Il commento
Etica Sgr: il Nobel per la Pace 2024 monito contro il ricorso all’arma nucleare
Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica, commenta l’assegnazione all'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, sottolineando la validità della finanza etica come modello che crea valore
di Stefano Caratelli 24 Ottobre 2024 07:50
A quasi 80 anni dall'attacco atomico degli USA al Giappone, che incenerì Hiroshima e Nagasaki, il fantasma di un conflitto globale con armi nucleari è tornato ad aleggiare. Ai sopravvissuti di quei giorni di agosto del 1945, l’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo, il Comitato di Oslo ha conferito il Nobel per la pace 2024 per lanciare un monito alla comunità internazionale. L’associazione sostiene e divulga il ripudio delle armi atomiche come risoluzione dei conflitti e mai come adesso, con la pace e la sopravvivenza di milioni di persone compromesse dalla forte instabilità geopolitica, occorre riflettere sull’opportunità del dialogo e del rispetto tra i popoli.
Lo sottolinea Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr, osservando che il Giappone, da Paese protagonista di eventi bellici distruttivi, è riemerso come voce di chi può testimoniare direttamente gli orrori delle radiazioni violente. Di conseguenza, prosegue Mattiazzi, la scelta del Nobel richiama l’attenzione su quanto sia fragile e prezioso il bene della pace. In Italia è Etica Sgr, unica realtà che propone esclusivamente fondi comuni di investimento etici e responsabili, se ne fa carico con l’impegno costante nel ribadire a gran voce che la guerra non è mai una soluzione e che non potrà mai generare un impatto positivo sulla comunità.
Il Direttore Generale di Etica Sgr dichiara: “Per quanto ci riguarda il disarmo è un tema identitario. I nostri fondi comuni non hanno mai investito in società coinvolte nella produzione, utilizzo, manutenzione, distribuzione e stoccaggio di armi convenzionali e controverse o in loro parti chiave. Si tratta di un valore non negoziabile che portiamo avanti da quando Etica Sgr è nata, nel 2000. Questa posizione, condivisa da tanti risparmiatori, è in linea con l’articolo 11 della Costituzione, che sancisce che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Etica si dice convinta che, come risparmiatori, anche se spesso inconsapevolmente, “svolgiamo un ruolo cruciale nelle scelte di chi ci governa. Se cominceremo a scegliere con consapevolezza, l’azione di ciascuno darà un contributo importante a far assumere alla finanza un ruolo sempre più responsabile”. L'impegno individuale non può da solo porre fine ai conflitti, ma una crescente spinta collettiva potrà stimolare i governi ad agire concretamente per promuovere e preservare la pace. In quest’ottica, Etica Sgr collabora da anni con ICAN, la Campagna Internazionale per l'Abolizione delle Armi Nucleari, organizzazione svizzera insignita del Nobel per la pace nel 2017.
Nel 2022, infatti, partecipando alla prima Conferenza degli Stati Parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, ha presentato una dichiarazione degli investitori, con indicazioni specifiche per gli Stati Parte, in relazione a modalità pratiche per fermare il finanziamento della produzione e del mantenimento degli arsenali di ordigni nucleari. L’anno successivo alla Seconda Conferenza, sempre con ICAN, ha ribadito l’impegno per il disarmo nucleare attraverso una seconda dichiarazione agli investitori, sottoscritta da oltre 90 istituzioni finanziarie internazionali che rappresentano oltre mille miliardi di dollari di masse in gestione. Questa iniziativa, sottolinea in conclusione Mattiazzi, “è un esempio concreto di come la finanza etica promuova un modello economico che pone al centro l’umanità e il rispetto del nostro Pianeta, riflettendo una visione di lungo periodo per creare valore economico e accrescere il bene comune.”
LA TRAIETTORIA POSITIVA DEL GIAPPONE
Lo sottolinea Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr, osservando che il Giappone, da Paese protagonista di eventi bellici distruttivi, è riemerso come voce di chi può testimoniare direttamente gli orrori delle radiazioni violente. Di conseguenza, prosegue Mattiazzi, la scelta del Nobel richiama l’attenzione su quanto sia fragile e prezioso il bene della pace. In Italia è Etica Sgr, unica realtà che propone esclusivamente fondi comuni di investimento etici e responsabili, se ne fa carico con l’impegno costante nel ribadire a gran voce che la guerra non è mai una soluzione e che non potrà mai generare un impatto positivo sulla comunità.
PER ETICA IL DISARMO È UN TEMA IDENTITARIO
Il Direttore Generale di Etica Sgr dichiara: “Per quanto ci riguarda il disarmo è un tema identitario. I nostri fondi comuni non hanno mai investito in società coinvolte nella produzione, utilizzo, manutenzione, distribuzione e stoccaggio di armi convenzionali e controverse o in loro parti chiave. Si tratta di un valore non negoziabile che portiamo avanti da quando Etica Sgr è nata, nel 2000. Questa posizione, condivisa da tanti risparmiatori, è in linea con l’articolo 11 della Costituzione, che sancisce che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
I RISPARMIATORI SVOLGONO UN RUOLO CRUCIALE
Etica si dice convinta che, come risparmiatori, anche se spesso inconsapevolmente, “svolgiamo un ruolo cruciale nelle scelte di chi ci governa. Se cominceremo a scegliere con consapevolezza, l’azione di ciascuno darà un contributo importante a far assumere alla finanza un ruolo sempre più responsabile”. L'impegno individuale non può da solo porre fine ai conflitti, ma una crescente spinta collettiva potrà stimolare i governi ad agire concretamente per promuovere e preservare la pace. In quest’ottica, Etica Sgr collabora da anni con ICAN, la Campagna Internazionale per l'Abolizione delle Armi Nucleari, organizzazione svizzera insignita del Nobel per la pace nel 2017.
LA PARTECIPAZIONE ALLE CAMPAGNE ICAN
Nel 2022, infatti, partecipando alla prima Conferenza degli Stati Parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, ha presentato una dichiarazione degli investitori, con indicazioni specifiche per gli Stati Parte, in relazione a modalità pratiche per fermare il finanziamento della produzione e del mantenimento degli arsenali di ordigni nucleari. L’anno successivo alla Seconda Conferenza, sempre con ICAN, ha ribadito l’impegno per il disarmo nucleare attraverso una seconda dichiarazione agli investitori, sottoscritta da oltre 90 istituzioni finanziarie internazionali che rappresentano oltre mille miliardi di dollari di masse in gestione. Questa iniziativa, sottolinea in conclusione Mattiazzi, “è un esempio concreto di come la finanza etica promuova un modello economico che pone al centro l’umanità e il rispetto del nostro Pianeta, riflettendo una visione di lungo periodo per creare valore economico e accrescere il bene comune.”