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Gli investitori guardano oltre elezioni e politica per sfruttare i megatrend

È quanto emerge dall’ultima Global Investor Insights Survey di Schroders che ha coinvolto 3.000 investitori professionali e istituzionali che rappresentano circa 74.500 miliardi di dollari di asset

di Stefano Caratelli 26 Ottobre 2024 10:00

financialounge -  Johanna Kyrklund megatrend mercati Schroders
Tassi, inflazione ed elezioni USA: cosa pesa di più nell’outlook degli investitori globali? L’ultima rilevazione globale condotta da Schroders su una platea di 3.000 investitori professionali e istituzionali globali cui fanno capo ben 74.500 asset in gestione indica che l’attenzione va oltre il rumore a breve termine creato dal ciclo elettorale mondiale e dal passaggio a un ciclo di allentamento delle banche centrali e si concentra su come sfruttare le principali tendenze della deglobalizzazione, della disruption e della decarbonizzazione.

POLITICHE DI PORTAFOGLIO INFLUENZATE DALLE BANCHE CENTRALI


Il 2024 è stato un anno di cambiamenti per il panorama politico ed economico globale, con un numero record di elezioni e il passaggio delle banche centrali alla riduzione dei tassi. Dei due temi, la politica monetaria è quello che più probabilmente influenzerà la performance di portafoglio nei prossimi 12 mesi. È quanto emerge dall’ultima Schroders Global Investor Insights Survey di quest'anno, secondo cui gli investitori professionali globali stanno guardando oltre il rumore a breve termine creato dal ciclo elettorale per sfruttare le principali tendenze della deglobalizzazione, della disruption e della decarbonizzazione.

IL CICLO DI ALTI TASSI STA INIZIANDO AD AVERE UN IMPATTO


L'indagine, che abbraccia l'intero spettro degli investitori professionali e istituzionali, ha rilevato che l'impatto della politica delle banche centrali (70%), gli alti tassi di interesse (68%) e una potenziale recessione economica (62%) hanno adombrato qualsiasi preoccupazione per il ciclo elettorale di quest'anno. Queste risposte suggeriscono che gli investitori temono che i tassi di interesse elevati stiano iniziando ad avere un impatto negativo sull'economia globale e potrebbero temere che le banche centrali abbiano deciso di tagliare i tassi troppo tardi.

POCHI HANNO ADOTTATO UN POSIZIONAMENTO PIU’ DIFENSIVO


Solo una minoranza degli intervistati ha adottato profili più difensivi o di riduzione del rischio a causa della maggiore incertezza che le elezioni comportano. Un'ampia percentuale (41%) ritiene che le elezioni siano semplicemente un rumore a breve termine che non influirà la strategia d'investimento a lungo termine. Secondo gli investitori, le alleanze globali sulla politica e sul commercio (44%), così come gli elevati livelli di indebitamento pubblico (35%), avranno molto probabilmente un impatto sul loro posizionamento in termini di investimento.

RIMANERE CONCENTRATI SUI FONDAMENTALI


Johanna Kyrklund, Chief Investment Officer di Schroders, sottolinea che “è fondamentale rimanere concentrati sui fondamentali degli investimenti e non sui titoli che fanno notizia”, spiegando che l'attività economica rimane sostanzialmente positiva e l'inflazione si sta muovendo nella giusta direzione, con le principali banche centrali che stanno tagliando i tassi. Le elezioni più importanti sono quelle USA il mese prossimo, ma i cambiamenti politici tendono a svilupparsi nel corso di mesi e anni.

TASSI, INFLAZIONE E DEBITO GENERANO PREOCCUPAZIONI


I risultati del sondaggio di Schroders mostrano anche chiaramente la tensione che le banche centrali e i policymaker devono affrontare, poiché gli intervistati sono preoccupati per il rischio di inflazione tanto quanto per gli alti tassi. Inoltre, l'elevato debito pubblico è una preoccupazione centrale in molte delle principali economie. Kyrklund osserva che, sebbene i bilanci del settore privato siano generalmente usciti in buona forma dall'era Covid, quelli pubblici rimangono precari. L’indagine condotta da Schroders ha rilevato, infine, che i rischi macroeconomici, come un'inflazione più alta del previsto o un rallentamento della crescita (62%), le politiche delle banche centrali (60%) e i rischi politici (57%) sono le maggiori minacce per gli investimenti obbligazionari.

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