L’apertura dei mercati

Trump nomina Musk per tagliare burocrazia e spese inutili

Avvio debole per le Borse Ue, dopo la prima frenata di Wall Street dall’elezione di Trump. Il presidente eletto nomina Elon Musk alla guida del nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo

di Fabrizio Arnhold 13 Novembre 2024 09:07

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Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni caute, attendendo il dato sull’inflazione americana. A Milano il Ftse Mib apre a -0,16%, il Dax di Francoforte a -0,14%, il Cac 40 di Parigi a -0,15%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,06% e il Ftse 100 di Londra a +0,11%. La Borsa di Tokyo chiude in netto calo, con l’indice Nikkei a -1,66%, in evidenza il titolo della catena di minimarket Seven&i (+12%) che punta al delisting.

PER MUSK INCARICO ALLA CASA BIANCA


Prima battuta d’arresto a Wall Street dalla vittoria di Donald Trump. Ieri il presidente eletto ha comunicato la nomina di Elon Musk, in collaborazione con Vivek Ramaswamy, alla guida del nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo, con l’intenzione di ridurre gli sprechi. I due avranno la responsabilità di una struttura che opererà in collaborazione con il dipartimento del Tesoro e con i responsabili del bilancio degli Stati Uniti.

ATTESA PER INFLAZIONE USA


Guardando ai dati macro, oggi il mercato aspetta l’inflazione americana, attesa in aumento dal +2,4% al +2,6%. Sulla corsa dei prezzi influiranno anche le politiche di Donald Trump, che si insedia a gennaio, che potrebbero far tornare a salire l’inflazione. Avanti con le trimestrali in Europa, con Allianz che ha comunicato in utile operativo di 3,9 miliardi nel trimestre e ha migliorato la guidance 2024. A Piazza Affari attesi i conti di Tim e Mondadori.

IL DOLLARO RESTA FORTE


Sul versante valutario, il dollaro resta forte, con l’euro a quota 1,06 mentre lo yen è vicino ai minimi di tre mesi sul biglietto verde, col dollaro a 154,96. Rallenta il Bitcoin, dopo il rally, a 87.013 dollari. Poco mosso il petrolio, con il Brent che scambia sotto i 72 dollari al barile, mentre il Wti sopra i 68 dollari. Lo spread apre stabile a 128 punti base, col rendimento del decennale che sale al 3,67%.

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