L'ipotesi
Unicredit-Bpm, e se l’incursione del gladiatore Orcel servisse a ottenere altro?
La mossa di Unicredit su Banco Bpm è spettacolare, ma complessa. Il dubbio è che Orcel possa averla decisa per ribaltare il tavolo anche governativo del risiko bancario e magari rivendicare altro. D’altronde ci sono altre banche popolari ancora da sole…
di Controredazione 25 Novembre 2024 11:29
Dunque, a sorpresa, è arrivata l’offerta di Unicredit per Banco Bpm a scombinare tutti i giochi già fatti. Un’offerta per molti aspetti clamorosa. Con un Orcel che, come un gladiatore, sembra voler sfidare tutti nell’arena, da Castagna di Banco Bpm fino, inutile negarlo, al governo Meloni, che aveva ben apparecchiato e pure in tempi veloci tutta l’operazione Bpm-Mps. E di fatto Unicredit sfida anche Banca Intesa in termini di possibili futuri equilibri sul mercato bancario. Insomma, un Orcel che sembra voler rovesciare il tavolo del terzo polo bancario italiano, mentre il suo gruppo è ancora impegnato nella grossa e non semplice operazione Commerzbank in Germania. Una bella mossa ad effetto quindi, che ha come prevedibile generato subito grande clamore, ma anche una mossa oggettivamente molto complessa. Siamo sicuri quindi che il gladiatore Orcel pensi davvero di arrivare a mettere le mani su Banco Bpm con un blitz in sfida a tutti? Oppure, più semplicemente, punta a potersi così sedere in posizione più forte al tavolo (anche governativo…) del risiko bancario nostrano per ottenere qualcosa, magari pure di diverso da Banco Bpm?
Nella conference call subito organizzata per spiegare il senso della mossa su Banco Bpm è stato detto che Unicredit non ha ambizioni su Mps. Cosa non da poco, visto che Banco Bpm ha mosso su Mps, in accordo col governo. In più Orcel ha voluto dire che se Banco Bpm vuole alzare l’offerta su Anima deve convocare l'assemblea. Come dire che Unicredit mette subito condizioni su questo punto a Castagna. E poi c’è la reazione di Borsa: se comprensibilmente il titolo della preda Bpm vola, come sempre tendenzialmente succede in questi casi, quello di Unicredit è finito sotto pressione, molto sotto pressione, insieme a quello di Commerzbank, visto che su questo Orcel ha detto che Unicredit procederà sul fronte tedesco “solo a certe condizioni”. Insomma, mettendo insieme tutto, a caldo ci viene di dire che il gladiatore Orcel ha assestato un colpo ad effetto, ma che si è anche infilato in una impresa oggettivamente, diciamo così, molto, molto complessa.
E allora? Qual è l’obiettivo di Orcel? Davvero un blitz per la conquista di Banco Bpm e la distruzione dell’idea stessa di terzo polo bancario, andando così contro tutti, piani del governo Meloni compresi? Se sì, allora è probabile che Unicredit dovrà affrontare una super battaglia ricca di insidie. Lo hanno messo in conto? Oppure, volendo provare semplicemente a fare un po’ di fantafinanza e dietrologia, come sempre si fa in questi casi, l’obiettivo di Orcel potrebbe forse essere quello in realtà di creare scompiglio nel risiko bancario e di ribaltare il tavolo ben apparecchiato per il terzo polo? La mossa di Orcel sarebbe, più realisticamente, cercare di andare a conquistare un posto a sedere e rivendicare qualcosa per Unicredit, magari anche di diverso da Banco Bpm? Il dubbio è legittimo a questo punto e, d’altronde, mica c’è solo Bpm, ci sono altre popolari ancora stand alone nell’arena del risiko bancario…
UN’OPERAZIONE MOLTO COMPLESSA
Nella conference call subito organizzata per spiegare il senso della mossa su Banco Bpm è stato detto che Unicredit non ha ambizioni su Mps. Cosa non da poco, visto che Banco Bpm ha mosso su Mps, in accordo col governo. In più Orcel ha voluto dire che se Banco Bpm vuole alzare l’offerta su Anima deve convocare l'assemblea. Come dire che Unicredit mette subito condizioni su questo punto a Castagna. E poi c’è la reazione di Borsa: se comprensibilmente il titolo della preda Bpm vola, come sempre tendenzialmente succede in questi casi, quello di Unicredit è finito sotto pressione, molto sotto pressione, insieme a quello di Commerzbank, visto che su questo Orcel ha detto che Unicredit procederà sul fronte tedesco “solo a certe condizioni”. Insomma, mettendo insieme tutto, a caldo ci viene di dire che il gladiatore Orcel ha assestato un colpo ad effetto, ma che si è anche infilato in una impresa oggettivamente, diciamo così, molto, molto complessa.
E SE ORCEL PUNTASSE AD ALTRO? MICA C’E’ SOLO BPM…
E allora? Qual è l’obiettivo di Orcel? Davvero un blitz per la conquista di Banco Bpm e la distruzione dell’idea stessa di terzo polo bancario, andando così contro tutti, piani del governo Meloni compresi? Se sì, allora è probabile che Unicredit dovrà affrontare una super battaglia ricca di insidie. Lo hanno messo in conto? Oppure, volendo provare semplicemente a fare un po’ di fantafinanza e dietrologia, come sempre si fa in questi casi, l’obiettivo di Orcel potrebbe forse essere quello in realtà di creare scompiglio nel risiko bancario e di ribaltare il tavolo ben apparecchiato per il terzo polo? La mossa di Orcel sarebbe, più realisticamente, cercare di andare a conquistare un posto a sedere e rivendicare qualcosa per Unicredit, magari anche di diverso da Banco Bpm? Il dubbio è legittimo a questo punto e, d’altronde, mica c’è solo Bpm, ci sono altre popolari ancora stand alone nell’arena del risiko bancario…
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