Commercio

Pechino ricorre al Wto contro i dazi Ue sulle auto elettriche cinesi

Il governo cinese sostiene che la decisione dell’Ue “costituisca un abuso delle misure commerciali”, accusando l’Europa di mettere in atto “protezionismo commerciale” che metterebbe a rischio la stabilità della catena di fornitura

di Fabrizio Arnhold 4 Novembre 2024 16:18

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La guerra dei dazi prosegue. La Cina ha presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i dazi definitivi imposti dall’Unione europea sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. Pechino ha sottoposto il caso all’organo del Wto che si occupa di risoluzione delle controversie per “salvaguardare gli interessi sullo sviluppo dell’industria dei veicoli elettrici”, ribadendo la sua “ferma opposizione” alle tariffe dell’Ue e criticando la decisione come “protezionismo commerciale”.

RECLAMO CONTRO I DAZI


La Cina ritiene che “la decisione finale dell’Ue sulle misure antisovvenzioni sia priva di fondamento giuridico e fattuale, violi le norme del Wto e costituisca un abuso delle misure di rimedio commerciale”, ha fatto sapere un portavoce del ministero, chiedendo all’Ue “di prendere atto dei suoi errori e a correggere immediatamente la sue pratiche illegali, e a mantenere la stabilità della catena di fornitura globale dei veicoli elettrici e la cooperazione economica e commerciale Cina-Ue”.

RISCHIO INASPRIMENTO TENSIONI COMMERCIALI


Il reclamo inoltrato da Pechino solleva il rischio di un inasprimento di tensioni commerciali già alte tra Pechino e Unione europea, in un contesto in cui gli scambi commerciali tra le due parti valevano circa 739 miliardi di euro nel 2023. Bruxelles dal canto suo ha difeso i dazi, sostenendo che sono la conseguenza di un’indagine sui sussidi governativi cinesi che avvantaggiano ingiustamente il settore.

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