Cosa aspettarsi
Perché Morgan Stanley IM punta forte sui beni di consumo primari di alta qualità
Valutazioni interessanti per le aziende di settore per le quali è prevista una crescita degli utili attorno al 7-9%, grazie a una combinazione più equilibrata di volumi, mix di prezzi, miglioramento dei margini e robusto free cash flow
di Leo Campagna 15 Novembre 2024 15:00
Le aziende produttrici di beni di consumo primari di alta qualità sono caratterizzate da una crescita costante e affidabile, sostenuta da ricavi ricorrenti derivanti dalla vendita di prodotti di uso quotidiano. Evidenziano inoltre una resilienza operativa nelle fasi di contrazione economica in grado di offrire una relativa capacità di ripresa nei ribassi e di agire da forza stabilizzante all’interno del portafoglio. “Dopo quattro anni eccezionalmente turbolenti durante i quali il settore dei beni di consumo primari ha dovuto affrontare il contesto più difficile da una generazione a questa parte continuiamo a credere che questo settore meriti di essere presente in portafoglio per svariati motivi”, tiene a specificare Nic Sochovsky, Managing Director International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management.
Il manager ammette che di recente i rendimenti azionari di alcune società del settore abbiano disatteso le aspettative, ma ricorda anche come negli ultimi quattro anni il settore stesso abbia saputo fronteggiare in modo efficace pandemia, impennata dei costi delle materie prime e frequenti svalutazioni delle monete dei mercati emergenti. “I ricavi e gli utili in USD delle nostre società del settore dei beni di consumo primari sono cresciute del 4-6% circa, confermando la propria resilienza e il proprio potenziale di compounding”, riferisce Sochovsky. Il quale sottolineando l’importanza della selezione, predilige le aziende che sostengono un elevato livello di investimenti nei loro marchi sotto forma di marketing, attività di ricerca e sviluppo (R&D), capacità delle filiere produttive e talento.
“Le società in cui investiamo, operanti nei settori della cosmesi, della cura della casa, della salute dei consumatori e delle bevande sono impegnate in attività di innovazione che puntano a soddisfare le esigenze dei consumatori”, spiega Sochovsky. Le innovazioni, sostenute da filiere produttive che hanno beneficiato di investimenti consistenti e da un impegno di marketing considerevole, includono produzione di detersivi per il bucato a basso consumo energetico, le bevande senza o a basso contenuto di alcol e senza zuccheri, antiacidi ad azione più rapida, tecnologia di filtraggio dei raggi solari per favorire la protezione della pelle.
Il manager di Morgan Stanley IM dichiara di aver liquidato una delle partecipazioni in un produttore di birra globale, che aveva ridimensionato la spesa per il marketing: una decisione che può migliorare gli utili nel breve termine ma nel lungo periodo indebolisce il marchio. Al contrario, ha invece incrementato l’esposizione a un’azienda leader mondiale nel settore dei prodotti di bellezza, che destina oltre il 30% dei ricavi al marketing che le garantisce una “share of voice” 1,5 volte superiore alla sua quota di mercato.
Mentre a livello globale prevale l’incertezza economica e geopolitica, la capacità dei team di management si distingue nell’orientare rapidamente le operazioni globali relative a capitali, talenti e marketing verso i mercati più promettenti. “Vediamo l’India ora in pole position: gli investimenti nelle infrastrutture, dalle strade all’elettricità fino alla digitalizzazione, stanno contribuendo a una forte crescita del PIL e dei consumi”, rivela Sochovsky.
Alla luce di tutte queste considerazioni il manager reputa le aziende produttrici di beni di consumo primari di alta qualità strategiche nei portafogli. “Le società del settore in cui siamo esposti, che vengono scambiate a livelli pari alla media ventennale, stanno investendo a livelli record nelle attività di marketing e di R&D, il che le mette in condizione di poter crescere più velocemente del loro mercato di riferimento. Inoltre, grazie agli investimenti nell’automazione, nell’aggiornamento dei sistemi di pianificazione delle risorse aziendali, nella digitalizzazione e nell’intelligenza artificiale, la crescita dei profitti dovrebbe tornare al 7-9%, grazie a una combinazione più equilibrata di volumi, mix di prezzi, miglioramento dei margini e robusto free cash flow” conclude il Managing Director International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management.
RESILIENZA E POTENZIALE DI COMPOUNDING
Il manager ammette che di recente i rendimenti azionari di alcune società del settore abbiano disatteso le aspettative, ma ricorda anche come negli ultimi quattro anni il settore stesso abbia saputo fronteggiare in modo efficace pandemia, impennata dei costi delle materie prime e frequenti svalutazioni delle monete dei mercati emergenti. “I ricavi e gli utili in USD delle nostre società del settore dei beni di consumo primari sono cresciute del 4-6% circa, confermando la propria resilienza e il proprio potenziale di compounding”, riferisce Sochovsky. Il quale sottolineando l’importanza della selezione, predilige le aziende che sostengono un elevato livello di investimenti nei loro marchi sotto forma di marketing, attività di ricerca e sviluppo (R&D), capacità delle filiere produttive e talento.
ATTIVITÀ DI INNOVAZIONE
“Le società in cui investiamo, operanti nei settori della cosmesi, della cura della casa, della salute dei consumatori e delle bevande sono impegnate in attività di innovazione che puntano a soddisfare le esigenze dei consumatori”, spiega Sochovsky. Le innovazioni, sostenute da filiere produttive che hanno beneficiato di investimenti consistenti e da un impegno di marketing considerevole, includono produzione di detersivi per il bucato a basso consumo energetico, le bevande senza o a basso contenuto di alcol e senza zuccheri, antiacidi ad azione più rapida, tecnologia di filtraggio dei raggi solari per favorire la protezione della pelle.
L’IMPORTANZA DEL MARKETING
Il manager di Morgan Stanley IM dichiara di aver liquidato una delle partecipazioni in un produttore di birra globale, che aveva ridimensionato la spesa per il marketing: una decisione che può migliorare gli utili nel breve termine ma nel lungo periodo indebolisce il marchio. Al contrario, ha invece incrementato l’esposizione a un’azienda leader mondiale nel settore dei prodotti di bellezza, che destina oltre il 30% dei ricavi al marketing che le garantisce una “share of voice” 1,5 volte superiore alla sua quota di mercato.
CAPACITA’ NELL’ORIENTARSI VERSO I MERCATI PIU’ PROMETTENTI
Mentre a livello globale prevale l’incertezza economica e geopolitica, la capacità dei team di management si distingue nell’orientare rapidamente le operazioni globali relative a capitali, talenti e marketing verso i mercati più promettenti. “Vediamo l’India ora in pole position: gli investimenti nelle infrastrutture, dalle strade all’elettricità fino alla digitalizzazione, stanno contribuendo a una forte crescita del PIL e dei consumi”, rivela Sochovsky.
CRESCITA DEI PROFITTI INTORNO AL 7-9%
Alla luce di tutte queste considerazioni il manager reputa le aziende produttrici di beni di consumo primari di alta qualità strategiche nei portafogli. “Le società del settore in cui siamo esposti, che vengono scambiate a livelli pari alla media ventennale, stanno investendo a livelli record nelle attività di marketing e di R&D, il che le mette in condizione di poter crescere più velocemente del loro mercato di riferimento. Inoltre, grazie agli investimenti nell’automazione, nell’aggiornamento dei sistemi di pianificazione delle risorse aziendali, nella digitalizzazione e nell’intelligenza artificiale, la crescita dei profitti dovrebbe tornare al 7-9%, grazie a una combinazione più equilibrata di volumi, mix di prezzi, miglioramento dei margini e robusto free cash flow” conclude il Managing Director International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management.