Stellantis, che a settembre di quest’anno ha venduto 148mila auto, il 26% in meno rispetto allo stesso mese del 2023, con la quota di mercato scesa dal 17,2% al 13,3%. Nei primi nove mesi del 2024 il gruppo ha venduto 1.550.43 auto, in calo del 6% sull'analogo periodo dell'anno scorso. La quota di mercato è pari al 15,9% contro il 17% di un anno fa.

TOKYO IN ROSSO


Guardando ai mercati asiatici, sul Giappone pesano le incertezze politiche in vista delle elezioni. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, appesantito anche dalla frenata di Wall Street, ha chiuso in calo dell’1,4%. Meglio i listini cinesi dopo il taglio dei tassi da parte della banca centrale: a poco dalla chiusura Hong Kong è sopra la parità mentre Shanghai guadagna mezzo punto percentuale.

L’ORO CONTINUA A CORRERE


Poco mosso il gas, sui 40 euro al megawattora (+0,06%), mentre scende leggermente il petrolio con il Brent dicembre in calo dello 0,31% a 74,06 dollari al barile e il Wti di pari scadenza a 69,87 dollari (-0,24%). Non si arresta il rally dell'oro che rimane sui massimi con i future dicembre a 2.748 dollari l'oncia (+0,37%) e il contratto spot a 2.734 dollari (+0,55%).

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