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L'analisi

Economia e mercati fattori chiave per arginare possibili eccessi di Trump

La Financière de l’Èchiquier, in un commento di Enguerrand Artaz, sottolinea che i due fattori potrebbero rappresentare il "contropotere" più efficace di fronte al nuovo presidente americano

di Stefano Caratelli 13 Novembre 2024 16:54

financialounge -  donald Trump Enguerrand Artaz La Financière de l'Echiquier mercati
Dopo aver deciso il destino delle elezioni Usa, è probabile che l'economia e i mercati continuino a pesare sulla vita politica americana, e potrebbero rappresentare il contropotere più efficace di fronte alla politica di Donald Trump, le cui conseguenze sono molto incerte. Sono le conclusioni del “punto della settimana” a cura di Enguerrand Artaz, Fund manager di La Financière de l’Èchiquier, che sottolinea la forza dell’economia statunitense mentre Wall Street macina un record dopo l’altro. Il bilancio economico dell'amministrazione Biden sembrava deporre a favore di Kamala Harris, ma proprio l'economia è stata una delle principali cause della sua sconfitta, in particolare l'inflazione al consumo, che superano del 15% il livello del trend pre-pandemia.

PIÙ MARGINI PER TRUMP RISPETTO AL 2016


Secondo Artaz, l'economia potrebbe pesare sui margini di manovra del nuovo inquilino della Casa Bianca, che da un punto di vista strettamente politico saranno ampi, con una valanga di voti popolari, la riconquista del Senato, e sulla buona strada per mantenere la maggioranza alla Camera. La natura inaspettata della sua vittoria nel 2016 aveva permesso ai Repubblicani di conquistare posti chiave e arginare le sue velleità più esuberanti, mentre ora Trump è circondato da un consesso del tutto allineato sulle sue idee, per cui i baluardi politici sembrano essere quindi molto meno importanti.

MA ECONOMIA E MERCATI POTREBBERO FARE DA VIGILANTI


Proprio l'economia, e per estensione i mercati finanziari, potrebbero dover fare da vedetta. In termini di crescita, l'annunciata riduzione delle tasse sulle società avrà un impatto positivo, ma gli aumenti dei dazi e, più marginalmente, le espulsioni di immigrati illegali saranno probabilmente accompagnati da effetti recessivi. In un contesto di peggioramento del mercato del lavoro e del morale delle PMI, oltre che di prosciugamento delle riserve di consumo per la maggior parte delle famiglie, prosegue l’esperto di La Financière de l’Èchiquier, tali effetti secondari potrebbero limitare il sostegno tra i Repubblicani alle politiche di Trump.

I PRECEDENTI DI CLINTON NEGLI ANNI 90 E DI LIZ TRUSS NEL 2022


In particolare, il drastico aumento del disavanzo pubblico che deriverebbe dalla piena applicazione del programma di Trump potrebbe scontrarsi con la resistenza del mercato obbligazionario, come ai tempi dei Bond Vigilantes degli anni Novanta. Artaz ricorda che nel 1993-1994 gli interventi di questi investitori obbligazionari che si opponevano a una politica fiscale troppo dispendiosa provocarono un’impennata del rendimento del decennale Usa dal 5,2% a oltre l'8%, costringendo l'amministrazione Clinton a misure per ridurre il deficit. Lo stesso è avvenuto in Uk nel 2022, quando il governo guidato da Liz Truss si è scontrato con la resistenza del mercato obbligazionario.

UN CONTRO-POTERE EFFICACE ALLE POLITICHE DI TRUMP


Questi scenari non sono da escludere in USA, dove i tassi sono saliti bruscamente nelle ultime settimane per l'aumento del premio a termine, il rendimento aggiuntivo richiesto dagli investitori per detenere Treasury a lungo termine. E così, conclude l’esperto di La Financière de l’Èchiquier, “dopo aver ampiamente deciso il destino delle elezioni presidenziali, è probabile che economia e mercati continuino a pesare sulla vita politica statunitense, e potrebbero rappresentare il contropotere più efficace di fronte alla politica di Donald Trump, le cui conseguenze sono molto incerte”.

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