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BlackRock: forze strutturali al lavoro, meno spazio per i tagli della Fed
È l’indicazione della grande casa, che nel suo ultimo commento su mercati e temi di investimento esprime preferenza per i bond europei, dato che la debolezza economica offre più spazio alla Bce
di Stefano Caratelli 6 Novembre 2024 10:21
Quello attuale in Usa non è il tipico ciclo economico, perché sono al lavoro forze strutturali che tengono elevata l’inflazione nel lungo termine, impedendo alla Fed di tagliare i tassi nella misura attesa dai mercati, che prezzano invece abbastanza correttamente l’allentamento della BCE, per cui la preferenza va ai bond dell’Eurozona. Sono le indicazioni conclusive dell’ultimo commento su investimenti e mercati di BlackRock, che sottolinea anche nel titolo le forze strutturali che attualmente dettano il percorso alle economie, soprattutto in Usa.
I recenti dati macro rafforzano l’opinione di BlackRock che la Fed non taglierà i tassi tanto quanto i mercati si aspettano, mentre l'indebolimento dell'attività nell'Eurozona lascia alla BCE più spazio per un allentamento. Il tutto in uno scenario di mercato in cui i risultati contrastanti degli utili e le indicazioni dei Big Tech hanno penalizzato l’azionario Usa la scorsa settimana, mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno toccato i massimi di quattro mesi. Ora Fed e Bank of England sono pronte per un altro taglio di 25 punti base, ma BlackRock pensa ancora che i tassi Usa si assesteranno leggermente più in alto di quanto previsto dai mercati.
Con la Fed pronta a tagliare nuovamente, i recenti e solidi dati su occupazione e salari rafforzano il motivo per cui BlackRock non ritiene che possano arrivare tassi più bassi nella misura che i mercati si aspettano. Gli investitori vedono ancora i cambiamenti strutturali attraverso la lente di un tipico ciclo economico, che determini la volatilità del mercato. La traiettoria della BCE, che ha più spazio per la debolezza dell’economia, è più vicina alla visione di BlackRock, che per questo preferisce il reddito fisso dell'Eurozona rispetto a quello Usa.
Quest'anno le attese dei tagli ai tassi della Fed hanno avuto forti oscillazioni, in quanto i mercati faticano a contestualizzare dati macro spesso contrastanti, come nel caso della recente e inaspettata capacità di ripresa dell'economia Usa. Gli ultimi i dati mostrano che la crescita dei salari è ancora forte e che l'inflazione di fondo potrebbe avvicinarsi al 3% rispetto all'obiettivo del 2%. Sono in gioco mega-forze, che guidano i rendimenti ora e in futuro, e che potrebbero mantenere l'inflazione vischiosa a lungo termine, come in particolare l'invecchiamento della popolazione, che limiterebbe l'offerta di lavoro.
I mercati dei futures stimano tassi di policy attestarsi intorno al 3,7% entro la fine del 2025, rispetto al 2,8% di settembre, ma i mercati stanno ancora prezzando un numero di tagli della Fed superiore a quello che potrebbe realizzare. Questo perché, spiega BlackRock, l'inflazione rimane superiore ai livelli pre-pandemia mentre i consumi continuano a sostenere la crescita. La creazione di posti di lavoro mostra un ritmo ancora sano che probabilmente aumenterà. Intanto i deficit di bilancio probabilmente rimarranno elevati a prescindere dall’esito del voto USA.
Anche l'ingente spesa in investimenti e la riallocazione derivanti dalla costruzione dell’Intelligenza Artificiale potrebbero stimolare l'inflazione, così come le catene di fornitura globali sempre più complesse per la frammentazione geopolitica. Le attese di tagli della BCE sono invece più in linea con la visione di BlackRock, anche perché la sua politica appare ancora restrittiva, data la debolezza dei consumi e il limitato sostegno fiscale rispetto agli USA.
Questo offre un margine maggiore alla Bce, che infatti ha accelerato il ritmo dell'allentamento tagliando per la terza volta il mese scorso e tenendo viva l’attesa a ogni meeting. BlackRock preved che taglierà i tassi fino a circa il 2%, in linea con i prezzi di mercato, e questo spinge la grande casa a preferire l'Europa rispetto agli USA nel reddito fisso, specialmente nel credito.
TASSI USA VERSO ASSESTAMENTO SOPRA LE ATTESE
I recenti dati macro rafforzano l’opinione di BlackRock che la Fed non taglierà i tassi tanto quanto i mercati si aspettano, mentre l'indebolimento dell'attività nell'Eurozona lascia alla BCE più spazio per un allentamento. Il tutto in uno scenario di mercato in cui i risultati contrastanti degli utili e le indicazioni dei Big Tech hanno penalizzato l’azionario Usa la scorsa settimana, mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno toccato i massimi di quattro mesi. Ora Fed e Bank of England sono pronte per un altro taglio di 25 punti base, ma BlackRock pensa ancora che i tassi Usa si assesteranno leggermente più in alto di quanto previsto dai mercati.
LA TRAIETTORIA DELLA BCE DETERMINATA DALL’ECONOMIA DEBOLE
Con la Fed pronta a tagliare nuovamente, i recenti e solidi dati su occupazione e salari rafforzano il motivo per cui BlackRock non ritiene che possano arrivare tassi più bassi nella misura che i mercati si aspettano. Gli investitori vedono ancora i cambiamenti strutturali attraverso la lente di un tipico ciclo economico, che determini la volatilità del mercato. La traiettoria della BCE, che ha più spazio per la debolezza dell’economia, è più vicina alla visione di BlackRock, che per questo preferisce il reddito fisso dell'Eurozona rispetto a quello Usa.
GLI EFFETTI INFLAZIONISTICI DELLA DEMOGRAFIA IN USA
Quest'anno le attese dei tagli ai tassi della Fed hanno avuto forti oscillazioni, in quanto i mercati faticano a contestualizzare dati macro spesso contrastanti, come nel caso della recente e inaspettata capacità di ripresa dell'economia Usa. Gli ultimi i dati mostrano che la crescita dei salari è ancora forte e che l'inflazione di fondo potrebbe avvicinarsi al 3% rispetto all'obiettivo del 2%. Sono in gioco mega-forze, che guidano i rendimenti ora e in futuro, e che potrebbero mantenere l'inflazione vischiosa a lungo termine, come in particolare l'invecchiamento della popolazione, che limiterebbe l'offerta di lavoro.
INFLAZIONE ANCORA SOPRA I LIVELLI PRE-PANDEMIA
I mercati dei futures stimano tassi di policy attestarsi intorno al 3,7% entro la fine del 2025, rispetto al 2,8% di settembre, ma i mercati stanno ancora prezzando un numero di tagli della Fed superiore a quello che potrebbe realizzare. Questo perché, spiega BlackRock, l'inflazione rimane superiore ai livelli pre-pandemia mentre i consumi continuano a sostenere la crescita. La creazione di posti di lavoro mostra un ritmo ancora sano che probabilmente aumenterà. Intanto i deficit di bilancio probabilmente rimarranno elevati a prescindere dall’esito del voto USA.
GIOCANO ANCHE L’IA E LE STROZZATURE DELLE CATENE DI FORNITURA
Anche l'ingente spesa in investimenti e la riallocazione derivanti dalla costruzione dell’Intelligenza Artificiale potrebbero stimolare l'inflazione, così come le catene di fornitura globali sempre più complesse per la frammentazione geopolitica. Le attese di tagli della BCE sono invece più in linea con la visione di BlackRock, anche perché la sua politica appare ancora restrittiva, data la debolezza dei consumi e il limitato sostegno fiscale rispetto agli USA.
PREFERENZA PER L’EUROPA, SOPRATTUTTO NEL CREDITO
Questo offre un margine maggiore alla Bce, che infatti ha accelerato il ritmo dell'allentamento tagliando per la terza volta il mese scorso e tenendo viva l’attesa a ogni meeting. BlackRock preved che taglierà i tassi fino a circa il 2%, in linea con i prezzi di mercato, e questo spinge la grande casa a preferire l'Europa rispetto agli USA nel reddito fisso, specialmente nel credito.