Cosa aspettarsi
Debito emergente in valuta locale: perché Vontobel vede prospettive positive
Una crescita statunitense meno forte e un dollaro più debole cambierebbe radicalmente il sentiment nei confronti delle valute locali dei mercati emergenti: la casa d’investimenti si aspetterebbe rendimenti a due cifre
di Leo Campagna 28 Ottobre 2024 19:30
Dopo uno straordinario rialzo del +12,7% in USD nel 2023, le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale hanno accusato una correzione del 3,7% nella prima metà del 2024 a causa del dollaro forte, delle preoccupazioni sulla disciplina fiscale in Brasile e della prospettiva di un deterioramento istituzionale post-elettorale in Messico. L’asset class in ottobre, finora, è stata penalizzata da una ripresa del biglietto verde sulla scia di un mercato del lavoro statunitense più forte del previsto e di un'inflazione USA resiliente che potrebbero limitare i prossimi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.
Nel frattempo, si avvicinano le presidenziali USA molto combattute. “Il dollaro si rafforzerebbe in caso di vittoria di Trump e si indebolirebbe in caso contrario per due motivi economici: le tasse e i dazi. L’ex presidente intende estendere i tagli alle imposte sulle società introdotti durante la sua prima presidenza, che hanno aumentato la competitività e attirato i flussi di capitale delle aziende, con conseguente rafforzamento del biglietto verde. Harris, invece, vorrebbe aumentare le tasse per gli americani più ricchi e le aziende più grandi” fa sapere Carlos de Sousa, Strategist and Portfolio Manager, Vontobel.
Se venisse eletto di nuovo, Trump imporrebbe più dazi alla Cina e potenzialmente al resto del mondo. “Le tasse e le tariffe dovrebbero rafforzare il dollaro in caso di vittoria di Trump. Se vincesse, Harris, invece, il sentiment verso i mercati emergenti dovrebbe migliorare grazie alle prospettive di un biglietto verde più debole” sottolinea de Sousa, secondo il quale un atterraggio duro implicherebbe un rafforzamento del dollaro sui flussi dei porti sicuri. “Nel nostro scenario di base di atterraggio morbido, prevediamo una crescita statunitense meno forte e un dollaro più debole. Uno scenario nel quale il sentiment nei confronti delle valute locali dei mercati emergenti cambierebbe radicalmente con possibili rendimenti a due cifre” riferisce il manager di Vontobel.
D’altra parte il debito emergente in valuta locale è destinato a beneficiare, in modo indiretto ma potente, dei cicli di allentamento monetario della maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati, a partire dal taglio di 50 punti base di settembre della Fed. Infatti le banche centrali dei mercati emergenti si sono mosse in anticipo, tagliando i tassi già dall'anno scorso e quest’anno alcune di esse hanno fatto una pausa o hanno adottato un approccio più cauto.
“Ora che la banca centrale statunitense ha avviato il ciclo di taglio dei tassi, molte di esse hanno ripreso e potrebbero accelerare il proprio ciclo di riduzione dei tassi. La banca centrale indonesiana ha tagliato i tassi lo stesso giorno della Fed, seguite subito dopo da Sudafrica, Cina, Ungheria, Repubblica Ceca, Messico, Costa Rica e Repubblica Dominicana. Solo il Brasile ha invertito la tendenza con un rialzo di 25 punti base” spiega de Sousa.
Si tratta di una dinamica positiva per i mercati emergenti che, grazie a questo ciclo di allentamento globale, dovrebbero beneficiare di un aumento dei prezzi delle obbligazioni in valuta locale e di una riduzione dei costi di finanziamento interni per i governi e le società. “Un contesto che agevola gli investitori attivi che potrebbero individuare molte opportunità specifiche, dal momento che i cicli saranno molto meno sincronizzati alla luce di risultati non sempre di successo per tutti i Paesi nella lotta all'inflazione” conclude lo Strategist and Portfolio Manager di Vontobel.
PRESIDENZIALI USA MOLTO COMBATTUTE
Nel frattempo, si avvicinano le presidenziali USA molto combattute. “Il dollaro si rafforzerebbe in caso di vittoria di Trump e si indebolirebbe in caso contrario per due motivi economici: le tasse e i dazi. L’ex presidente intende estendere i tagli alle imposte sulle società introdotti durante la sua prima presidenza, che hanno aumentato la competitività e attirato i flussi di capitale delle aziende, con conseguente rafforzamento del biglietto verde. Harris, invece, vorrebbe aumentare le tasse per gli americani più ricchi e le aziende più grandi” fa sapere Carlos de Sousa, Strategist and Portfolio Manager, Vontobel.
CRESCITA STATUNITENSE MENO FORTE E DOLLARO DEBOLE
Se venisse eletto di nuovo, Trump imporrebbe più dazi alla Cina e potenzialmente al resto del mondo. “Le tasse e le tariffe dovrebbero rafforzare il dollaro in caso di vittoria di Trump. Se vincesse, Harris, invece, il sentiment verso i mercati emergenti dovrebbe migliorare grazie alle prospettive di un biglietto verde più debole” sottolinea de Sousa, secondo il quale un atterraggio duro implicherebbe un rafforzamento del dollaro sui flussi dei porti sicuri. “Nel nostro scenario di base di atterraggio morbido, prevediamo una crescita statunitense meno forte e un dollaro più debole. Uno scenario nel quale il sentiment nei confronti delle valute locali dei mercati emergenti cambierebbe radicalmente con possibili rendimenti a due cifre” riferisce il manager di Vontobel.
BENEFICI PER IL DEBITO EMERGENTE IN VALUTA LOCALE
D’altra parte il debito emergente in valuta locale è destinato a beneficiare, in modo indiretto ma potente, dei cicli di allentamento monetario della maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati, a partire dal taglio di 50 punti base di settembre della Fed. Infatti le banche centrali dei mercati emergenti si sono mosse in anticipo, tagliando i tassi già dall'anno scorso e quest’anno alcune di esse hanno fatto una pausa o hanno adottato un approccio più cauto.
I TAGLI DEI TASSI DELLE BANCHE CENTRALI DEI PAESI EMERGENTI
“Ora che la banca centrale statunitense ha avviato il ciclo di taglio dei tassi, molte di esse hanno ripreso e potrebbero accelerare il proprio ciclo di riduzione dei tassi. La banca centrale indonesiana ha tagliato i tassi lo stesso giorno della Fed, seguite subito dopo da Sudafrica, Cina, Ungheria, Repubblica Ceca, Messico, Costa Rica e Repubblica Dominicana. Solo il Brasile ha invertito la tendenza con un rialzo di 25 punti base” spiega de Sousa.
UN CONTESTO CHE AGEVOLA GLI INVESTITORI ATTIVI
Si tratta di una dinamica positiva per i mercati emergenti che, grazie a questo ciclo di allentamento globale, dovrebbero beneficiare di un aumento dei prezzi delle obbligazioni in valuta locale e di una riduzione dei costi di finanziamento interni per i governi e le società. “Un contesto che agevola gli investitori attivi che potrebbero individuare molte opportunità specifiche, dal momento che i cicli saranno molto meno sincronizzati alla luce di risultati non sempre di successo per tutti i Paesi nella lotta all'inflazione” conclude lo Strategist and Portfolio Manager di Vontobel.