I numeri
Il private banking italiano accelera: le masse in gestione sfiorano i 1.200 miliardi di euro
Il settore ha già superato le previsioni per il 2024 grazie a un secondo trimestre oltre le aspettative e all’effetto positivo delle rivalutazioni. In crescita i prodotti obbligazionari
di Antonio Cardarelli 24 Ottobre 2024 10:46
Un secondo trimestre da incorniciare ha permesso al settore del private banking italiano di sfiorare i 1.200 miliardi di euro di masse in gestione. Al 30 giugno 2024, secondo i dati dell'Ufficio Studi dell'Associazione Italiana Private Banking (Aipb), il patrimonio gestito era pari a 1.196 miliardi di euro, oltre le previsioni per fine anno (1.184 miliardi) e in crescita rispetto ai 1.171 miliardi gestiti alla fine del primo trimestre.
A incidere positivamente è stato anche l’ingresso di nuovi player, che ha portato una crescita netta delle masse gestite pari a 28 miliardi di euro. La crescita ha riguardati quasi tutti i prodotti di investimento offerti dai private banker. In particolare, nel secondo trimestre l’incremento maggiore è stato quello dei fondi obbligazionari (+9,3 miliardi), seguiti dai fondi comuni (+5,7 miliardi) e dalla gestione patrimoniali (+3,8 miliardi). Trimestre positivo anche per la liquidità, che ha registrato un incremento di 4 miliardi di euro, mentre i prodotti assicurativi hanno registrato una variazione minima (+1,6 miliardi), seguita da quella di Etf/Etn/Etc (+1,4 miliardi). I fondi azionari, invece, hanno fatto registrare un calo di 800 milioni di euro.
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Studi Aipb, nel primo semestre 2024 la composizione del portafoglio sembra essersi stabilizzata. Tutti i comparti crescono di circa il 2,5%, ad eccezione dell'assicurativo che si ferma a +0,7%. Nel secondo trimestre la raccolta diretta arriva a 173 miliardi: un incremento distribuito in egual misura tra obbligazioni bancarie proprie e liquidità, facendo rimanere stabile la composizione del comparto. La raccolta amministrata aumenta in maniera rilevante, trainata dai titoli a tasso fisso, mentre le azioni calano leggermente, perdendo 4 punti in 12 mesi in termini di peso sul comparto.
INGRESSO DI NUOVI PLAYER
A incidere positivamente è stato anche l’ingresso di nuovi player, che ha portato una crescita netta delle masse gestite pari a 28 miliardi di euro. La crescita ha riguardati quasi tutti i prodotti di investimento offerti dai private banker. In particolare, nel secondo trimestre l’incremento maggiore è stato quello dei fondi obbligazionari (+9,3 miliardi), seguiti dai fondi comuni (+5,7 miliardi) e dalla gestione patrimoniali (+3,8 miliardi). Trimestre positivo anche per la liquidità, che ha registrato un incremento di 4 miliardi di euro, mentre i prodotti assicurativi hanno registrato una variazione minima (+1,6 miliardi), seguita da quella di Etf/Etn/Etc (+1,4 miliardi). I fondi azionari, invece, hanno fatto registrare un calo di 800 milioni di euro.
STABILIZZAZIONE DEI PORTAFOGLI
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Studi Aipb, nel primo semestre 2024 la composizione del portafoglio sembra essersi stabilizzata. Tutti i comparti crescono di circa il 2,5%, ad eccezione dell'assicurativo che si ferma a +0,7%. Nel secondo trimestre la raccolta diretta arriva a 173 miliardi: un incremento distribuito in egual misura tra obbligazioni bancarie proprie e liquidità, facendo rimanere stabile la composizione del comparto. La raccolta amministrata aumenta in maniera rilevante, trainata dai titoli a tasso fisso, mentre le azioni calano leggermente, perdendo 4 punti in 12 mesi in termini di peso sul comparto.
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