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Calo dei tassi di interesse, Candriam spiega come muoversi sul mercato
Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam, vede un mix favorevole di crescita e inflazione, apprezzamento per healthcare e immobiliare europeo, sostegno anche dalla mossa cinese
di Stefano Caratelli 24 Ottobre 2024 07:55
All'improvviso, gli USA si trovano in uno scenario ottimale, con crescita che accelera, mentre l'inflazione cala, la Fed allenta, ed entrambi i candidati alla casa Bianca che promettono ingenti investimenti, mentre il resto del mondo sembra preoccupato da geopolitica e economia. In Eurozona un sostegno alla crescita sarebbe gradito, in Cina è urgentemente necessario, e le autorità hanno finalmente iniziato a definire misure di ampia portata. Questo lascia intravedere un mix più favorevole di crescita e inflazione spingendo le Borse a nuovi massimi. Per il momento, Candriam ha così deciso di allineare i portafogli al miglioramento dei fondamentali e sovrappesare le azioni, mantenendo una duration lunga sull’obbligazionario europeo.
Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam, sottolinea in un commento che la Cina sembra finalmente voler affrontare le pressioni deflazionistiche annunciando una serie di misure monetarie e fiscali, che forniranno però verosimilmente sostegno pari solo allo 0,2-0,3% del PIL, ma dovrebbero aiutare ad avvicinarsi all'obiettivo del 2024. Secondo Dufossé le misure di Pechino sono un primo passo nella giusta direzione, ma restano insufficienti per uscire dalla deflazione in modo duraturo.
Anche in Eurozona sarebbero auspicabili misure di sostegno alla crescita, anche se Candriam non si aspetta di certo grandi iniziative fiscali, citando l'accoglienza deludente riservata al rapporto di Draghi sulla competitività, che invocava l'emissione di debito comune. Inoltre, il costante aumento dei disavanzi ha riportato in auge il tema del debito pubblico, tornato a essere anche una questione politica, come mostra l'apertura di procedure di infrazione.
Probabilmente, secondo Dufossé, nel 2025 non sarà più possibile evitare la questione del riequilibrio fiscale nei Paesi sviluppati, il che dovrebbe pesare sulla crescita. Il contrasto dell'inflazione dovrebbe rappresentare una sfida minore rispetto alla lotta alla stagnazione, e i mercati si aspettano che in primavera il tasso a breve scenda sotto quello d’inflazione. Dopo un periodo restrittivo, la politica monetaria nell'Eurozona potrebbe volgere in territorio espansivo.
Alla luce del miglioramento dei fondamentali e dell'allentamento monetario, che sostengono economie e mercati, nelle ultime settimane l’orientamento di Candriam verso le azioni è diventato sempre più costruttivo e presenta un sovrappeso, con un aumentato dell'allocazione anche per riflettere gli ultimi sviluppi in USA e Cina. Più in generale, Candriam apprezza anche il settore difensivo dell’healthcare, sostenuto dall'innovazione e dalla crescita degli utili, che rimane non correlata al ciclo economico, mentre è inoltre acquirente di titoli immobiliari europei, che dovrebbero beneficiare di tassi più contenuti, mentre siamo è neutrale sul tecnologico e detiene alcune small e mid-cap USA.
Per quel che riguarda infine l’allocazione obbligazionaria, Dufossè esprime preferenza per i bond europei core, come quelli tedeschi, in ragione del carry, spiegando che i titoli di Stato sono un investimento interessante poiché, in un portafoglio multi-asset, possono fungere da protezione. Pertanto, al momento Candriam mantiene un'esposizione di duration lunga con una particolare enfasi sulle obbligazioni tedesche di emittenti di qualità, diversificando anche sui Gilt britannici, che offrono un interessante punto di ingresso, mentre è neutrale sulla duration USA.
Inoltre, l’esperto di Candriam ritiene che ci siano pochi margini per una contrazione degli spread creditizi e rimane neutrale sulle obbligazioni societarie Investment Grade e più cauto sull'High Yield globale.
MISURE CINESI PRIMO PASSO ANCORA INSUFFICIENTE
Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam, sottolinea in un commento che la Cina sembra finalmente voler affrontare le pressioni deflazionistiche annunciando una serie di misure monetarie e fiscali, che forniranno però verosimilmente sostegno pari solo allo 0,2-0,3% del PIL, ma dovrebbero aiutare ad avvicinarsi all'obiettivo del 2024. Secondo Dufossé le misure di Pechino sono un primo passo nella giusta direzione, ma restano insufficienti per uscire dalla deflazione in modo duraturo.
IL TEMA DEL DEBITO COMUNE E L’ACCOGLIENZA FREDDA RISERVATA A DRAGHI
Anche in Eurozona sarebbero auspicabili misure di sostegno alla crescita, anche se Candriam non si aspetta di certo grandi iniziative fiscali, citando l'accoglienza deludente riservata al rapporto di Draghi sulla competitività, che invocava l'emissione di debito comune. Inoltre, il costante aumento dei disavanzi ha riportato in auge il tema del debito pubblico, tornato a essere anche una questione politica, come mostra l'apertura di procedure di infrazione.
POLITICA MONETARIA VERSO FASE ESPANSIVA IN EUROZONA
Probabilmente, secondo Dufossé, nel 2025 non sarà più possibile evitare la questione del riequilibrio fiscale nei Paesi sviluppati, il che dovrebbe pesare sulla crescita. Il contrasto dell'inflazione dovrebbe rappresentare una sfida minore rispetto alla lotta alla stagnazione, e i mercati si aspettano che in primavera il tasso a breve scenda sotto quello d’inflazione. Dopo un periodo restrittivo, la politica monetaria nell'Eurozona potrebbe volgere in territorio espansivo.
SEMPRE PIÙ COSTRUTTIVI SULLE AZIONI
Alla luce del miglioramento dei fondamentali e dell'allentamento monetario, che sostengono economie e mercati, nelle ultime settimane l’orientamento di Candriam verso le azioni è diventato sempre più costruttivo e presenta un sovrappeso, con un aumentato dell'allocazione anche per riflettere gli ultimi sviluppi in USA e Cina. Più in generale, Candriam apprezza anche il settore difensivo dell’healthcare, sostenuto dall'innovazione e dalla crescita degli utili, che rimane non correlata al ciclo economico, mentre è inoltre acquirente di titoli immobiliari europei, che dovrebbero beneficiare di tassi più contenuti, mentre siamo è neutrale sul tecnologico e detiene alcune small e mid-cap USA.
NELLE OBBLIGAZIONI PREFERENZA PER L’AREA CORE EUROPEA
Per quel che riguarda infine l’allocazione obbligazionaria, Dufossè esprime preferenza per i bond europei core, come quelli tedeschi, in ragione del carry, spiegando che i titoli di Stato sono un investimento interessante poiché, in un portafoglio multi-asset, possono fungere da protezione. Pertanto, al momento Candriam mantiene un'esposizione di duration lunga con una particolare enfasi sulle obbligazioni tedesche di emittenti di qualità, diversificando anche sui Gilt britannici, che offrono un interessante punto di ingresso, mentre è neutrale sulla duration USA.
CAUTELA SULL’HIGH YIELD GLOBALE
Inoltre, l’esperto di Candriam ritiene che ci siano pochi margini per una contrazione degli spread creditizi e rimane neutrale sulle obbligazioni societarie Investment Grade e più cauto sull'High Yield globale.