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Le nuove tendenze dell'investimento sistematico svelate nello studio di Invesco

Nel Global Systematic Investing Study emerge che l'uso di strategie sistematiche da parte degli investitori è sempre più sofisticato, con maggiori allocazioni ad asset class alternative come l’immobiliare e le materie prime

di Leo Campagna 31 Ottobre 2024 11:24

financialounge -  Georg Elsaesser Invesco mercati
La straordinaria performance dei titoli tecnologici richiede un ripensamento degli investimenti sistematici. E’ una delle evidenze che emerge dalla nona edizione dell’Invesco Global Systematic Investing Study, basato sulle opinioni di 131 investitori istituzionali e wholesale che gestiscono in totale 22.300 miliardi di dollari. Lo studio rivela una crescente sofisticazione nell'uso delle strategie sistematiche da parte degli investitori, che si adattano a dinamiche di mercato complesse e in rapida evoluzione.

I FATTORI MOMENTUM, GROWTH E QUALITY


I fattori Momentum, Growth e Quality che hanno potuto incorporare il rally delle grandi aziende tecnologiche, nell’ultimo anno sono riusciti a registrare performance eccezionali, mentre il Value ha sottoperformato. “Questo trend ha indotto gli investitori a ripensare le strategie basate sui fattori, soppesando le sfide legate alla concentrazione, alla rotazione dei fattori, alla gestione dei rischio e al bilanciamento delle esposizioni”, ha dichiarato Georg Elsaesser, senior portfolio manager, Quantitative Strategies di Invesco. Proprio il rischio di concentrazione ha spinto il 52% degli investitori ad aumentare l’allocazione al Value negli ultimi 12 mesi.

LA NECESSITA’ DI REAGIRE RAPIDAMENTE AI CAMBIAMENTI DI CONTESTO


La necessità di reagire rapidamente ai cambiamenti del contesto ha consentito negli ultimi 12 mesi al 46% degli investitori sistematici di registrare una sovraperformance rispetto agli approcci attivi tradizionali e alle strategie ponderate per il mercato, a fronte di una sottoperformance di appena l'8% e il 6% rispettivamente. In parallelo si sono diffuse le tecniche che permettono ai portafogli di adattarsi immediatamente ai cambiamenti improvvisi del contesto macro. L’80% degli intervistati ha indicato come molto valide le strategie di factor tilting, mentre il 67% ha sottolineato l'importanza dei modelli di rotazione delle asset class e dei settori.

L’APPROCCIO AI FATTORI E’ DIVENTATO PIU’ AMBIZIOSO


“Negli ultimi anni l’approccio ai fattori è diventato più ambizioso con una crescente sofisticazione degli investitori nel tradurre le caratteristiche dei fattori ciclici in portafogli di fattori diversificati”, ha aggiunto Elsaesser. Nel frattempo, la crescente evoluzione dei mercati, tende a ridurre gli orizzonti temporali degli investitori. Se il 40% degli investitori valuta ancora la performance su un orizzonte temporale standard di 3-5 anni, il 32% utilizza ora un orizzonte da 2 a 3 anni, rispetto al 23% nel 2023.

L’USO DI STRATEGIE DI ASSET CLASS ALTERNATIVE


Lo studio di Invesco rivela inoltre un aumento significativo dell'uso di strategie di asset class alternative. Il 40% degli investitori applica ora un approccio sistematico al settore immobiliare (rispetto al 31% nel 2023), il 36% alle materie prime (rispetto al 26% nel 2023) e il 34% sia al private equity che alle infrastrutture (rispetto al 32% e al 28% nel 2023). L’applicazione di strategie sistematiche ad attività meno liquide può creare delle sfide che tuttavia sono affrontate dagli investitori sistematici tramite l’utilizzo di strumenti come le proxy liquide o i derivati, che consentono di adeguare l'esposizione complessiva alle asset class meno liquide, come il real estate, mantenendo la capacità di ribilanciare rapidamente.

DISPONIBILITA’ DI FONTI DI DATI SEMPRE PIU’ DIVERSIFICATE


La decisione di allocazione nei portafogli sistematici sempre più sofisticati si basa anche sulla disponibilità di fonti di dati sempre più diversificate per fornire informazioni agli investitori. Quelli più frequentemente utilizzati sono i dati macroeconomici (97%), i fondamentali aziendali (81%) e gli indicatori di analisi tecnica (76%): da segnalare anche il 23% che predilige  l'integrazione di fonti di dati alternativi, opzione che include nei propri modelli dati alternativi, come immagini satellitari, dati di spedizione e informazioni meteorologiche.

L’USO DELL’IA NELLE FASI DI PROCESSO D’INVESTIMENTO


Infine, ma non per importanza, l’Invesco Global Systematic Investing Study indaga anche l’uso dell’IA nelle fasi del processo d'investimento  rivelando che le strategie sistematiche/fattoriali sono quelle che hanno maggiori probabilità di beneficiarne. La capacità dell'IA di analizzare enormi volumi di dati per individuare modelli, identificare tendenze e fornire rapidi approfondimenti la rende ben adatta agli investimenti sistematici, ha dichiarato il Quantitative Strategies di Invesco. Tuttavia la qualità dei dati, la sicurezza e la trasparenza, nonché la ricerca di un vero potenziale di alfa sostenibile nell'ambito dei miglioramenti dei processi basati sull'IA costituiscono aspetti sfidanti.

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